mercoledì, dicembre 02, 2015

Intervista ai Jane J's Clan (Geno De Angelis)



Dopo FEDERICO FIUMANI dei DIAFRAMMA, al giornalista FEDERICO GUGLIELMI, ad OSKAR GIAMMARINARO, cantante e anima degli STATUTO, al presidente dell'Associazione Audiocoop GIORDANO SANGIORGI, a JOE STRUMMER, a MARINO SEVERINI dei GANG, a UMBERTO PALAZZO dei SANTO NIENTE, LUCA RE dei SICK ROSE, LUCA GIOVANARDI e NICOLA CALEFFI dei JULIE'S HAIRCUT, GIANCARLO ONORATO, LILITH di LILITH AND THE SINNERSAINTS, a Lorenzo Moretti, chitarrista e compositore dei GIUDA, il giornalista MASSIMO COTTO, a FAY HALLAM, SALVATORE URSUS D'URSO dei NO STRANGE, CESARE BASILE, MORENO SPIROGI degli AVVOLTOI, FERRUCCIO QUERCETTI dei CUT, RAPHAEL GUALAZZI, NADA, PAOLO APOLLO NEGRI, DOME LA MUERTE, STEVE WHITE, batterista eccelso già con Style Council, Paul Weller, Oasis, Who, Jon Lord, Trio Valore, il bassista DAMON MINCHELLA, già con Paul Weller e Ocean Colour Scene, di nuovo alla corte di Paul Weller con STEVE CRADOCK, fedele chitarrista di Paul, STEFANO GIACCONE, i VALLANZASKA, MAURIZIO CURADI degli STEEPLEJACK e la traduzione di quella a GRAHAM DAY, CARMELO LA BIONDA ai MADS, CRISTINA DONA', TIM BURGESS dei Charlatans, JOYELLO TRIOLO, SIMONA NORATO e la traduzione di un'intervista a RICK BUCKLER, MICK JONES, MONICA FRANCESCHI, SALVO RUOLO, MAURIZIO MOLGORA, PAUL WELLER, I RUDI e Michele MEZZALA Bitossi, IACAMPO, FIVE FACES oggi parliamo con Geno De Angelis dei JANE J's CLAN tra le migliori soul band in circolazione in Italia.

Le precedenti interviste sono qua:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Le%20interviste

JANE Js CLAN - Step into the groove
La rinascita della soul music è ormai un'affermata consuetudine che continua da anni, sfornando nuove band e eccellenti lavori in continuazione. Non è da meno l'Italia dove l'interesse per questo magico mondo sta aumentando esponenzialmente.
Tra i migliori interpreti, i milanesi Janes J's Clan firmano il loro secondo album che non ci risparmia brillantemente nessuna delle migliori caratteristiche del genere: groove danzereccio, grande energia, ritmi infuocati, la stupenda voce di Jane Jeresa, supportata da un trio con i fiocchi, con una poderosa sezione ritmica e un piano e Hammond di altissimi gusto e qualità.
Niente chitarra dunque, altra peculiarità della band che si avvale però occasionalmente della sezione fiati dei Soul Rockets di Olly Riva. Soul, funk, boogaloo, rhythm and blues, sapori gospel e northern soul, esecuzione impeccabile, padronanza della "materia" invidiabile.
Eccellente.


1) Quanto può essere difficile per un gruppo italiano proporre un sound apparentemente così lontano dalla nostra storia (musicale e non) e cultura ? Voi ci riuscite alla grande !

Credo sia importante innanzitutto avere e trasmettere passione in quello che si fa.
Il Soul è qualcosa che non ci appartiene, è tradizionalmente materia dei neri afroamericani.
In Italia poi, è stato scoperto anche tardi, e c'è ancora poca cultura in questo senso,ma è una musica che piace e coinvolge molto.
Amarlo e conoscerlo in modo profondo è importante per entrare nel mood, ed essere più credibili poi ai fini della reinterpretazione.
Nella mia precedente band BLUE EYED SOUL TEAM il nome stava proprio a sottolineare il termine “Blue Eyed Soul “,con cui già negli anni '60,si intendeva il Soul interpretato dai bianchi. Questo appunto come forma di rispetto verso il Soul dei neri.
Nei JANE J'S CLAN invece ho voluto fortemente una cantante di colore,per avvicinarmi maggiormente a questo suono; certe sfumature non si insegnano, loro le hanno già nelle corde, soprattutto vocali,e nel DNA.

