martedì, dicembre 22, 2020
I migliori libri del 2020
Vado a proporre 34 titoli letti nel 2020.
TOP OTTO (in ordine sparso)
JOHN PEARSON - Professione criminale. La Londra dei gemelli Kray
Delinquenti, criminali, assassini, sadici, figli di puttana senza pietà, alcolizzati, psicotici.
I gemelli Kray con efferata violenza (e collusioni con politici e polizia) riuscirono ad ammantarsi di un fascino ambiguo e "conquistare" la Londra degli anni 60, diventando icone di un'epoca.
John Pearson li frequentò e fu incaricato dai gemelli di scriverne una biografia.
Dettagliatissima e particolareggiata mette in luce una vicenda dai contenuti rivoltanti ma esaustiva e mai assolutoria.
Tra i migliori "libri criminali" in circolazione.
ANTONIO SCURATI - M L'uomo della provvidenza
Seconda parte della trilogia dedicata a Mussolini.
Un romanzo basato su fatti concreti, storici, con relativi documenti che ne comprovano la veridicità.
Ci eravamo lasciati con il delitto Matteotti, di cui il capo del governo si assunse la responsabilità in Parlamento, trovando tutti proni e taciti.
Qui si va dal 1925 al 1932, l'ascesa al ruolo di Duce autoritario e dittatore che prende in mano in toto le redini del paese, a qualunque costo, violenza dopo violenza e sopraffazioni, in totale spregio a qualsiasi senso di giustizia.
Il paese viene totalmente fascisticizzato.
In parallelo in Libia Graziani, Badoglio, Del Bono compiono efferatezze di ogni tipo massacrando con l'iprite, fucilazioni sommarie, stupri, devastazioni, campi di concentramento in mezzo al deserto decine di migliaia di abitanti, uomini, donne, vecchi, bambini.
Il tutto avvallato dal capo supremo.
Sventra Roma e distrugge preziose vestigia millenarie per costruire la via dell'Impero...il più vasto teatro di demolizioni della storia moderna...
Il fascismo é però un laido verminaio, fatto di fronde interne, approfittatori, assassini, faccendieri.
Mussolini rimane sempre più solo, minato da problemi fisici, subisce attentati da cui scampa a stento, ma diventa una semi divinità, adorato dal popolo, abbracciato dalla chiesa, supportato dagli indstriali.
Per chi ama la storia d'Italia un modo affascinante e intrigante per entrare nei meandri più reconditi di quell'epoca nefasta.
VIRGINIE DESPENTES - La trilogia della città di Parigi
La scrittrice francese (un passato punk e borderline all'ennesima potenza) ci spinge, lungo un migliaio di pagine, in un tunnel claustrofobico di una Parigi "nera" e sotterranea, con quel gusto per l'eccesso quasi gratuito (ma perfettamente aderente al reale) caro a Bret Easton Ellis.
A tenere insieme le vite di un sottobosco inquietante, tra esistenze misere, fallite, drogate, violente, perdute e perdenti, egoiste, spietate, rivoltanti, sempre estreme, una colonna sonora musicale ideale, la stessa che accompagnava le giornate dell'ex venditore di dischi, protagonista del libro, Vernon Subutex, tra hardcore, Clash, Jam e tanti altri nomi cari.
Talvolta il ritmo perde intensità ma tempo qualche pagina e torniamo spediti come un treno.
ALBERTO ANILE - Alberto Sordi
Alberto Anile é un giornalista e storico del cinema che già si era occupato di ALBERTO SORDI in uno splendido numero monografico della rivista "Bianco e nero", dedicato al "Sordi segreto".
Nel nuovo volume dedicato all'Albertone nazionale scava nella sua storia alla ricerca di particolari inediti, semi sconosciuti, attingendo dai documenti (archiviati con cura maniacale dall'attore) del Fondo Sordi. Tra cui foto eccezionali.
Volume rilegato elegantissimo e di rara bellezza che si addentra in vicende e particolari inediti della vita e della carriera di Sordi (dall'incontro con Stanlio e Olio da cui emerge una foto mai vista, al film progettato su Gladio, i rapporti difficili con Totò, gli scontri aspri con Nanni Moretti, la scena tagliata in "Roma" di Fellini). Corretta (e spesso spietata) l'analisi sull'attore e (soprattutto) il regista (in verità mediocre), interessanti gli sguardi sull'impenetrabile vita privata.
Brillante la constatazione storica che Sordi era seguito da un pubblico cittadino, delle "prime visioni" mentre nei cinema di paese e di provincia, di seconda e terza visione a trionfare é sempre Totò.
Grande libro per i fan.
Prefazione (immancabile) di Carlo Verdone.
WOODY ALLEN - A proposito di niente
Un'autobiografia godibilissima, ovviamente ricca delle sue battute spiazzanti, ciniche, spietate, nichiliste e della sua consueta autoironia.
Indulge eccessivamente sul devastante rapporto con Mia Farrow, in una, a volte stucchevole (seppur comprensibile), autodifesa, si auto compiace di farci sapere quante (belle) donne si é portato a letto, divertenti i siparietti sui rapporti con personaggi famosi, ribadisce ogni due pagine il suo sconfinato amore e devozione a Soon Yi e ci si perde spesso in una sfilza di nomi non del tutto (o per niente) noti in Italia.
La lettura è comunque piacevolissima, spesso strappa risate da lacrime, e interessantissima.
Uno dei più importanti registi contemporanei, piacciano o meno i suoi film.
ROTE ZORA - Mutate or die
La Mutoid Waste Company è stata ed é una delle esperienze più innovative, creative, surreali ma altrettanto pragmatiche e inserite nel contesto sociale attuale, degli ultimi decenni.
Artisti di strada, itineranti, alla ricerca di un modello di vita alternativo a quello capitalista/consumistico imperante che la Tatcher (nacquero nei primi 80 in Inghilterra proprio in reazione alle sue modalità politico sociale che smantellarono il welfare in Gran Bretagna) espresse nel peggiore dei modi, aprendo la strada alla devastazione sociale attuale.
Attraverso il riutilizzo di materiale diventato rifiuto costruirono ingegnose e spettacolari macchine ma soprattutto un'identità e un modello di vita nuovo. Viviamo secondo la mutazione per dimostrare ogni giorno che uno stile di vita alternativo è possibile. (Emma)
Alla base il concetto del Do It Yourself e il No Future mutuati dal primo punk, trasportati in una difficile e complessa vita reale.
I Mutoid erano allora all'avanguardia perché avevano posto l'accento sul concetto del DIY, riciclando tutta la merda che la società capitalista buttava via per farla diventare opera d'arte, quando nessuno ci aveva mai pensato.
Il DIY rimane un'idea e un incredibile stimolo per i giovani ma anche per tutti i lavoratori del mondo. (Marco Philopat).
Trovarono "casa" a Sant'Arcangelo di Romagna dove tutt'ora la loro comunità MUTONIA risiede.
Il libro ne descrive alla perfezione e con passione le vicende attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti e un compendio fotografico che ne riassume bene lo spirito.
I MUTOID mettono al bando la neonata cultura dell'usa e getta, in virtù di una cultura che potremmo chiamare dell'usa e riusa.
I rifiuti prendono sembianze zoomorfe e antropomorfe, i veicoli diventano fantasmagorici mezzi di trasporto o bizzarre case su ruote, mentre gli edifici abbandonati vengono occupati per viverci dentro. Se il pezzo di rottame può essere metafora di decadimento umano e isolamento sociale, le sculture di scarti mutanti traducono per contrappasso la condizione di rifiuto umano nell'attitudine alla negazione dei valori veicolati dal capitalismo (come privatizzazione, subordinazione e alienazione) e nel rigetto del sincopatico ritmo di vita ed economico del PRODUCI, CONSUMA, CREPA.
Andai a Mutonia nei primi anni 90 e rimane una delle esperienze più particolari e suggestive che abbia mai fatto...
WILLIAM BOYD - Nat Tate. Un artista americano
Nel 1998 lo scrittore inglese WILLIAM BOYD scrisse un breve libro (pubblicato per la 21 Publishing, casa edistrice di David Bowie) in cui ripercorreva la vita del pittore statunitense NAT TATE, vissuto e diventato famoso negli anni 50 e che prima di suicidarsi decise di recuperare tutti i suoi quadri e bruciarli.
Se ne salvarono pochissimi.
