venerdì, dicembre 05, 2014

Gino Santercole - Voglio essere me



GLI INSOSPETTABILI è una rubrica che scova quei dischi che non avremmo mai pensato che... Dopo Masini, Ringo Starr, il secondo dei Jam, "Sweetheart of the rodeo" dei Byrds, Arcana e Power Station, "Mc Vicar" di Roger Daltrey, "Parsifal" dei Pooh, "Solo" di Claudio Baglioni, "Bella e strega" di Drupi, l'esordio dei Matia Bazar e quello di Renato Zero del 1973, i due album swing di Johnny Dorelli, l'unico dei Luna Pop," I mali del secolo" di Celentano, "Incognito" di Amanda Lear, "Masters" di Rita Pavone, Julian Lennon, Mimmo Cavallo con "Siamo meridionali"e i primi due album dei La Bionda di inizio 70's, il nuovo album dei Bastard Son of Dioniso, "Black and blue" dei Rolling Stones, Maurizio Arcieri e al suo album "prog" del 1973 "Trasparenze", Gianni Morandi e "Il mondo di frutta candita", il terzo album degli Abba, "666"degli Aphrodite's Child, la riscoperta di Gianni Leone in arte Leonero, il secondo album di Gianluca Grignani, Donatella Rettore e il suo "Kamikaze Rock 'n' Roll Suicide", Alex Britti e "It.Pop", le colonne sonore di Nico Fidenco , il primo album solista dell'e Monkees, Davy Jones, Mike McGear (fratello di Paul McCartney), Joe Perrino, è oggi l'ora del ritorno di GINO SANTERCOLE.

Le altre puntate de GLI INSOSPETTABILI qui
:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Gli%20Insospettabili

Gino Santercole è l’autore delle musiche di alcune delle principali hit di suo zio, Adriano Celentano (Una carezza in un pugno, Svalutation, Straordinariamente, Un bimbo sul leone) con cui esordì agli albori del rock n roll in Italia con i Rock Boys prima e i Ribelli poi.
Entra nel Clan di Celentano, intraprende una carriera solista di alti e bassi, sposa la sorella di Claudia Mori ma finisce per litigare pesantemente con Adriano (a cui dedica qualche canzone al fiele, vedi “Adriano ti incendierò”) ma con cui si è recentemente riappacificato.

Torna ora, a 74 anni, con un nuovo album, interessante, ben arrangiato e interpretato che non merita di passare inosservato.

La title track è un blues potentissimo con un Hammond in gran spolvero dal testo programmatico reso alla perfezione dalla voce rock e dura di Gino.
”L’ammore” è un soffice jazz blues tra Nicola Arigliano e Paolo Conte che precede, dopo due brani trascurabili, un altro convincente blues ben orchestrato da una bella sezione fiati e un Hammond penetrante che riporta a certe atmosfere care a Ray Charles e Frank Sinatra.
Molto bella la ballata “Rinascerò”, discreta la beguine virata in tango di “Un tango ballato nel fango” e di nuovo il Sinatra mood di “Cambiare per cambiare” che introduce ad uno dei momenti più significativi dell’album con la struggente “Nessuno è solo”.
Lo strumentale “Il valzer di zio Amedeo” chiude l’album a luci soffuse.

13 commenti:

  1. Mitico . E chi se lo ricordava più ?

    RispondiElimina
  2. beh non proprio mitico allora :-)

    RispondiElimina
  3. Sentito giorni fa e.. trovato ORRENDO.
    Un disco imbarazzante, piccino, fatto male, provinciale.
    Il mondo è bello perché è vario?
    :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma no, non è orrendo...non stiamo parlando di Leonard Cohen o Paul Mccartney

      Elimina
  4. Insospettabile direi!!
    Ebbravo Big Gino
    C

    RispondiElimina
  5. pensa te, l'altro giorno leggevo su un giornale locale un art. sull'imminente book del great batterista Mantovano Gianni Dall'Aglio (co-autore della fantastica 'Pugni Chiusi' tra l'altro) e diceva che quando era un molto giovanissimo, 'problematico' e misconosciuto batterista della ' Po Valley provincia'' inurbato a Milàn , visse per un pò proptio col Santercole a Milàn:)

    RispondiElimina
  6. Pugni Chiusi capolavoro della musique Italiana, a mio 'modestissimo' avviso,...l'ho anche fatta ascoltare qualche mese fa a 3-4 persone estere e hanno concordato..Demetrio Stratos immenso

    RispondiElimina
  7. Sono d'accordo. E' la nostra I put I spell on you o la nostra The house of rising sun

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah Tony, a me "Pugni chiusi" fa venire in mente "When a man loves a woman", mentre "I put I spell on you" trovo che abbia dato ispirazione (diciamo così) a Don Backy per "L'immensità". Passando a Santercole: non so come faccia Joyello a definire questo disco " imbarazzante, piccino, fatto male, provinciale". Orrendo è un giudizio suo, non gli è piaciuto e ci può stare, ma credo che "provinciale", ad esempio, andrebbe motivato...Saluti a tutti, Vito Vita

      Elimina
  8. Si in effetti è molto più vicina a "When a man..." ma parlavo dell'importanza in sè del brano.

    L'album di Santercole non è un capolavoro ma lo trovo dignitoso con tutti i suoi limiti

    RispondiElimina
  9. gino resta sempre un grande ,sia come uomo che come artista compositore ed anche attore....simpatico e semplice MAURO.

    RispondiElimina
  10. Se Adriano avesse inciso "Nessuno è solo" "VOGLIO ESSERE ME" e " Libero" sarebbero forse nelle hit parade....MAURO

    RispondiElimina
  11. Ho ascoltato la cover di 'Svalutation' cantata da Santercole insieme ai Fratelli Di Soledad -https://www.youtube.com/watch?v=o2MNIOF4FzM - e ha un tiro pazzesco !

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails