martedì, settembre 11, 2018
Concerti interrotti
UNA VERSIONE DI QUESTO ARTICOLO E' STATA PUBBLICATA dal QUOTIDIANO LIBERTA' domenica scorso nella rubrica "La Musica Ribelle" all'inerno dell'inserto "Portfolio"
Pochi giorni fa, a Berlino, gli U2 sono stati costretti a sospendere il loro concerto dopo quattro brani a causa di un improvviso calo di voce di Bono Vox. Non sono bastati 40 minuti di sosta e le cure necessarie, la data è stata rimandata.
La vita on the road, dorata per pochi, dura e spesso spietata per il resto dei musicisti, è spesso un'incognita. I grandi gruppi sono da tempo vere e proprie macchine da guerra rodate, dove nulla è lasciato al caso ma l'imprevisto è spesso dietro l'angolo.
La lista di concerti inaspettatamente sospesi è lunga, ricca di aneddoti e ha assunto talvolta contorni di importanza storica in ambito musicale e non solo.
Evitando di soffermarci sui tragici fatti accaduti a Parigi al “Bataclan”, durante il concerto degli Eagles of Death Metal della strage a Manchester a quello di Ariana Grande o dei 100 morti al concerto dei Great White del 2003(a seguito di un incendio causato dai fuochi artificiali esplosi sul palco), , il più famoso è sicuramente quello del 30 gennaio 1969, quando i Beatles, ormai dilaniati da insuperabili diatribe interne, decisero di accomiatarsi (più o meno inconsapevolmente) con un concerto sul tetto della loro Apple.
I quattro avevano da tempo deciso di non esibirsi più dal vivo, per concentrarsi sempre di più sulle registrazioni in studio (ormai talmente complesse da essere irriproducibili su un palco, tanto meno in quattro) ma nel tentativo di salvare il gruppo, ormai allo sfascio, pensarono di riproporsi in chiave di nuovo semplice e immediata, pianificando un disco suonato in diretta come agli inizi (alcuni di quei brani finirono su “Let it be”) e addirittura un tour in piccoli locali di provincia. Si sciolsero prima ma lasciarono quei 40 minuti di concerto sul tetto, cogliendo di sorpresa tutti. Non la polizia che, chiamata, dai vicini, disturbati da”tutto quel rumore”, pose fine all'estemporaneo evento.
Jim Morrison fu invece addirittura arrestato nel 1968 sul palco e trascinato via, per presunti comportamenti osceni a New Haven.
Sempre nello stesso periodo vari loro concerti furono interrotti a causa dell'agitazione del pubblico, incitato dallo stesso Jim a scatenarsi, che talvolta invase il palco, scontrandosi con le forze dell'ordine.
Stessa sorte accadde ai Sex Pistols che il 10 giugno del 1977, giorno del Giubileo, noleggiarono una barca, percorsero il Tamigi fino davanti a Westminster e attaccarono con “God save the queen”, fermati subito dopo dalla polizia che arrestò una decina di persone presenti a bordo.
Altre volte i concerti si sono fermati invece a causa delle bizze delle rockstar in quel momento sul palco.
Gli Small Faces si sciolsero la sera dell'ultimo dell'anno del 1968, quando il cantante e chitarrista Steve Marriott lasciò il palco dicendo semplicemente “Me ne vado”. Nel 1991 il cantante dei Guns n Roses, Axl Rose, saltò in mezzo al pubblico per bloccare uno spettatore che stava riprendendo il concerto con una videocamera. Risalì sul palco e se ne andò.
I fratelli Gallagher si sono sempre distinti per un carattere decisamente rissoso. Che li portò a venire alle mani nel 2009, poco prima di esibirsi a Parigi.
Liam se ne andò e Noel cantò tutti i brani del repertorio ma il concerto del giorno successivo a Milano fu annullato e il gruppo finì lì.
Altro personaggio da prendere con le molle è l'ex voce degli Smiths, Morrissey, che ha una lunghissima lista di tour annullati senza dare troppe spiegazioni. Le diede invece al Festival di Coachella nel 2009 quando se ne andò perchè aveva sentito odore di una grigliata.
