venerdì, agosto 03, 2012

Mod Heroes (?): Ricky Shayne



Uno dei casi più curiosi e sostanzialmente divertenti dell’abuso della parola MOD è quello celeberrimo di Ricky Shayne nome d'arte di George Albert Tabett nato al Cairo da padre egiziano e madre francese, vissuto a lungo in Libano per poi approdare in Francia e Italia.
Si fece conoscere a metà dei 60’s in Italia con due 45 le cui tematiche erano dedicate ai MODS: in “Uno dei mods” (un buon brano beat) del 1965 si narra una triste storia con morti e feriti relativa a fantomatici scontri tra mods e rockers a Liverpool in cui il mod protagonista indossa un “giubbotto di pelle” ("Dopo dieci anni ho rivisto l'amico Bob/con una giacca di cuoio con scritto su /"Giorno per giorno io vivo, io sono un Mod” /era firmato da "Bob, uno dei Mods") e in cui lo stesso Shayne si identifica come mod ("vidi morire  pian piano l'amico Bob
/ ora mi disse anche tu, tu sei dei Mods").
Purtroppo l’immagine del buon Ricky era esattamente quella di un rocker con ciuffo e giubbotto di pelle nera.
Insomma un po‘ di confusione.
L’anno successivo, nel 1966, continua e chiude la saga con il secondo singolo “Vi saluto amici mods” (una ballata melensa) in cui lascia gli amici e Liverpool promettendo però di tornare.
Sempre nel 1966 esce l’innocuo e poco significativo musicarello “La battaglia dei mods” sempre all’insegna di una certa confusione “stilistica”.
Successivamente Ricky si dedicherà a ballate leggere leggere senza ottenere particolari riscontri.
Il “mod” Shayne nei primi 70 si trasferisce in Germania in cui trova successo soprattutto nella televisione.
Appare tuttora occasionalmente nelle consuete trasmissioni revivalistiche.

27 commenti:

  1. Pheega che pataccaro! Un mod col chiodo, ha ha ha, solo nell'Italia disinformata (e tuttosommato non ne è mai importato nulla a nessuno) poteva avere spazio una cagaata del genere. Ad ogni modo a testimonianza di questa chiamiamola 'confusione', ho il 45 giri 'Uno dei mods' (una canzone abbastanza di m...a) che mi venne regalato da un conoscente che all'epoca doveva essere un ragazzotto 'to, t'la regàli, ti sèt un mod'.

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  2. Ahahaha! Un caso unico di "Mod" contutto da Rocker!
    Uno dei Mods e' un bel pezzo pero'..molto suggestivo aggiungerei.
    Shayne piazzo' un altro colpo in classifica con "Mamy Blue" altro pezzo pseudo soul melensissimo..
    Spesso presente nelle trasmissioni di revival,nell'ultima foto sembra Ozzy in versione appena appena piu' salubre
    C

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  3. La cosa più divertente è proprio la cantonata presa (oppure della serie: ma tanto chi li conosce qua i mods e i rockers ?) vestendo da rocker uno che doveva in qualche mod-o rappresentare i mods.....tipicamente italiano.
    Anche se in Italia di MODS nei 60's si parlò un po' (sempre a sproposito comunque):

    Il primo nome dei Camaleonti fu Mods , mentre un altro gruppo, I Mods di Roby Castiglione, incise nel 1965 il singolo (cover di “Keep searching” di Del Shannon ) “Fuori dal mondo” (quest'ultima registrata anche da I GIGANTI) con sull’altro lato il brano “Faccia gialla”

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  4. PS: confermo intanto che il nuovo album di JIMMY CLIFF Rebirth è un gioiello di ska, rocksteady, old reggae e anche rhythm and blues con bellissima cover di Guns of Brixton dei Clash...davvero bello !!

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  5. E allora che sia Jimmy Cliff!
    Conosciuto nel backstage del Big Club dopo bellissimo concerto..Unico bianco li in mezzo mi abbraccio',stanchissimo, dicendomi "Irie" e autografo sul biglietto "Peace Jimmy Cliff"
    C

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  6. Richi Scein, personaggio un po' patetico, inventato mod un po' fini' per credere di essere davvero il portabandiera di un movimento che in Italia pero' non c'era.
    Mi ricordo una scena del film ,pero', in cui due personaggi vestiti alla Austin Powers riferendosi a Richi e i suoi amici assiepati in un pub dicono ' i veri mods siamo noi'.
    Forse che il pastone subculturale propinato attraverso il povero scein non fosse davvero dovuto a carenza informativa? Mah...

    Jeanpaul

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  7. TOTALE e ASSOLUTA carenza informativa.
    In Italia era tutto BEAT o YE' YE'.
    E comunque il discorso MOD è stato totalmente LONDINESE fino alla prima metà 60's diventando poi britannico (Australia inclusa) dal 64/65 in poi.
    Solo dal 79 in poi si è espanso in tutto il mondo (Malesia, Russia, Filippine incluse)

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  8. Invece l'emanazione CASULA la si fa risalire al Dicembre 2010
    no?

