Un quarto del 2012 e un po’ di nomi che ritroveremo nella top a fine anno.
Paul Weller, Motorpsycho, Leonard Cohen, Dojo Cuts, Micatone e Mark Lanegan .
Tra gli italiani Infernal Quinlan, Giardini di Mirò, Mike Painter/Viola Road, Redska, Lo.Mo.ASCOLTATOPAUL WELLER - Sonik KicksUn album transitorio difficile da accettare chi vorrebbe Weller alle prese con la tanto amata “old school”. Weller guarda avanti, sperimenta, prova, forse sbaglia, ma è un artista vivo, curioso, proiettato in avanti, che si rimette in costante discussione. “Sonik Kicks” è comunque un buon album con almeno tre/quattro brani di gran valore, destinati a rimanere nel repertorio del nostro.
MICATONE - Wish I was hereTedeschi del giro Jazzanova tirano fuori un eccellente lavoro di sweet soul, cool sound, tinto di jazz, funk, pop, melodie 60’s, vari 70‘s grooves.
Elegante e raffinatissimo, pulito e ultracool.
DOJO CUTS featuring ROXIE RAY - Take from meIl ritorno del soul funkers australiani coincide con uno splendido album (pubblicato dalla RecordKicks) moderno, attualissimo ma con le radici che attingono a piene mani dai migliori 60’s e primi 70’s grooves. La voce di Roxie Ray fa il resto e li porta a rivaleggiare con Sharon Jones ai vertici del genere.
THIRD COAST KINGS - s/tArrivano dal Michigan, sono in otto e sembrano i JB’s di James Brown.
Tiro ultra funk, brani ultra ballabili, tecnica ultra. Marchio RecordKicks. Garanzia assoluta.
LEE FIELDS & THE EXPRESSIONS - Faithful ManLee Fields è in giro dai 70’s ma al successo è arrivato da poco.
Con un prezioso soul funk a ritmi bassi (Joe Tex, Sam Cooke, l’Otis Redding più quieto, Al Green, i soul blues in 6/4 di James Brown) ma crudo, vintage, sincero.
PLANET MONKEY - The city of green lightsOlandesi, suonano un sapiente mix di ethio jazz, dub, funk, tutto strumentale e con contaminazioni elettroniche. Strano e suggestivo.
NORDGARDEN - You gotta get readyNorvegese trapiantato in Italia dedito al folk blues rock di stampo americano un po’ Neil Young, un po’ John Martin, un pizzico di Jeff Buckley. Un bel disco.
GIARDINI DI MIRO’ - Good LuckOndate wave, accenni post rock, canzoni, oscure, profonde.
Classe, qualità, spessore. Uno dei NOMI italiani.
INFERNAL QUINLAN - Love ballads, hate songsTra il primo Lou Reed, Nick Cave, il noir blues dei Tindersticks, il desert sound dei Calexico, l’incedere deep blues di Mark Lanegan, il roots folk dei Walkabouts. Piacentini e un album destinato alla top 2012.
MICHAEL KIWANUKA - Home againI paragoni con Bill Withers, Marvin Gaye, il Nick Drake nero sono azzeccati.
Il sound è buono, il mood giusto, le canzoni belle, ma in generale suona molto “leccato”,
troppo soft e soporifero, tristanzuolo.
ASCOLTATO ANCHE:EDDA (Il precedente “Semper biot” aveva sorpreso per il suo minimalismo e l’intensità.Il nuovo è un pugno nello stomaco e un calcio nei coglioni contemporaneamente.Orchestrato, più arrangiato ma durissimo sia nei testi che musicalmente. Pesantissimo, spietato, cattivo), MOJOMATICS (garage rock più solare e meno tirato degli esordi, influenze roots e country, sempre ottimi), MOON (da Udine ottimo brit in chiave Oasis, belle canzoni, buon tiro), LUCA GEMMA (Pop italiano di pregevole fattura, dalle parti di Cremonini, Gazzè, Fabi per l’ex voce di RossoMaltese.Ottime canzoni e arrangiamenti riusciti, un po’ di sporcizia indie qua e là. Ottimo) GIANLUCA DE RUBERTIS (ex Studio Davoli e ora metà de Il Genio all’esordio solista in stile DeAndrè periodo “L’Indiano”), BRUCE SPRINGSTEEN (mai piaciuto il Boss. Neanche questo album, pur migliore delle ultime deludenti prestazioni), SINEAD O CONNOR (un ritorno dignitoso, ben fatto, tra folk irlandese e belle ballate), BANDA BASSOTTI (poderoso combat rock tra punk, reggae e patchanka), ANDRE WILLIAMS (blues, rythm and blues, talvolta affine a John Lee Hooker ma alla fine non particolarmete riuscito. Stanco), FRANKSPARA (sgangherato pop rock cantautorale con sprazzi di Libertines), FRANCESCO PIU (rock blues, southern soul, sincero e sporco al punto giusto), XIU XIU (spesso incensati a me non dicono nulla. Indie wave...), YED DADDY YES (ruvido indie rock italiano, ben fatto), WHITE RABBITS (hanno un bel nome ma la musica no, indie wave trascurabile), HOT GOSSIP (shoegazing all’ennesima potenza), AMERIGO VERARDI/MARCO ANCONA (un buon album tra pop. indie rock, ottimi testi), YUKON BLONDE (canadesi, viaggiano a suon di indie pop alla Kaiser Chiefs. Piacevoli), MEGAFAUN (uniscono atmosfere west coast a blues, psichedelia, rock, jazz e tanto altro. Musica totale), IL DISORDINE DELLE COSE (canzone indie tra Perturbazione e Dente), WHITE HILLS (psych stoner molesto), POND (australiani con alcuni dei Tame Impala. Super psyche primi Floyd e un po’ di garage sporco. Ottimi), DAVIE LAWSON (dylanesco e palloso), PORNORIVISTE (da tempo sulla scena, solito buon punk rock ben fatto e compatto)
LETTOGiosuè Cremonesi - Mai avuto sentimentiNoir dalle tinte extreme, ben scritto, crudo e dal finale imprevedibile.Ben fatto.
Hardcore.
Fabio Bonfante - In città a piedi scalziUna serie di racconti vissuti, dai contorni Bukowskyani, acidi e ruvidi.
Deep blues.
VISTO FACING ALI di Pete McCormackSTUPENDO, SPETTACOLARE doc sugli avversari di Alì.
Passano Foreman, Frazier, un inquietante e devastato Leon Spinks, un distrutto Ken Norton e tanti altri. Il tutto con immagini degli incontri dell’epoca.
Emozionante.
MALCOM X La morte di un mitoInteressante, bellissimo, esaustivo doc su Rai Storia sulla vita, la morte, la storia di uno dei nomi decisivi nella storia dell’America Nera.
USA vs John LennonBellissimo documentario sui guai che ebbe per anni John con l’amministrazione Usa che, temendone la capacità “rivoluzionaria” di influenzare la gioventù, fece di tutto per espellerlo e contrastarlo. Alla fine vinse John e a NY trovò la morte.
Il cattivo tenente di W.HerzogUn noir cattivo, visionario, perfido con un eccellente N.Cage.Da vedere.
Bastardi senza gloria di Q.TarantinoIl solito Tarantino un po’ splatter, sempre ironico e spietato. Ma alla fine spessore scarso e via senza lasciare troppo il segno.
Soul Kitchen di Fati AkinCommedia grottesca, leggera e divertente.
Prevedibile ma moto godibile. E colonna sonora piena di groooove.
COSE & SUONIEsce il 2 aprile l’album di Lilith and the Sinnersaints “A kind of blues”
Dal 7 aprile inizia il tour da Bologna.
www.tonyface.it
www.lilithandthesinnersaints.com
News sui Beatles su www.pepperland.it by me
CALCIO
Le italiane spazzate via dall'Europa (resta attaccato ad un filo il Milan..mah..).
Campionato noioso, attendiamo gli Europei.
IN CANTIERELilith and the Sinnersaints live a:
Bologna “Covo” 7 aprile
La Spezia “Skaletta” 14 aprile
Rozzano (MI) “La Svolta” 20 aprile
Presentazione libri su Gil Scott Heron e Neville Staple lunedì 16 aprile a Cremona, “Osteria del Fico”
In giugno invece “This is modern world” su Paul Weller, con Luca Frazzi, per Arcana.
Iniziato il libro sugli Statuto.
Il nuovo album che segna il ritorno degli Assist.