Estremista vegano, Morrissey disse “Sento odore di carne cotta sul fuoco... spero che si tratti di carne umana!”
L'11 giugno del 2007 all'Arena di Verona, all'inizio del concerto degli Who (che tornavano per la prima volta in Italia dopo quarant'anni) scoppiò un terribile temporale, la temperatura precipitò e la voce del cantante Roger Daltrey scomparve dopo cinque brani. Il chitarrista Pete Townshend provò eroicamente a portare avanti il concerto per qualche minuto ma alla fine il concerto fu sospeso.
Gl istessi Who furono protagonisti inconsapevoli del "disastro di Cincicnnati" del 3 dicembre 1979 quando 11 persone morirono calpestate all'ingresso del loro concerto. La band suonò e solo dopo la fine fu comunicato loro della tragedia. La data successiva a Providence fu cancellata.
Marylin Manson è recentemente svenuto sul palco a causa di un'intossicazione alimentare mentre il 18 giugno del 2011 Amy Winehouse canta a Belgrado in uno stato deprecabile, palesemente ubriaca, incapace di reggersi in piedi, suscitando sconcerto e proteste. Il tour europeo viene immediatamente annullato, Amy morirà poco più di un mese dopo.
L'Italia negli anni 70 se ne intendeva di concerti interrotti. Lou Reed, Led Zeppelin, Santana (e molto spesso anche artisti nostrani) furono costretti a lasciare il palco precipitosamente (o nemmeno a salirci) a causa delle proteste violente di parte del pubblico, iper politicizzato, che addirittura assaltò i luoghi delle esibizioni con bombe molotov.
Eugenio Finardi ricorda spesso che in un concerto a Padova qualcuno sparò addirittura dei colpi di pistola (il batterista Mauro Spina si nascose dietro ai piatti del suo strumento).
Rimane famoso, all'epoca, l'episodio del “processo” a De Gregori.
Venerdì 2 aprile 1976, al Palalido di Milano, Francesco De Gregori suona di fronte a seimila spettatori, forte del successo, l’anno precedente, di “Rimmel” che lo aveva portato ad oltre 500.000 copie vendute, restando in classifica per 40 settimane consecutive.
Biglietto a 1.500 lire e volantinaggio all’ingresso«contro i padroni della musica» firmati da Stampa Alternativa.
De Gregori viene interrotto verso la fine da un gruppo di Autonomi per leggere un comunicato contro l’arresto di un compagno, poi il concerto riprende e si conclude senza incidenti anche se in un clima di notevole tensione. Il “processo” parte quando un gruppo di Autonomi “preleva” De Gregori dai camerini, lo riporta sul palco e lo sottopone a domande come“Quanto hai preso stasera? Se sei un compagno, non a parole ma a fatti, lascia qui l'incasso e “inviti” del tipo: La rivoluzione non si fa con la musica.Va a fare l'operaio e suona la sera a casa tua.
La pratica del concerto interrotto è invece stata spesso di prammatica in ambito punk, metal o rap a causa di intemperanze tra il pubblico, risse, palchi invasi o scontri accesi tra artisti e fan. Arrivando addirittura alla tragica morte di Dimebag Darrell, chitarrista dei Pantera, che fu ucciso nel 2004 a colpi di pistola sul palco da un folle.
Più divertente e curiosa la serie successiva.
Il bizzoso Jack White nel 2014 si rifiutò di proseguire un live a Detroit a causa di un pubblico che lui giudicò “troppo poco partecipe”.
In Missouri, nel 2010, durante un concerto all'aperto i Kings of Leon decisero di lasciare il palco a causa di un gruppo di piccioni che si era posizionato proprio sopra le loro teste e che, forse non troppo soddisfatti dalla qualità dell'esibizione, continuavano a lasciar cadere i loro bisogni sopra la band.
“Scusateci ma abbiamo proprio dovuto tagliare la corda” commentò la band sui social.
Elton John a Las Vegas nel 2012 si mostrò particolarmente nervoso per tutto il concerto ma portò a termine la sua esibizione non prima di avere urlato al microfono ”Qualcuno del mio staff sta per essere licenziato!”.