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  9. In Italia faceva molto più effetto l'iconografia del teppista aggressivo,perchè il 90% dei giovani normalmente vestiva in modo pulito e simile,in parte,a quello che per i mods londinesi era una stravaganza (difatti molti modelli ripresi a Carnaby street venivano dall'Italia) per giunta in Vespa o Lambretta,che erano decisamente più economici delle potenti motociclette dei rockers o dei teddy boys...Alberigo Crocetta,manager e scopritore di talenti,se ne fregò dell'aspetto estetico e diede a Ricky (che è di origini libanesi) l'immagine da duro e scapestrato,perchè questo solo arrivava dalle cronache britanniche : foto di scontri e di risse,per demonizzare buona parte dell'universo giovanile di allora.
    Inizialmente lo stile musicale,però,c'era : non tanto nei brani più famosi,già citati,ma nell'album "Ricky Shayne & the Skylarks" edito dalla ARC/rca,poi ristampato da Contempo negli anni 80 (sull'onda del revival).
    Inoltre non è raro trovare elementi dall'aspetto realmente "mod" nell'ambito del beat italiano (Riky Maiocchi o Pierfranco Colonna entrambi scomparsi,solo per citarne alcuni)...ma il timbro di fabbrica non ha mai funzionato come tale,perchè gli atteggiamenti che facevano più scalpore erano altri : l'ambiguità sessuale,la rabbia,l'anticonformismo spesso gonfiato oltre misura e le stesse componenti che lo stesso Crocetta accentuò nell'immagine di Patty Pravo,altra sua creatura molto più interessante (a mio parere).

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  10. In effetti lo stile mod dei 60's era ampiamente preso da quel look che in Italia era la norma.
    L'estetica mod ad esempio non era troppo distante da quella di un Gianni Morandi dell'epoca

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  11. Fino all'avvento (in Italia) della Dolcevita (bianca o,meglio,nera) da "esistenzialista" (beat all'americana o francese)che sostituiva camicia e cravatta come segno di anticonformismo,appunto
    C

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  12. Ma poi sto tipo nato in Egitto, transitato in Libano, passato per Francia ed Italia, a Liverpool (dove sono ambientati tutti i suoi presunti successi)ci ha mai messo piede?
    La foto col ciuffone, la catena al collo (a settanta anni) e con i giornalini di Topolino sullo sfondo e il top del trash....roba da chiodi

    Charlie

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  13. Buongiorno: da tempo ho questa domanda a cui non ho risposta.
    La "O" finale degli WHO con la freccia cosa significa? e' mod? come si chiama?
    Grazie per le risposte
    OPPI 94

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  14. Aperta parentesi :
    Ieri sera ero a cena con alcuni "reduci" del 60es BEAT italiano (tra cui Sergio dei DELFINI) e stiamo per ridare vita alla storica rivista cartacea CIAO AMICI,molto in voga nel periodo succitato...ovviamente non si tratterà più delle tirature mastodontiche,che si pubblicavano 45 anni fa,ma la distribuzione sarà tramite internet oppure nei negozi specializzati in vinile e modernariato.
    Il NUOVO Ciao Amici sarà in circolazione da Settembre.

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  15. Cribbbbio Ursus! che notizia! ottimo!

    OPPI 94: ubi major..risponde il Boss o Cpt Stax

    C

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  16. Dopo una bella notizia,un altra brutta brutta :
    pochi giorni fa è spirato il mega-collezionista ed amico,che qui nel blog di Tony e in quello di popartx era noto come JOE.
    Me ne hanno dato notizia i parenti...purtroppo è mancato dopo un lungo calvario di sofferenza.
    Ciao amico e che la terra ti sia lieve.

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  17. La freccia sulla O degli Who era un omaggio alla cultura mod in cui le frecce erano simboli spesso usati.
    Inoltre è il simbolo del maschio che gli Who credo usassero ironicamente (considerandosi fisicamente non troppo attraenti).

    Bella notizia Ursus quella di Ciao Amici. Tienici informati che qui gli si darà il dovuto spazio.
    Pessima la scomparsa di Joe invece....ovviamente.

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  18. I New Dada di Maurizio Arceri forse erano gli unici che riprendevano l'estetica Mods, non certo Ricky Shaine.

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  19. JOE e' stato uno dei primi a scrivere qui e su Popartx. Persona di rara sensibilita'e gentilezza,ironia e tanta tanta tanta passione musicale.

    RIP,bro
    Cristiano

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  20. URSUS mi mandi tua mail? io ho una vecchia e mi torna indietro tanx
    C

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  21. I NEW DADA erano decisamente più vicini a quel tipo di immagine british,ma anche i primi CAMALEONTI,i RAGAZZI DEL SOLE o altri gruppi esplosi in patria nel 63/64...questo fino al 1967,poi lo stile si è sempre più estremizzato verso lo psycho-freak,ma con diverse contaminazioni (i NEW TROLLS,ad esempio,anche negli ultimi 60 erano piuttosto eleganti).
    Il fatto in se era comunque legato al gusto nazionale,che era pur sempre un ibrido riveduto e corretto : ma col senno di poi potremmo dire che fu un bene,perchè furono gli unici anni (probabilmente) in cui la musica moderna non si limitò a copiare fedelmente modelli di importazione,ma ne diede una versione personale.
    Nel numero ZERO della nuova rivista,posso anticipare che ci sarà un bell'articolo sul periodo beat/psycho di LUCIO DALLA,con particolari di un certo interesse.

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  22. Qualcuno mi ha detto che Ricky Shayne fosse di Molfetta. Non è uno scherzo: ad un certo punto della sua carriera girò molto la voce che lui non fosse affato nato al Cairo o a Beirut, ma in Puglia.
    Qualcuno ne sa nulla?

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    1. Confermo che è nato al Cairo come scritto sopra , Richy parla con estrema facilità anche qualche dialetto italiano oltre a Inglese ,Francese, tedesco, Arabo , Armeno , suonavo con gli Skylars.

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  23. Confermo quanto detto sopra che è Libanese etc.,.
    Quando era in Italia era in grado di accennare a vari nostri dialetti e la voce di Molfetta girava ma assolutamente non veritiera . Richy parla correttamente Italiano,Inglese,Francese,Tedesco,Arabo e Armeno !! Lo so perchè ho suonato nel suo gruppo , the Skylars

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  24. Era bellissimo e incantava noi ragazzine di allora tutto qua...non credo che ci interessasse molto altro😀😀😀😀

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