venerdì, agosto 30, 2024

Agosto 2024. Il meglio del mese

A 2/3 dell'anno l'elenco di ottime uscite da segnalare si allunga ancora di più.
Dall'estero Judith Hill, Libertines, Prisoners, the X, Bella Brown and the Jealous Lovers, Dexy's, Jack White, Les Amazones d'Afrique, Sahra Halgan, Boulevards, Mdou Moctar, Paul Weller, Liam Gallagher & John Squire, Mooon, Black Crowes, Mourning (A)Blkstar, Dandy Warhols, Michelle David & True Tones, Clairo, Big Boss Man, The Wreckery, Yard Act, Kula Shaker, Kim Gordon, Kamasi Washington, Real Estate, Lemon Twigs, Bad Nerves, Tibbs, Idles, New Mastersounds, Mo Troper, Galileo 7, Fontaines DC e Popincourt.
Tra gli italiani Ossa di Cane, A Toys orchestra, Tre Allegri Ragazzi Morti, Manupuma, Rudy Bolo, Klasse Kriminale, Cesare Basile, Organ Squad, La Crus, The Devils, Enri Zavalloni, Any Other, Smalltown Tigers, Paolo Zangara, Pier Adduce, Paolo Benvegnù, Zolle, I Fenomeni, Lovesick, Newglads.

The X - Smoke & Fiction
Nell'ultimo album della loro lunga e gloriosa carriera gli X fanno gli X, esattamente come ce li aspettiamo e come ci piacciono. Dieci canzoni, meno di mezzora di musica. Talmente belle da sincera commozione. Grazie per tutta la bellezza e per il vostro eterno Wild Gift!

MOURNING (A)BLKSTAR - Anciet/Future
Splendido ritorno, dopo quattro anni, del collettivo statunitense, tra sperimentazione, spiritual jazz, funk, soul, hip hop, gospel, suono classico e suono moderno. Afrofuturismo in tutta la sua bellezza. Black sound al top della creatività ed espressività.

UPPLOPPET - Roadrunner
In Svezia quando c'è da fare ruggire le chitarre sono sempre pronti. Al primo album il quintetto di Gothenorg spara una classica ma micidiale miscela di Mc5, Hellacopters, Hanoi Rocks, Stones incazzosi, punk rock, street hard rock. Dieci brani, 27 minuti, la perfezione rock 'n' roll.

THEE MARLOES - Perak
Il trio indonesiano suona un ammaliante sweet and lovely soul, con una convincente voce femminile e un sound perfettamente vintage. Molto cool.

THEE HEART TONES - Forever & ever
La giovanissima band chicano/californiana all'esordio con una mieleosissima miscela di soul, suoni latini, blues e l'irresistibile Northern Soul di "Need something more". Piacevolissimi e dalle grandi potenzialità.

LOS YESTERDAYS - Frozen in times
Da Los Angeles un ammaliante, pigro e caldo soul perfettamente adatto a una giornata a bordo piscina sorseggiando freschi cocktail per scacciare il caldo californiano. Molto cool.

JIMETTA ROSE & THE VOICES OF CREATION - Things Are Getting Better
Un enesemble di grandi voci gospel al servizio di un sound moderno, molto souleggiante, funk, con puntate in ambito fusion e disco. Progetto interessante e intrigante.

FONTAINES D.C. – Romance
Prosegue il processo di maturazione della band irlandese che lascia progressivamente le asperità iniziali a favore di un sound sempre personale e riconoscibile ma più fruibile. L’album tradisce forse le incertezze di un momento transitorio ma non manca di servire alcuni brani favolosi, da “Starbuster” alla Welleriana/Blur “Bug, la cupa e drammatica “Sundowner”, il pop di gusto Smiths della conclusiva “Favourite”. Non un capolavoro ma un ottimo album che cresce ad ogni ascolto.

BLUR - Live At Wembley Stadium
I concerti di sabato 8 e domenica 9 luglio 2023 riviono in questo rotolante live. Che non sembra registrato davanti a 150.000 persone ma in un piccolo club. Chitarra rozza, distorsione a grattugia, qualche testo sbagliato da Damon, voce non sempre all'altezza, roca e sporca. Ma poi c'è quel repertorio inimitabile con tutto il loro meglio a fare esplodere il cuore. Una bella testimonianza, sicuramente particolare.

THE LOONS - Memories Have Faces
Il garage punk ha un linguaggio ben preciso (dai Seeds e Sonics ai Fuzztones) e da lì poco (giustamente e correttamente) si muove. La band californiana di Mike Stax si muove nei consueti territori 60's fuzz psych, con qualche momento "onirico" e una bella cover dei Pretty Things più oscuri con "Cries from the Midnight Circus". Ovviamente lo fa bene e alla perfezione, ci mancherebbe. L'abum è fresco e pieno di quel groove tanto amato. I cultori del genere ne saranno delizaiti.