2) La rinascita della soul e black music, intesa come ritorno alle origini e al sound “original”, è sempre più diffusa in tutto il mondo. Credi sia una cosa duratura e di nicchia o è destinata a rimanere ?

Io credo che il mito della Motown, come la Stax , Atlantic, Chess etc....da Marvin Gaye, Sam Cooke a Etta James fino a James Brown etc non moriranno mai: sono le fondamenta della “Black Music” e non solo; Lo ritroveremo sempre, in varie forme ed espressioni: come citazioni, a volte sotto forma di campionamenti.
Come spesso accade in produzioni recenti il Soul“original” quello che si intende con arrangiamenti e ricerca di sonorità “Vintage”,quello per intenderci di Sharon Jones,Ely Paperboy etc.. ho l'impressione che resterà solo di nicchia; le radio fanno fatica a trasmettere questo suono retrò.
Amy Winehouse ha fatto eccezione, anche se nel suo sembrare “original” in realtà, come tipo di produzione era anche “moderno” ; poi ha giocato il personaggio,l'immagine “borderline” e questo, oltre al suo indiscusso valore artistico, ha contribuito ad accrescerne il mito,già ancora prima della sua prematura scomparsa.
Mi auguro possa tornare presto una nuova Amy..

3) Tu, Geno, sei un veterano della “scena” italiana, dal primo punk, attraverso mille incarnazioni. In che modo è cambiata l’Italia nel corso di questi decenni, secondo te ? Migliorata o peggiorata ?

I miei trascorsi punk mi hanno “svezzato” e non li rinnego, ma non rimpiango assolutamente il “Virus”; c'era molta incoerenza ed ipocrisia nella loro dottrina...ma non è questa la sede adatta per parlarne.
Ritengo,invece, in generale, che sia cambiato tutto con l'avvento di internet, e non solo in Italia: è stata una vera rivoluzione, la più importante del nostro secolo.
Ora c'è molta più informazione anche se, di conseguenza, purtroppo anche tanta “malinformazione” che gira soprattutto sui “Social” Bisogna stare allerta ed esserne consapevoli, ma poi saper decidere, scegliere e discernerne il “bene” dal “male” ,il “giusto” dallo “sbagliato”, ma intanto abbiamo questa opportunità.
Mi fa specie sentire ancora, qualche coetaneo snobbare questo mezzo, rivangando il passato,quando le cose dovevi sudartele,quando :”ai nostri tempi era meglio...”, “adesso è tutto troppo facile...” sembrano i discorsi di mio nonno.
Personalmente no, non sono un nostalgico, non mi piace guardare indietro.
Preferisco così.
Oggi, grazie ad internet,trovo e invio tutte le informazioni di cui necessito, musicali e non e mi aggiorno in tempo reale.
Ho scoperto ora, grazie a internet,tante cose che mi ero precluso in passato,quando non esisteva questo supporto. L'importante è saperlo usare e non farci condizionare.

4) Si può secondo te “vivere di e con la musica” in Italia ?

Non è impossibile, ma sicuramente molto difficile.
In Italia non c'è cultura; Bisogna crederci sempre e senza riserve.
La qualità è importante, come la tecnica... ma non sono determinanti: ci anche vuole carattere, pazienza e soprattutto totale disponibilità; e magari alla fine mettiamoci anche un po' di fortuna nel trovarsi al posto giusto, al momento giusto.
Io,mi sono ritrovato oggi a fare a tempo pieno il musicista dopo essere stato esodato qualche anno fa, dal lavoro di magazziniere; ma ho sempre avuto questa passione dal 1981 fino ad oggi suonando in tante bands dai TIRATURA LIMITATA poi ,RAPPRESAGLIA per breve tempo, quando alla chitarra c'era ancora GIULIANO PALMA prima di fondare i CASINO ROYALE. THE INVESTIGATORS,SUPERSONICA,MP & FAMILY SHAKERS, B.E.S.T Poi varie collaborazioni tra cui quella con il maestro PAOLO “APOLLO” NEGRI nel suo disco solista di qualche anno fa.
Ora con : JANE J'S CLAN e OLLY RIVA & THE SOULROCKETS con cui sta andando piuttosto bene per entrambe le formazioni, anche se non hai certezze. Poi tengo a Milano i corsi di ballo “Step of Northern Soul” arrivato ormai alla sesta edizione, più vari Stage, dove insegno i passi base di Northern Soul.
Per chi vuole avvicinarsi meglio questo stile.
Non mi sarei lontanamente immaginato di poterlo fare: il Northern Soul è una materia complicata da spiegare o da trasmettere: bisogna viverla...
i risultati però fin qui ottenuti ,mi hanno lusingato molto aumentando considerevolmente le partecipazioni attive agli allnighters, almeno a Milano.

