lunedì, aprile 28, 2014
Le rockstar di sinistra e la ricchezza
Da una recente discussione all'interno di un altro post nasce la considerazione sulla COERENZA "morale" delle cosiddette rockstar che professano idee di "sinistra" o "rivoluzionarie" mentre intascano vagonate di soldi da dischi e concerti.
Un JOHN LENNON, tra i più ricchi musicisti del mondo, che negli anni 70 che canta "Power to the people" e si batte per i più disparati diritti degli oppressi, i CLASH ultra radicali (chic?) di "Sandinista", che pure vendono a prezzo "politico" ma che sono ormai gruppo da stadio e da Top Ten, il PAUL WELLER con alle spalle milioni di dischi venduti (di cui è l'unico autore) che, affiancato da membri di altrettanti best selling come Spandau Ballet, Sade o Communards, tra i tanti, si batte, negli 80's, con il RED WEDGE, a sostegno del Partito Laburista, gli incendiari ed estremisti RAGE AGAINST THE MACHINE che hanno raggiunto i 16 milioni di copie vendute.
DUNQUE ?
I musicisti ricchi non devono fare politica di "sinistra" in quanto incoerenti ?
Esiste quindi una soglia di vendite/ricchezza che deve indurre a smettere di battersi per certe cause ?
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Certo che parlare di rivoluzione dei proletari con le tasche piene è comodo
RispondiEliminaSinceramente a me sta storia mi pare un falso problema. Mi spiego: se una persona come Lennon, uno che non ha di certo campato nella bambagia fino al successo con i Beatles, scrive delle belle canzoni, usa la sua cassa di risonanza per portare alla luce istanze ai più sconosciute, cambia anche solo una delle mille teste che lo ascoltano e la trasforma in una testa più "ricettiva" cosa cazzo può fregarmi se invece della doccia ha la Jacuzzi. Se io domani scrivo un libro e vendo quanto Dan Brown (cito uno scrittore best seller a caso) le idee che mi sono fatto nella mia vita, le convinzioni che ho maturato nel crescere sono forse meno valide? L'artista di sinistra (già come catalogazione sta cosa mi fa ridere) deve campare con le pezze al culo perchè altrimenti è incoerente oppure invece di scrivere un pezzo come Washington Bullets deve scrive Cuore Sole e Amore? Immagino che chi scrive una canzone (dico immagino perchè non ho mai avuto il rpivilegio e la capicità per farlo) ci metta dentro quel che sente e quel che è la sua visione del mondo, immagino che Strummer a 20 anni componesse canzoni che raccontavano quel che all'epoca era il suo modo di vivere e vedere le cose e ciò dovrebbe rendere Career Opportunities meno efficace solo perchè 5 anni dopo averla composta Strummer era una star mondiale? Boh secondo me il problema non esiste.
RispondiEliminaCharlie
Quoto!
Eliminaconcordo anche io!
Eliminaalberto
dipende sempre....Lennon, seppur poi miliardario conosceva la working class,...Springsteen (seppur ora 'benestante') ha dipinto e conosce in maniera mirabile certa America rurale e autentica o del New Jersey,.idem i Jam o i Clash (anche se poi benestanti) hanno scritto e fotografato appieno la loro realtà,...come faceva il pluri-acclamato Steinbeck..io semplicemente non li metterei allo stesso livello di un Giò-Vanotti,...mia umilissima opinione
RispondiEliminaStavamo parlando di artisti, che c'entra Gio-Vanotti?
RispondiElimina:-)
Charlie
E' comunque un "problema" molto "italiano" ovvero siamo solo noi che ci facciamo di queste seghe. Altrove la faccenda è molto meno sentita e se ne sbattono ampiamente.
RispondiEliminase penso che negli anni settanta venivano contestati fior di artisti perché ritenuti "borghesi", mi vengono le bolle... per poi ritrovarsi di colpo nella palude degli anni ottanta che si estente anche ai giorni di oggi.