KING GIZZARD AND THE WIZARD LIZARD - Flight b741
La band australiana firma il ventiquattresimo album in 14 anni (ma siamo solo ad agosto...). Ennesima esplorazione di un "genere", questa volta tra garage, beat, rock blues e affini. Come sempre eseguono il tutto alla perfezione, con un risultato più che godibile e riprodotto al meglio. Se li contestualizziamo al loro progetto globale è un ulteriore tassello che si aggiunge all'enciclopedica discografia. Preso a sé stante è un ennesimo ottimo esercizio di stile, piacevole, ben fatto. Poco più.

KLASSE KRIMINALE - Belin, dei pazzi!
La storica band street punk Oi! di Savona compie un'operazione più unica che rara, ridando vita a una serie di brani "perduti" della storia punk ligure. Da vecchie cassette, addirittura confusi ricordi, ricostruiscono una serie di testimonianze degli anni Ottanta, reinterpretandole con il loro inconfondibile stile. Registrazione potentissima, canzoni di Gangland, Total Crash, Vanexa e altri, inclusa la conclusiva "Keep the faith" degli stessi KK, piene di genuina sincerità e urgenza, perfettamente arrangiate e suonate. Fantastico tutto.

PETE TOWNSHEND - Live in concert 1985-2001
Il Pete Townshend solista ha sempre regalato album più che dignitosi (oltre a un capolavoro come "Empty glass"), riuscendo però raramente ad eguagliare la creatività degli Who.
Interessante l'attività live, ricca di sorprese, concerti acustici, rielaborazioni dei classici degli Who molto creative, cover particolari.
Esce ora un cofanetto di 14 CD e un set digitale contenente sette album live di Pete Townshend disponibili solo tramite il suo sito web.
Tutti gli album sono fuori stampa da due decenni.
I dettagli di ogni disco qui: https://tonyface.blogspot.com/2024/08/pete-townshend-live-in-concert-1985-2001.html

DEEP PURPLE - =1
Avranno anche quasi ottanta anni ma Gillan, Glover, Paice, più le nuove leve, sanno ancora spaccare. Hard rock, hard blues, classic rock fatto come dio comanda. Potenza sonora spaventosa (Bob Ezrin dietro il mixer sa bene come fare), ottime canzoni. Pura classe per chi apprezza la storia del rock.

AA.VV.- Roots Rock Rebels - When Punk Met Reggae 1975-1982, 3CD Box Set
Gustosissima compilation che coglie l'attimo in cui punk e reggae si incontrarono tra il 1975 e il 1982 in Gran Bretagna.
Non ci sono particolari novità (Clash, Burning Spear, Generation X, Culture, Public Image Ltd, Steel Pulse, Specials, Dennis Brown, Ruts, Madness, Black Uhuru, Linton Kwesi Johnson) ma qualche momento meno conosciuto spunta, a impreziosire il tutto (incluse le 28 pagine del booklet).
Qualche forzatura non inficia il valore dell'ascolto dei 54 brani, perfetta colonna sonora per una rovente estate.
Immancabile il contributo di Don Letts:
"Guardando indietro, lo vedo come un punto di svolta, un crocevia culturale in cui generi diversi si sono incontrati, dando vita a qualcosa di completamente nuovo.
Era una celebrazione della diversità e un rifiuto dell’omogeneità.
Il suo impatto si è propagato nel corso degli anni, influenzando le generazioni successive di musicisti e plasmando il panorama della musica alternativa.
La fusione tra punk e reggae divenne un modello per le band che cercavano di liberarsi dai vincoli del genere.
Come DJ al Roxy ho avuto la fortuna di vedere queste idee sbocciare fino a diventare quello che oggi chiamiamo il "punky reggae party" e quarantacinque anni dopo il suo messaggio ha ancora un grande effetto".


AA.VV. - Punk Floyd. A tribute to Pink Floyd
I dischi tributo divertono probabilmente più chi li fa che chi li ascolta. Nello specifico una lunga serie di nomi storici del punk rock riprendono vari brani dei Pink Floyd in un'operazione/ossimoro divertente e, come in ogni simile occasione, con gli ovvi e prevedibili alti e bassi. Tra chi se la cava dignitosamente (vedi gli Uk Subs con "Comfortably numb", aiutati anche dalla bellezza della melodia originale) e chi invece cade nel ridicolo e imbarazzante (l'hardcore degli Angry Samoans alle prese con "Another brick in the wall").
Stupisce la lista dei nomi storici, alle prese con registrazioni recenti ed esclusive per il progetto: Dead Boys, Vibrators, Members, Eater, Skids, molti dei quali con un solo membro originale. Curioso.

