mercoledì, luglio 20, 2016

MOSE ALLISON Transfiguration of Hiram Brown



MOSE ALLISON è stato uno dei principali ispiratori della scena brit/beat dei 60's (basti ricordare che ha firmato brani come "Young man blues" rifatta dagli Who, "Fool killer" (Brian Auger), "Parchman farm" (Alexis Korner, Blue Cheer, Georgie Fame), "Im not talkin" (Yardbirds), "I love the life I live" (Georgie Fame).
Anche i Clash ripresero la sua "Look here", Van Morrison ha dedicato un intero album a sue canzoni.
Il suo era un jazz blues raffinato, molto swingato e cool ma con un'anima ruvida di fondo che contrasta con la voce vellutata e suadente, rendendo l'impasto unico.

Nel 1960 pubblica il suo settimo album "Transfiguration of Hiram Brown", prevalentemente strumentale ma molto curioso essendo una sorta di CONCEPT, particolarità davvero inusuale se non unica per i tempi.
Lo stesso Mose lo spiega nelle note dell'album:

Transfiguration of Hiram Brown è una fantasia serio-comica basato su un tema che si ripete. Hiram Brown è un ingenuo provinciale che sogna una vita di opulenza in città.
Ci va ma è sopraffatto dalla realtà e disilluso, desidera la sua giovinezza ma si rende conto che anche questa è un'illusione, si dispera, passa attraverso una crisi e si "trasfigura" ...."
Parte del materiale qui contenuto è stato scritto molti anni fa altri brani scritti appositamente per questo album.
La Suite è una fusione di elementi diversi. Le prime tre parti sono il paese; la sezione centrale della città; l'ultima parte, l'epilogo


L'esecuzione è, come sempre, pazzesca, Mose era un pianista spettacolare, il contrabbasso di Addison Farmer è, con la batteria di Jerry Segal, il perfetto accompagnamento.
L'album si apre e chiude con il tema di "Barefoot/Dirt Road" e prosegue tra stupende jazz e blues ballads e imperiosi swing in cui i temi spesso si rincorrono e ripetono, tra accenni e auto citazioni.
Un album particolarissimo e anomalo con l'unicità del concept di fondo.

3 commenti:

  1. Ahhhh.... che perdita! Fino a qualche anno fa faceva le serate jazz a Londra sia al Ronnie Scotts che da Pizza Express.... Parchman Farm rimane un classico... Paul67

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