RispondiEliminapenso che il primo commento sugli 'artisti' l'abbia fatto io:),.. quando l'ho scritto comparivano 0 comments,...appunto volevo sottolineare la 'leggerissima' differenza tra uno Springsteen e un 'artista' italiota foraggiato partiticamente qualsiasi:),..non so se mi spiego:)
RispondiEliminaA me uno ricco sfondato che canta la rivoluzione mi sembra viva una grossa contraddizione.
RispondiEliminamagari ne apprezzo lo stesso i dischi, ma non riesco a non vedere come l'impegno politico non sia altro che un modo diverso di crearsi un mercato...
springsteen non è benestante, è miliardario. poi se ha scritto e fotografato la sua realtà, beh ma l'ha fatto anche jovanotti, e direi altrettanto bene.
Dunque, se Springsteen (nato da famiglia povera, in seguito disgregata e più volte alla ricerca di sistemazione abitativa non temporanea) all'inizio racconta la working class da cui viene e che conosce per esperienza diretta è credibile, vende un macello di dischi fa i soldi ed allora voilà perde il diritto a cantare il mondo degli ultimi, magari perde pure il diritto di fare politica nel suo paese perchè in quanto milionario non è più credibile. Quindi che so fino a Born to Run tutto ok perchè ancora non aveva fatto il malloppo, dopo Born to Run basta perchè un milionario non può scrivere un pezzo come Badlands ma in virtù delle tasche piene per non passare da moralista deve comporre Il Valzer del Moscerino. Uhm non sono molto convinto, poi alla fine è solo una mia opinione. Pace
RispondiEliminaCharlie
Infatti: esiste dunque una linea oltre alla quale non si può più cantare della working class ? Un milione di dollari ? 100.000 euro ?
RispondiEliminaesatto. ma mica ho detto che non può: può, eccome.
RispondiEliminaio però non gli credo più.
e anche questa, alla fine, è solo una mia opinione. Amen
esiste una linea di confine oltre la quale non credo più a uno che canta della working class?
RispondiEliminasì, certo. non è quantificabile in euro o dollari, ma è molto semplice: se non fai più parte della working class, stai solo usando una strategia di marketing. legittima, per carità. e magari anche utile.
per quanto mi riguarda, posso continuare ad apprezzare la musica, ma basta lì.
Mah non so, Il Weller che viveva in una casa senza bagno a Woking perché, ora che il bagno magari ce l'ha d'oro, non può più interpretare quel mondo a cui è appartenuto anche se ora non ha più nulla a che farci
RispondiEliminaconcordo pienamente con Charlie,....Springsteen (anche se miliardario dopo il 1975-76) ha scritto grandissime cose,...idem il Dylan del 1973 quando descriveva certe atmosfere da saloon e faceva grande letteratura anche se 'star' affermata da anni,....o vedi i Clash, London Calling aveva venduto parecchio in UK ma fecero comunque,di seguito, un disco importantissimo nella storia del rock come Sandinista,...o vedi Johnny Cash etc.,...
RispondiEliminayes
RispondiEliminaC
Qualunque sia il tema trattato, politico o meno, l'artista, in quanto tale, è credibile se e solo se conserva una coerenza tra la sua evoluzione sociale e la sua evuluzione artistica, appunto. Ciò prescinde da età e portafoglio. Inoltre, non bisogna trascurare degli aspetti fondamentali per l'artista con la A maiuscola: la propria sensibilità, il proprio senso dell'arte e della rappresentazione, il proprio senso di appartenenza e lo spirito critico.
RispondiEliminaD'accordissimo sul fatto che sia SOPRATTUTTO un problema italiano...e secondo me le ragioni risiedono nella storia stessa del nostro paese,dove la cultura (nel bene e nel male) dal dopoguerra in avanti è sempre stata monopolizzata da 2 grandi "parrocchie" : quella cattolica e quella comunista (in molti casi persino integralista,se vogliamo).