Il libro parte dalla sua infanzia, si avvale di citazioni di Gore Vidal, giornalisti,perfino DAVID BOWIE, suo grande fan, foto (tra cui una rarissima e unica dell'artista), riproduzioni delle poche opere rimaste.
Lo stesso Bowie organizzò il party per il lancio del libro sottolineando che aveva acquistato un suo dipinto alla fine degli anni 60.
Ah la presentazione si svolse il PRIMO APRILE.
Il libro di Boyd era pura invenzione con la complicità di Bowie e altri artisti coinvolti (le foto inserite erano state raccolte dall'autore nel corso degli anni nei mercatini dell'usato e raffiguravano persone sconosciute) ma furono in tantissimi a crederci e a fingere di conoscere l'inesistente Nat Tate (nome derivato da NATional Gallery e TATE Gallery).
In questo libro c'è il racconto originale e la conclusione di Boyd che lamenta il fatto che anche dopo l'ammissione della burla, non sono cessate le richieste di parlarne, di approfondire il discorso, addirittura uno dei disegni inseriti nel libro (opera dello scrittore), provocatoriamente incorniciato e messo all'asta da Sothesby's per beneficienza, fu venduto per 7.500 sterline.
IVICA DIKIC - Metodo Srebrenica
Un'analisi precisa, chirurgica, tecnica e algida di quella che è stata la più grande strage in Europa nel dopoguerra. Oltre ottomila bosgnacchi trucidati nell'arco di tre giorni dopo la conquista (o meglio la consegna da parte delle forze Onu/Unprofor - olandesi in questo caso - alle truppe serbo bosniache di Mladic) di Srebrenica, nel 1995, durante la guerra nell'ex Yugoslavia.
I maschi della città vengono radunati in scuole ed edifici della zona (maltrattati, torturati e talvolta uccisi davanti agli altri per incutere terrore), poi progressivamente portati in luoghi più isolati e massacrati progressivamente da soldati, poliziotti e anche civili e sotterrati in fosse comuni.
A sovraintendere il tutto il colonnello Ljubiša Beara, oscuro ufficiale che si prende la briga di eseguire un lavoro così complesso (come si rivelerà) per compiacere Mladic e i suoi superiori.
L'autore fa tutti i nomi e rivela che a sapere erano in tanti, dai protagonisti agli alti vertici.
Il libro è di una spietatezza raggelante, la famosa banalità del male che investe gli esecutori che, con sadismo e piacere, eseguono lo sporco lavoro, senza alcuna remora, talvolta costringendo anche i civili a sparare sugli inermi, giusto per vedere l'effetto che fa.
Una parte dei responsabili altolocati saranno condannati all'ergastolo o a gravi pene, buona parte degli esecutori non ha scontato alcuna pena.
L'appendice finale con un breve racconto di uno degli (involontari) assassini protagonisti è devastante e drammaticamente indimenticabile.
IL RESTO
NICOLA GARDINI - Il libro é quella cosa
Una celebrazione del libro, le librerie, le pagine fruscianti, il possedere tanti libri, allineati, trama e testimonianza della nostra vita.
L'autore condensa la sua passione in brevi riflessioni, divertenti, acute, spesso malinconiche. Un centinaio di pagine da leggere in un'oretta.
GABRIELE MICALIZZI - In guerra
Io e quelli come me siamo fotogiornalisti, viviamo per raccontare il nostro tempo, lo documentiamo, cerchiamo di divulgare le cose di cui parlano o si interessano pochi.
Non mi aspetto che tutti comprendano questa scelta ma è la mia scelta.
La scelta di chi gira in mezzo alle peggiori guerre (non che ce ne siano di "migliori") dalla Libia alla Siria all'Iraq con pezzi di uomo che ti atterrano davanti dopo un'esplosione, morti, feriti, mutilati, violenza efferata e, alla fine, un razzo dell'Isis che ti ferisce quasi a morte.
Ma di nuovo la voglia di ripartire e andare a vedere cosa succede, in prima linea, a capire e a documentare. Sfidando ogni volta la morte, spesso per portare a casa solo delusioni e frustrazione.
Gabriele Micalizzi, reporter di guerra, racconta una vita pazzesca in mezzo a tutto questo.
Libro avvincente e a tratti durissimo.