POLICE - Synchronicity 40° anniversario
Il quinto album della (breve) carriera colse i Police al massimo della fama e del successo, con un potenziale commerciale enorme (solo in Usa vendette otto milioni di copie). Ma i rapporti tra i componenti erano irrimediabilmente compromessi e il gruppo si sciolse. Esce a oltre 40 anni di distanza il classico cofanetto con sei CD, con 84 brani, di cui buona parte inediti, concerti, remix e altro. L'album non ha perso un grammo di quella freschezza, voglia di sperimentare e di elaborare il loro sound. Un capolavoro degli 80.

BILL WYMAN - Drive my car
A 88 anni ha ancora voglia di incidere un album. Che poi non è così male. Fa il verso a JJ Cale, blueseggia con sufficiente groove ed efficacia. Non è certo un capolavoro (mai le sono state le sue avventure soliste) ma un bel sottofondo bluesy.

BURNING TESLAS – Groovy
La band bolognese (dal nome strepitoso) macina elettricità chitarristica lungo sette brani immediati, urgenti, in cui convergono rabbia punk, un retrogusto power pop e una buona e corroborante dose di glam rock direttamente da metà anni Settanta, un attimo prima che esplodesse il punk rock di cui il glam fu un seme determinante. La band compone bene, non si limita ai cliché dei generi (vedi ad esempio la ballata alla Flamin’ Groovies “The Promise that you made me”). Ottimi davvero.

NEWGLADS - The Ghosts They're Selling Memories
Eccellente ritorno della band bolognese con cinque brani che guardano a un perfetto mix tra Britpop e shoegaze, ammantato da un gusto melodico sopraffino e da una produzione di primo livello che esalta la qualità compositiva della band. Un vero e proprio gioiello dalle grandissime potenzialità commerciali (se rivolto al mercato inglese).

ASCOLTATO ANCHE:
RESOLUTION 88 (funk jazz strumentale abbastanza scontato), MARC ALMOND (un nuovo omaggio a cover a lui care, "I talk to the wind" dei King Crimson, con tanto di Ian Anderson dei Jethro Tull al flauto, è stupenda. Il resto molto carino)

LETTO

Paul Sexton - Charlie's Good Tonight
Una biografia elegante, sobria, raffinata tanto quanto il soggetto, il favoloso CHARLIE WATTS.
Ci sono la sua vita, il suo aplomb e distacco dalle "cose terrene" (vedi i milioni di dollari dei tour mondiali degli Stones con centinaia di migliaia di persone al loro cospetto). Mai rassegnato al suo ruolo di batterista "rock", si è sempre considerato un jazzista.
"Charlie Parker, se sono quello che sono è grazie a quest'uomo".
Cresce artisticamente nel brulicante calderone della Londra "blues" dei primi anni Sessanta.
Quando andavo nei locali non era mai per ballare ma per starmene vicino al batterista e guardarlo suonare.
E inevitabilmente erano Neri Americani e suonavano jazz. Io volevo suonare come loro".
E poi i ROLLING STONES e la loro epopea, la sua riluttanza al successo e al proscenio, la scarsa voglia di imbarcarsi in tour mondiali di anni, a favore di una vita ritirata tra le sue collezioni, cani, cavalli, vestiti di gran classe.
Poche parole ma sempre perfettamente scandite ed efficaci.
"Noi abbiamo rivenduto la musica agli americani che non hanno mai ascoltato gente da cui abbiamo copiato la metà di quello che facciamo. Questo all'inizio. Gli vendiamo indietro le nostre influenze, il nostro modo di farle. Forse è più accettabile il modo in cui lo facciamo noi."
Sempre stupito dal successo ottenuto.
"Non ho cambiato la mia attitudine verso la gente. è la gente che ha cambiato la sua verso di me."
Il libro non indulge nelle sciocchezze da vita da rockstar e legge con molta discrezione il suo periodo più oscuro tra alcol e droghe.
Molto belle le storie della sua enorme generosità (altrettanto quelle sui regali che a ogni compleanno si scambiano gli Stones).
Ancora più stupendo l'aneddoto sulla sua collezione di auto, senza avere la patente..."non posso guidare. Mi piace sedermi sulle mie auto e ascoltare il loro motore".
Quello che risalta è il rispetto e l'amore che ha sempre circondato uno dei più grandi batteristi rock 'n' roll di sempre.
E' quello che, alla fine, conta.