RispondiEliminaQuesto,secondo me,ha prodotto in special modo una differenza di LINGUAGGIO : tanto che se anche qualcuno volesse OGGI (e non negli anni 70,dove in fondo era più semplice aggregarsi intorno a certi obiettivi) rimettere in pista un movimento di massa,costruito su alcuni principi comuni a molti altri gruppi o artisti singoli non saprebbe neppure da dove cominciare...per il semplice fatto che di aderire ad un movimento collocato politicamente,non frega più niente a nessuno...a meno che uno non si diverta a fare la solita kermesse nostalgica con i reduci di tutte le battaglie perse e con almeno 50 / 55 anni di media per spettatore (NON pagante,ovviamente,perchè per una causa si combatte gratis).
Io personalmente non mi pongo più il problema da molti anni e cerco di fare qualcosa che stimoli qualunque genere di opinione,critica,dibattito (chiamiamolo come ci pare) ma che stia lontano dagli schieramenti attuali,per altri 2 motivi :
1) Non mi riconosco in NESSUNO di questi
2) Trovo più comunicativo esprimermi sotto altre forme,magari più poetiche o surreali...che farmi i consueti pipponi a cui già accennava Tony.
Tutto ciò non eslude affatto che chiunque altro musicista possa adottare altri stili di vita o scegliere altre strade,per fortuna non siamo tutti uguali ! W sempre le differenze !
URSUS
ma io son contento se voi non rilevate nessuna contraddizione in chi canta la rivoluzione dai sedili di una rolls-royce.
RispondiEliminaanche perchè stiamo parlando di rock, chi li ha mai ascoltati davvero i testi "politici" in inglese?
Il tema del rapporto tra ricchezza e rockstar schierate a sinistra é stato sempre condito di retorica abbastanza stupida. Se da una parte il fan di sinistra spesso considera la sua rockstar ormai imborghesita e dunque persa per la causa, dall'altra il fan non di sinistra pensa che chi si é arricchito dovrebbe vivere più in modo si sinistra (cioé da poveraccio). Il problema non sta nella ricchezza, ma nella capacità di proporsi con coerenza, utilizzando anche una posizione sociale diversa. Mi piace pensare che nel momento in cui una rockstar é schierata a sinistra ha almeno il dovere delle idee quale espressione della sua "arte".
RispondiEliminaesatto, Ursus e l'Anonimo 23.49 hanno detto cose giuste,...anche gli Who quando realizzarono Quadrophenia eran già star affermate, ma fecero cmq un grande ritratto di un ragazzo della working class,....allo stesso modo, visto che qui spesso si discetta di football,..anche lo Zico o il Maradona o Platini o Van Basten (per quanto approdato al Milan:lol ) ) erano già 'star' miliardarie quando arrivarono in serie A ma realizzarono e 'espressero' un football molto poetico e 'sublime',...che bisognava 'farli 'ritirare dalle scene calcistiche' perchè ricchi??? :)
RispondiEliminaparagone patafisico.
RispondiEliminamichele forever
ahahahahahahahaha!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminala patafisica o la scienza delle soluzioni impossibili
michele foreve
che fa (qausi) rima
la patata di Rocco Siffredi
RispondiEliminama questo qui non ha altro da fare che rompere REALly il cazzo online??:),...
RispondiEliminaEvidentemente no...e scommetto che è sempre lo stesso che accusava me di essere "lamentoso" :-)))))
EliminaAHAHAHHHH ! URSUS
incredibbile:),...come diceva quel Mitico attore purtroppo scomparso l'altro giorno,..quello che era stato 'scoperto' da Verdone mentre l'aveva sentito parlare in un bar di Trastevere:)
RispondiEliminaMa chi il compianto Bernabucci? Quello che faceva la parte dello stronzo su Compagni di Scuola?
RispondiEliminaOps sono andato OT
Charlie
Ma quello che faceva la parte dello stronzo non era Michele?
RispondiEliminaSembravi tu invece
RispondiEliminaspecchio riflesso 2
RispondiEliminaah ,esatto, Charlie, Bernabucci,...non ricordavo il nome, volevo comunque renderlgli omaggio..ma il personaggio interpretato da Ghini era anche peggio,..non sono un grande fan del cinema Italiano fine anni 80-2000's (a parte poche eccezioni : Moretti etc.),preferisco Risi, Pietrangeli, Antonioni,Visconti etc..ma ottimo Verdone in quel film
RispondiElimina