Britney Spears se ne andò per mezzora dal Palasport di Vancouver lamentando il troppo fumo presente nel luogo. Una volta tornata invitò il suo pubblico a smetterla di fumare marjuana.
Lo stesso fece Roger Daltrey durante un concerto degli Who. Minacciò di andarsene immediatamente se alcuni ragazzi del pubblico non avessero smesso di farsi le canne, essendo lui allergico (e notoriamente da sempre lontano dall'uso di droghe). Nel giugno scorso il pluri premiato cantautore Ed Sheeran è stato costretto per ben due volte a tornare nei camerini a causa di un impellente bisogno fisiologico.
Il bassista dei Ramones, Dee Dee, fu invece raggiunto alla testa da una scarpa con il tacco a spillo, procurandogli una ferita piuttosto profonda. Si tolse la cinghia (borchiata) dei pantaloni, scese tra il pubblico e comincio a menare fendenti a chiunque gli capitasse a tiro.
Una delle figure più imbarazzanti e decisamente di basso livello vide protagonista pochi anni fa Kanye West quando interruppe il concerto prendendosela con uno spettatore colpevole di non ballare e di non alzarsi dalla sedia.
Purtroppo era impossibilitato a farlo in quanto disabile.
Courtney Love ex moglie di Kurt Cobain dei Nirvana, non la prese bene quando un fan le sventolò sotto il naso la foto dell'ex marito: “Non sono Kurt. Devo convivere con le sue cazzate, il suo fantasma, sua figlia ogni giorno. Mostrare una sua foto è stupido e insensibile e ti ammazzo di botte se lo fai un'altra volta”. E se ne tornò a casa.
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Bell'articolo! Forse però non avrei inserito il concerto degli Who all'Arena tra quelli veramente "interrotti". E' vero che dopo 5 brani si sono fermati causa diluvio universale, ma passato l'acquazzone (e con Daltrey senza voce) l'eroico Townshend ha portato avanti quasi da solo tutto il resto del concerto (altri 40 minuti buoni, se ricordo bene) suonando e cantando un bel po' di pezzi:
RispondiEliminaLet’s See Action
Eminence Front
Relay
Magic Bus
Baba O’Riley
The Real Me
Pinball Wizard
The Kids Are Alright
My Generation / Cry If You Want
Won’t Get Fooled Again
insomma, alla fine io e molti altri ne siamo usciti fradici e (quasi) soddisfatti!
Si è un "mezzo" interrotto. Quanta acqua !
RispondiEliminaMonsonico! ma "grazie" al diluvio e fuggi fuggi ho raggiunto le poltronissime ahaha!
EliminaC
Una sorta di interruzione (poi rivelatasi combinata)fu quella degli U2 in America nell'87..rock&roll stops the traffic?
RispondiEliminaC
Anche quello del 2009 degli Oasis è inesatto; fu Noel ad abbandonare (e durante la nottata arrivò il suo comunicato con cui annunciava che lasciava definitivamente il gruppo) e il concerto fu annullato. Nelle due date successive, compresa quella milanese, furono sostituiti dai Deep Purple in quanto si trattava di 2 festival.
RispondiEliminaCi furono comunque altri episodi passati in cui si esibirono senza l'uno o l'altro fratello per via di qualche scazzottata...
Uella! (che è un saluto ed una esclamazione classica milanese, ma anche gli urli ai concerti del Paolino in UK, da quando non è piu parte di una band...uella uella uella) Buon giorno ci sono ancora. Ma da quando la santissima binità si è scissa tra Antonio Bacchiocchi e Tony Face sono rimasto più in contatto spirituale col primo, anche se ho l'immaginetta "non bere... troppo" del secondo in macchina. Comunque sono qui per ricordare il concerto di Wilson Pickett del 1983 al Ciak, ma credo che ne parlai/parlammo già in passato. Un saluto a tutti! F
RispondiEliminaps. tony GIURO che non ho fatto apposta a sbagliare il cognome, me ne sono accorto adesso e non posso correggere il post ... hahaha... #comevolevasidimostrarequando parlavamodeltuocognomecheècomeperilpoverostevecradockchetuttianchegliamiciglimettonosempreunadinpiù
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