sabato, ottobre 29, 2011

Vinylmania - When Life Runs at 33 Revolutions





Il documentario Vinylmania - When Life Runs at 33 Revolutions per Minute tratta della bellezza e del fascino del vinile, quell’oggetto dato per morto un po’ di tempo fa ma che invece ostinatamente resiste, aumenta progressivamente le vendite (sempre irrisorie) e continua ad appassionare migliaia di persone che non gli negheranno mai solidarietà e amore eterno.

"E' un film di 75 minuti", racconta l'autore Paolo Campana, regista di documentari e programmi RAI e vecchio dj “La storia di una passione che affonda nell'infanzia”

Le riprese e la fase di montaggio sono terminate e il film si trova sulla lista d'attesa di alcuni importanti festival internazionali ma servono finanziamenti per realizzarne un dvd in edizione speciale.
L'obiettivo di è raccogliere 33,000 dollari in 45 giorni:
chi volesse partecipare trova tutte le informazioni necessarie qui (oltre ad un trailer esplicativo sul film)
www.kickstarter.com/projects/edwinstepp/vinylmania-when-life-runs-at-33-revolutions-per-mi

9 commenti:

  1. Oh mamma, eccoci di nuovo col vinile...
    Spero solo che, coerentemente, il film non sia stato girato (orrore!) in digitale, ma in analogico.
    Preferibilmente super-8, per meglio cogliere la superiorità dei contenitori obsoleti rispetto ai contenuti :)

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  2. Oh mamma, eccoci di nuovo con Allelimo....

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  3. AUGURI Tony

    Benvenuto nel club.......

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  4. c'e' allelimo..tocchiamoci davvero le balle

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  5. Alle, l'esaltazione che si fa qui del vinile non esclude l'utilizzo e l'apprezzamento per la tecnologia o per il "progresso".
    Ascolto quasi 8 ore al giorno musica in streaming, mp3, digitale etc etc.
    Ma l'ammirazione per il vinile rimane intatta.
    Lo reputo migliore a livello di ascolto qualitativo (più "caldo" etc etc , le solite cose in somma) e come oggetto ha un fascino che altri supporti non mi hanno dato.

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  6. Tony, io purtroppo 'sta cosa del vinile non riesco proprio a capirla: ho sempre e solo ascoltato la musica, non un vinile o una cassetta o un cd o un mp3.
    Poi è senz'altro lecito preferire un supporto fonografico (e non solo fonografico, vedi libri, film, etc.) a un altro, ma a me è proprio il discorso sul supporto che non mi appassiona.
    Tra un vinile di Laura Pausini e un mp3 di Nico, scelgo il secondo tutta la vita.

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  7. Ma certo, è ovvio.
    I miei 6000 vinili sono SOLO di roba "decente".
    Non compro il vinile solo perchè tale.

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