5) Credi che ci sia ancora spazio per il supporto fisico in tempi di musica “liquida”, digital, mp3 etc.

Lo spero, ma credo che il cd e il vinile siano diventati solo un feticcio.
Con i B.E.S.T e SOULROCKETS abbiamo provato a fare il 45 giri in vinile,ma con scarse vendite, nessuno o pochi hanno ancora il giradischi a casa.

6) Che tipo di pubblico trovate ai vostri concerti ?

Non abbiamo un target specifico, è un pubblico vario,di tutte le età e non necessariamente della scena Soul o Mod.
Con questo “combo”,siamo riusciti a mettere d'accordo i gusti più ricercati dei “connoisseurs” a quelli più classici di chi è meno avvezzo a questo sound.

7) E infine la solita domanda: un po’ di dischi da portare sull’isola deserta

Su questo invece sono un po' nostalgico : LONDON CALLING, ZIGGY STARDUST e Sgt. PEPPER
Nel Soul non ho un artista o un disco in particolare,potessi porterei tutte le raccolta della KENT.

14 commenti:

  1. Grande e VERO personaggio..
    KTF
    C

    RispondiElimina
  2. Sul palco del Biko venerdì scorso me li sono goduti tantissimo. Mi sono sempre piaciuti sin dagli esordi, ma ora sono al top, con anche l'inserimento di Marcello Aloe al sax/percussioni/armonica.

    Adoro tra le altre, la loro versione di "Do Your Thing" (capolavoro da "Shaft"), dal vivo ha un groove incredibile.
    https://www.youtube.com/watch?v=Ebl4vDmD4MQ. .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cpt ti marco stretto..hai cercato quel link dei Milano Mods intervistati?
      C

      Elimina
    2. non lo trovo più, forse è stato proprio cancellato da utube..

      Elimina
  3. Secondo me hanno ancora un'ampia possibilità di crescita che li può portare dalle parti di Sharon & co (da cui non sono peraltro lontanissimi)

    RispondiElimina
  4. Hey Hey! visto che non l'ha fatto ancora nessuno mi permetto di notare il "RUDE" mastro G.Bernardi alle keys cosi come il suo valente bro Silvio on bass in forza agli Spin Movers..
    Milano capitale del Soul indeed!
    W i RUDI anyway
    C

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pete "Family Tree" Frame avrebbe un bel lavoro di ramificazione se mettesse le mani nel sottobosco soul beat mod milanese degli ultimi 30 anni :) ma poi credo sia lo stesso in ogni città.
      Anzi adesso che ci penso facciamo lavorare il boss che tanto non fa un cazzo tutto il giorno... per un albero nostrano... Tony "Family Tree" Face (sempre che nessuno l'abbia fatto già, non saprei)

      Elimina
    2. Dai! tanto Boss si gratta alldaylong...preciso che JJClan vi e' pure un altro RUDE cioè il batterista..e siamo a 2/3 eh..
      Vai Boss ramifica
      C

      Elimina
  5. Gallo l'hai visto questo?
    C

    http://video.repubblica.it/sport/mike-dean-ci-ricasca-l-arbitro-tifoso-esulta-al-gol-del-tottenham/217191/216384?video

    RispondiElimina
  6. Giuliano Palma suonava con i Rappresaglia?

    RispondiElimina
  7. E si, anche se per poco tempo,la prima ed l'unica data fu nel'87 al Viridis, poi lasciò per i Casino Royale...

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails