giovedì, dicembre 03, 2015
Bernd e Hilla Becher
Coppia di artisti tedeschi che hanno legato la loro attività alla fotografia di strutture industriali abbandonate, riprodotte in tono asettico e glaciale operando nella Ruhr, Olanda, Belgio, Francia, Inghilterra, Stati Uniti, fotografando fabbriche in disuso, macchine arrugginite, gazometri, silos, riserve d’acqua, inventando una nuova specie di SCULTURA (vincendo, al proposito, nel 1990 alla Biennale di Venezia, il premio della scultura).
Molto apprezzati dai minimalisti, fecero parte del movimento dell'arte concettuale e furono promotori della Scuola di Düsseldorf.
Le loro fotografie, tutte in bianco e nero, sono scattate sempre con la stessa luce chiara, riprendendo l’oggetto frontalmente e a mezza altezza, da un’angolatura la meno soggettiva o deformante possibile, ed esposte in modo tipologico, raggruppate in griglie in base alla funzione del soggetto.
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a me mi piacciono i gazometri
RispondiEliminaGrandi.
RispondiEliminaDurante le pause girovago spesso al computer per le zone industriali tedesche, *azzo di posti.
Nella realtà ogni tanto capito in posti ex-industriali in città a Milano, incluso gasometro Bovisa.
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaGrande Alessandria, super-partita e vittoriona 3-2 a Palermo con qualificazione agli ottavi di Coppa Italia, non so da quanti anni non capitava. Forza grigi
Prossimo appuntamento 15 dicembre a Marassi Genoa-Alessandria, un classico del calcio italiano.
Belle foto anyway
RispondiEliminaDovrebbero rifarle a colori adesso negli stessi posti.
RispondiEliminaNeo-realismo fotografico 2015
RispondiEliminaUno dei posti più tremendi è Duisburg
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