Bobby Gillespie - Tenement Kid
Un perfetto romanzo di formazione se non fosse "solo" l'autobiografia di un musicista che ha marchiato a fuoco la stagione Ottanta/Novanta.
BOBBY GILLESPIE racconta la sua difficile e avventurosa vita con dovizia di particolari (forse troppi e con eccessivi dettagli) in un libro che parte dall'infanzia e arriva a una delle indiscutibili pietre miliari del pop rock degli anni Novanta, "Screamadelica" dei suoi Primal Scream, nel 1991.
L'adolescenza nella povera periferia di Glasgow degli anni Sessanta, tra difficoltà varie e le domeniche sugli spalti a tifare Celtic.
Genitori socialisti working class.
"Nelle case dei cattolici c'era il ritratto del Papa, in quelle dei protestanti quello della Regina, da noi Che Guevara e la foto di Tommie Smith e John Carlos con il pugno chiuso alle Olimpiadi di Messico 1968".
I primi rigurgiti rock con Thin Lizzy e David Bowie e poi il punk che spazza via tutto, l'identificazione nei Sex Pistols, Jam e Clash e il successivo superamento di ciò che in un lampo era diventato "classico".
"A un certo punto quando i Clash o i Jam suonavano da noi non compravo più i biglietti. Erano diventati troppo famosi, troppo normali. Volevo l'eccitazione di una band che suonava in un piccolo club e che incidesse per una piccola label.
Ero dentro alla faccia più occulta e nascosta del rock 'n' roll.
Cercavo nuove energie.
Le Slits, gli Au Pairs, Raincoats, Pop Group, le Modettes".
L'ascesa verso la notorietà è irta di problemi, sconfitte, delusioni.
Dagli Altered Images, ai Wake, fino ad approdare a una nuova band, caotica, estrema, dissonante, in cui la sua batteria più che minimale ci sta alla perfezione: Jesus and the Mary Chain.
Arriva il successo, quello vero, ma quando i litigiosi fratelli Reid gli intimeranno di scegliere, non avrà dubbi nell'abbracciare il suo primo sogno e progetto, i Primal Scream.
Anche in questo sarà dura e complicato ma, tra eccessi di ogni tipo, alti e bassi, arriveranno i primi posti nelle classifiche e "Screamadelica" li consegnerà alla storia.
Un racconto molto reale e divertente che rappresenta al meglio la vita di quei musicisti che hanno venduto, anzi no, regalato, la vita al rock 'n' roll.

Luca Frazzi - I 100 dischi essenziali punk italiani
Dopo la pubblicazione, funestata da inenarrabili polemiche, "c'è questo/non c'è quello", "dovrebbe essere nei primi 10, non al 22° posto", di "100 dischi essenziali new wave e post punk italiani", un anno fa LUCA FRAZZI, nella guida estiva di "Rumore", si dedica ai 100 dischi PUNK, dal 1977 al 1982, ovvero tutto ciò che è arrivato PRIMA dell'hardcore o che comunque ne ha intercettato solo i pionieristici esempi (CCM, Wrecthed, Chelsea Hotel, Indigesti, Fall Out, Peggio Punx, Nabat).
Lo sguardo è rivolto soprattutto a chi ha aperto le "danze", anzi il pogo: Skiantos, Tampax, Hitler SS, Gaznevada, Sorella Maldestra, Gags, Decibel, Kandeggina Gang, Chrisma, il Great Complotto, Dirty Actions.
E anche a tutti quelli "tangenti" al punk, pur se molto lontani nel risultato finale (da Faust'o a Ivan Cattaneo) fino alle parodie (Anna Oxa, Incesti, Aedi, Andrea Mingardi).
Molto spesso si ricorre a compilation postume, cassette, singoli.
I dischi realizzati in tempo reale furono numericamente scarsi.
Come sempre una raccolta importante, per archiviare, con minuziosi dettagli, un'epoca lontana, più volte indagata, non sempre con la giusta precisione.
Ora ci siamo.

IN CANTIERE
Mercoledì 11 settembre: ore 17 Marina di Cecina Livorno) "Meeting Internazionale Antirazzista".
Con Fabio Fantazzini si parla di contaminazioni sonore.

Il programma: https://www.mia-arci.it/

Sabato 14 settembre: Smart Soul Connection a Viareggio, Bagno Paradiso. Mod e Sottoculture, ore 18.
https://www.facebook.com/events/353556890800208

Martedì 17 settembre: Bologna, Bar Maurizio Jazz Bar, ore 18.30. Incontro con Eddie Piller.
https://www.facebook.com/events/431718893214975

COSE VARIE
° Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it (per cui curo ogni settimana un TG video musicale - vedi pagina FB https://www.facebook.com/RadiocoopTV/).
° Ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
° Ogni sabato un video con aggiornamenti musicali sul portale https://www.facebook.com/goodmorninggenova
° Sulle riviste/zines "GIMME DANGER" e "GARAGELAND"
° Periodicamente su "Il Manifesto" e "Vinile".



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