DANIELE VECCHI - Federico ovunque
Il 25 settembre del 2005, a Ferrara, FEDERICO ALDROVANDI viene assassinato a manganellate da quattro poliziotti: Enzo Pontani, Luca Pollastri, Paolo Forlani e Monica Segatto (condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione per "eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi" e al risarcimento alla famiglia ma reintegrati nella polizia di Stato).
Il delitto viene coperto e insabbiato per lungo tempo, grazie anche a una macchina del fango che gettò per anni discredito su Federico e la famiglia.
Il libro ripercorre la vicenda e soprattutto evidenzia il supporto che diedero fin da subito la Curva Ovest della Spal e i Nuf della squadra del Ferrara Basket, impedendone l'oblìo e l'archiviazione.
Progressivamente il volto di Federico incominciò ad apparire in decine di curve (di calcio, basket perfino dell'Ambri Piotta di hockey su ghiaccio svizzero), tenendo in vita la memoria e soprattutto dando impulso alla scoperta della verità.
Federico e la sua famiglia hanno scoperto un mondo di solidarietà, incondizionata e totalmente trasversale, hanno toccato con mano cosa significa essere sostenuti, essere creduti, essere stretti in un unico abbraccio di amore fraterno e di vicinanza d'animo.
A fianco della vicenda di ALDRO viene elencata una lunga serie di altri morti ammazzati o ragazzi violentemente percossi durante scontri con la polizia (o presunti tali) intorno agli stadi.
MELISSA ANNE PETERSON - I ragazzi di Cota Street
Un esordio fulminante e abrasivo, schiaffi di Raymond Carver e Hubert Selby Jr., crudo realismo in un'America abbandonata e allo sfascio, tra le cittadine dimenticate dello stato di Washington nell'estremo nord ovest degli States, con cenni presumbilmente autobiografici.
Mentre, poco distante, Seattle esplode all'insegna del nuovo trend grunge, a Cota Street i giovani si sfasciano di alcol e droghe, senza prospettive future, lasciandosi andare al degrado.
La protagonista, Vera, fuggirà a St.Louis, senza trovare però il paradiso.
Stile secco, frasi brevi, un racconto tanto realistico quanto angosciante.
Per chi ama il genere, una prova di grande stile e maturità.
No Future!
DAVIDE ROMAGNONI - Ma quale vacanza d'Egitto?!
Davide Romagnoni è la storica voce dei Vallanzaska, nonchè autore per programmi televisivi, comici e non.
Nell'autunno del 2015, durante una vacanza a Sharm El Sheik, per un'inconsapevole leggerezza finisce nelle maglie della polizia egiziana.
Imprigionato, maltrattato fisicamente e psicologicamente, abbandonato dalla nostra ambasciata, trascorre alcuni giorni da incubo tra disperazione e isolamento.
Alla fine se la cava, grazie anche a uno spirito che riesce a tenerlo (quasi) sempre su di morale.
Il libro è un minuzioso e appassionante racconto di quanto subito, gli incontri e la solidarietà tra prigionieri, dettagli raccapriccianti e pesanti torture psicologiche, in mezzo a cui spuntano l'innata ironia di Davide ad alleggerire un quadro angosciante.
Poco mesi toccherà a Giulio Regeni e a lui andrà molto peggio.
AUTORI VARI - Cagliari 1970. Tracce oltre la leggenda
Dodici racconti e altrettante illustrazioni, dedicate a QUELLO scudetto, l'unico vinto, 50 anni fa. Gigi Riva e compagni compirono un'impresa unica e irripetibile. Sia a livello calcistico che nel suo significato sociale e culturale.
Attraverso storie varie (a volte divertenti, altre ancora amare) si rivivono quei momenti (sempre accompagnati da un brano significativo dell'epoca).
ORGOGLIOSO di essere l'unico autore non sardo di nascita ma da sempre sardo dentro.
GIANLUCA DI LEO - Unici eredi di un grande impero
Una full immersion nel mondo della ROMA CALCIO. Le storie, gli striscioni, gli inni, le bandiere,i gruppi ultrà, le citazioni, la curva, le sottoculture in curva e tanto altro.
ANDREA RIGANO - #westand
Andrea Rigano ha speso sette anni, dal 2003 al 2010, nelle curve, a cogliere attimi di vita, raffigurando "gli Ultras per quello che sono davvero. Secondo alcuni l'ultima cosa bella, o perlomeno sincera, rimasta nel calcio." Nessun discorso sociologico, nessuna morale.
Immagini.
In queste immagini non ci sono ultras buoni e cattivi, belli e brutti, onesti e disonesti, di destra e di sinistra. Ci sono ultras, e basta.
Che piaccia o meno quella è la realtà Ultras.
E questo un libro che la fotografa per quello che è.
Non è poco.
IAN PLENDERLEITH - The quiet fan. Il tifoso tranquillo
Chi ha apprezzato "Febbre a 90" di Nick Hornby ritroverà molte affinità in questo racconto.
Dove al posto dell'Arsenal c'è la passione per il Lincoln City, terza o quarta divisione inglese, alle prese, sul prato del Sincil Bank, con (poco) epici scontri con Scunthorpe United, Leyton Orient, Wrexham, Exeter City.
Ma il protagonista è soprattutto un amante del calcio e così lo ritroviamo in giro per il mondo a seguire l'Arminia Bielefeld in Germania o in Scozia al derby Celtic-Rangers, in Svizzera con lo Zurigo di fronte al Grasshopers o al San Gallo.
Un racconto divertente, leggero, auto ironico, disincantato, spesso malinconico ma decisamente piacevole.
AUTORI VARI - Cagliari 1970. Tracce oltre la leggenda
Dodici racconti e altrettante illustrazioni, dedicate a QUELLO scudetto, l'unico vinto, 50 anni fa. Gigi Riva e compagni compirono un'impresa unica e irripetibile.
Sia a livello calcistico che nel suo significato sociale e culturale.
Attraverso storie varie (a volte divertenti, altre ancora amare) si rivivono quei momenti (sempre accompagnati da un brano significativo dell'epoca).
ORGOGLIOSO di essere l'unico autore non sardo di nascita ma da sempre sardo dentro.
GIANLUCA DI LEO - Unici eredi di un grande impero
Una full immersion nel mondo della ROMA CALCIO.
Le storie, gli striscioni, gli inni, le bandiere,i gruppi ultrà, le citazioni, la curva, le sottoculture in curva e tanto altro.
GLEZOS - Zenga e i suoi fratelli
Non tragga in inganno il titolo.
NON é una biografia di Walter Zenga, mitico portiere di Inter, Nazionale, attuale allenatore del Cagliari (dopo esperienze in mezzo mondo), dalla polemica facile e dalla favella esplicita.
Anche se la sua figura aleggia costantemente in questo appassionante viaggio a ritroso nella periferia milanese degli anni 70, nel calcio di quartiere, quello più popolare e vero da cui lo stesso Zenga, vicino e amico dell'autore, partì per arrivare all'amata Inter.
Ci sono i vividi ricordi delle domeniche "al campo" (non allo stadio) dove i milanesi andavano ogni volta. Perché si tifava Milan o Inter ma la seconda squadra del cuore era comunque l'altra milanese e di domenica si andava a vederle giocare.
Ci sono squadre come la Macallesi, la Milanese, l'Enotria, l'Ausonia, le partite di quartiere, la passione, gli aneddoti, i bar, lo stadio quando i tifosi si potevano spostare alla fine del primo tempo nell'altra curva dove attaccava la tua squadra.
Racconti di prima mano, sinceri, diretti, divertenti, talvolta acri, altre volte malinconici, sempre sottilmente romantici, scritti bene e coinvolgenti.
Pieno di dettagli, ricordi inediti, particolari preziosi.
FRANCO CAPACCHIONE - Parole intonate
Un'idea geniale e altrettanto interessante quella dell'autore di ricercare e accostare ad album pop rock un'opera letteraria.
E se John Steinbeck e Bruce Springsteen o Jean Genet e Patti Smith possono essere prevedibili, più intrigante e sorprendente accoppiare Charles Bukowsky a Loredana Bertè o Pier Paolo Pasolini a Claudio Baglioni.
Eppure funzionano, grazie anche all'approfondita ricerca e alla capacità di Capacchione di accoppiare il frutto dell'ingegno artistico e culturale.
Completa il libro una grafica molto fresca, moderna e accattivante.
FABIO BONFANTE - Sotto un altro cielo
Un gruppo di italiani a lavorare nell'Argentina degli anni 90, persi in una nuova vita che si fa di giorno in giorno più estrema, libera, aperta, in cui ritrovano se stessi.
E che li sprofonda nella disperazione quando arriva il momento di tornare a casa, nella "prigione" della quotidianità. Tematica quanto mai ricorrente negli spiriti liberi, una volta trovata l'aria fresca e pulita di una nuova prospettiva. Lettura veloce e frizzante, coinvolgente e divertente.
ROBERTO PALPACELLI/FEDERICO FERRERO - Il Palpa. Il più forte di tutti
Una storia devastante, irritante, spaventosa quella di ROBERTO PALPACELLI, tennista dal talento smisurato, auto immolatosi sulla strada dell'autodistruzione tra alcol e droghe di ogni genere.
Una carriera destinata ai grandi palcoscenici mondiali del tennis, polverizzata da una tendenza incontrollabile all'eccesso, in spregio alle mille occasioni capitate e offerte.
Alla fine è sopravvissuto a stento ed é riuscito a rientrare nei binari della "normalità".
In questo libro crudo, secco e spietato non ci risparmia niente delle sue deraglianti vicende (raccolte con perizia e delicatezza dal giornalista Federico Ferrero) e fa crescere ancora di più il rammarico di avere perso una grande campione e non solo.
FRANCO ARMINIO - L'infinito senza farci caso
Personalmente (che di poesia mastico davvero poco) ho eletto Arminio come mio poeta contemporaneo preferito.
Incisivo, profondo come pochi, spiazzante.
In questo nuovo lavoro parla di amore, sentimentale e carnale, di passione, di cuore.
Come sempre toccando vette inviolate.
PIETRUCCIO MONTALBETTI - Bicicletta enigmatica
Un breve racconto, bene orchestrato, che con molto realismo, si svolge nell'immediato Dopoguerra tra fascisti impuniti e corpi speciali impegnati alla loro ricerca.
Sullo sfondo la tragedia appena vissuta e le macerie morali e non solo lasciate.
L'anima dei Dik Dik si conferma un'ottima penna.
ALESSANDRO MONTI - Vedi sopra
Una storia di profonde amicizie, amori, speranze, con il corollario della musica rock ad avvolgere il tutto.
Sarà il Destino (con la D maiuscola) a sparigliare le carte in maniera imprevedibile, riavvolgendo il nastro e riproponendo una nuova visione del tutto.
Un esordio molto piacevole e intrigante.
ALESSANDRO GANDINO - Non ci vorrà molto
Il "Gando"è stato (è) un attivissimo protagonista della scena musicale di Reggio Emilia e dintorni, dagli anni 80 in poi, periodo in cui da quelle parti approdavano fior di gruppi e festival, in cui si lavorava assiduamente come ufficio stampa, si trasmetteva in radio.
Ma c'erano anche il basket e il calcio a fare da faro per la città.
Nel libro si raccontano episodi, avventure, storie, con un gusto auto ironico e un tratto giornalistico serrato, divertente e intenso.
Il tuto con colonna sonora consigliata e una capacità evocativa gustosissima.
TERESA FABOZZI - Il giro
Delizioso breve romanzo (dai probabili, forti, evidenti riferimenti autobiografici) che ci porta in una versione al femminile di un frame di "Quadrophenia" tra oscuri mod club scozzesi, northern soul, modettes e una misteriosa love story. Veloce, avvincente, fresco, mod.
CLAUDIO GALUZZI - La pianura dentro
Preziosa ristampa del libro di poesie del 1993 di Claudio Galuzzi, scrittore, poeta, intellettuale, scomparso troppo presto e sempre rimpianto e nel cuore. Nuova veste e medesimo impatto.
STEFANO ORLANDO PURACCHIO - Io e il signor Oz
Esordio nella narrativa dopo quattro libri dedicati al prog rock, con una serie di racconti esplicitamente riferiti alla mitica opera "Il mago di Oz" con il nuovo personaggio, Joe Sneaky Brown, che rende più intrigante il filo conduttore di quella che è sostanzialmente una lunga fiaba ad episodi. Evocativi e ben scritti.
RILETTURE e VECCHI LIBRI:
NICK HORNBY - Lo stato dell'unione
NICK HORNBY ha scritto "Febbre a 90" e "Alta fedeltà".
E questo è sufficiente per consegnarlo alla storia della letteratura.
Non si è più ripetuto, per quanto "Un ragazzo" e "Non buttiamoci giù" siano comunque ottimi lavori.
Il problema è che le ultime cose sono davvero trascurabili.
Come ad esempio questo breve, insulso, impalpabile "Lo stato dell'unione", sorta di sceneggiatura teatrale che vede protagonista una coppia in crisi con il prevedibilissimo inserto sulla Brexit (il marito ha votato a favore per motivi risibili, la moglie decisamente contro).
I dialoghi (descritti come "acuti" , "esilaranti", "effervescenti") sono in realtà mosci, risaputi, mai incisivi e quasi mai divertenti.
Peccato, dopo il disastroso "Funny girl", nessun miglioramento.
JACK LONDON - Il vagabondo delle stelle
In questi giorni di forzata clausura il libro di JACK LONDON, pubblicato nel 1915, è la perfetta soluzione per capire come vivere in una realtà coercitiva da cui evadere con la mente e lo spirito. Il condannato a morte Darrell Sterling, in attesa della soluzione finale, torturato dai carcerieri con una camicia di forza sempre più stretta e asfissiante, si libera, grazie alla mente e allo SPIRITO e vola nella STORIA, innalzandosi dalla miseria umana, esplorando i luoghi delle sue precedenti incarnazioni, diventando IL VAGABONDO DELLE STELLE. Terribile quanto immenso, nella sua profondità e originalità.
Il mio libro preferito di sempre.
HUBERT SELBY JR. - Ultima fermata a Brooklyn
Uscito nel 1964, ambientato in una devastante e devastata New York di fine anni 50 tra teddy boys crudeli, ribelli senza causa e futuro, prostituzione femminile e maschile, travestiti, droga, violenza oltre ogni limite, degrado umano e sociale, è uno dei romanzi più feroci e disturbanti di sempre.
Non a caso a lungo perseguitato per oscenità (fu censurato in Italia).
I racconti trasudano di una violenza gratuita spesso insopportabile (lo stupro di massa di Tralala è una lettura insostenibile), i contenuti esasperatamente provocatori proprio perché reali, crudi, veritieri e tremendamente attuali. Personaggi sempre miseri e sgradevoli, senza etica, morale, valori, pietà.
Altrettanto interessante la modalità di scrittura, gergale, con una grammatica volutamente anarchica, senza punteggiatura.
JOSEPH CONRAD - Cuore di tenebra
Breve romanzo uscito nel 1899 sulle pagine inglesi del "Blackwood Magazine", pubblicato in volume nel 1902 nella raccolta "Youth".
In Italia la prima edizione fu stampata nel 1924.
Uno scritto aspramente ed esplicitamente anti colonialista (frutto anche di una visita in Congo - luogo della vicenda - dello stesso Conrad qualche anno prima) a cui si aggiunge il degrado dell'essere umano quando vengono a mancare i freni inibitori dell'essere "civili".
Lo sguardo è spietato e realista, crudo e di sicuro effetto, soprattutto in considerazione dell'epoca in cui è stato scritto. Romanzo che ha ampiamente ispirato la sceneggiatura di "Apocalypse now" di Francis Ford Coppola che riprende, oltre al nome di Kurtz anche buona parte della vicenda, trasportandola nella guerra del Vietnam.
JOHANN WOLFGANG GOETHE - Viaggio in Italia
Il grande scrittore, poeta, umanista e tanto altro JOHANN WOLFGANG GOETHE compì tra il 3 settembre 1786 e il 18 giugno 1788 un lunghissimo viaggio in Italia, sotto falso nome.
Ne trasse una lunga serie di annotazioni e un libro interessantissimo, pubblicato in due volumi tra il 1816 e il 1817. Un'Italia rurale, povera, talvolta primitiva ma che riluce di testimonianze storiche di incredibile valore. Che, per suo stupore, vengono lasciate decadere e vengono vissute in quanto elemento del circostante e non come opere d'arte.
Si innamora di Venezia, Roma e Napoli, entra in contatto con la popolazione ma anche con nobili, artisti, intellettuali, scrittori. Descrive spesso la natura che lo circonda e si compiace del clima e del carattere degli italiani, confrontandolo con quello dei suoi conterranei.
Critica (da protestante) in modo altezzoso e distante la Papa e chiesa cattolica.
Un libro molto intrigante, curioso, a tratti appassionante e divertente.
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