Un quarto del 2012 e un po’ di nomi che ritroveremo nella top a fine anno.
Jack White, Paul Weller, Motorpsycho, Quantic+Alice Russell, Leonard Cohen, Dojo Cuts, Micatone e Mark Lanegan, Quantic e Alice Russel .
Tra gli italiani Mr.T-Bone & Young Lions, Infernal Quinlan, Giardini di Mirò, Mike Painter/Viola Road, Redska, Lo.Mo.
ASCOLTATO
JACK WHITE - Bunderbluss
Un nuovo gioiello targato Jack White.
Esordio solista in cui convergono tutte le passioni del Nostro dal blues, al country, al soul, rock n roll, riff alla Kinks, Who, Led Zeppelin, soffi prog, echi primi 70’s e tardo 60’s,ottime songs, grande album.
QUANTIC + ALICE RUSSELL - Look around the corner
Un delizioso album in cui si mischiano soul, latin jazz, Sergio Mendes, Jullie Driscoll. Cool e raffinato.
T-BONE & the YOUNG LIONS - Nothing to lose
Ottimo album di original ska con sorprendenti e riusciti insert soul, blues e pure rock n roll.
Suona grezzo, sincero e convincente, grande groove, eccellenti songs.
Destinato ai top del 2012.
HAMMOND EXPRESS - Another Steppin Soul
Uno dei progetti dell’Hammondista Francesco Gazzara tributa omaggio ad una serie di grandi del soul con eccellenti reinterpretazioni Hammond jazz da “Move on up” a “Be young be foolish be happy” e “Inner City Blues”.
Ci sono anche gemme minori (“Never for me” dei Millionaires ad esempio) ed alcuni ottimi brani di propria composizione. Cool Stuff !
The World of the Small Faces and Beyond
Compilation allegata a Mojo con un po’ di cose carine da Ray Charles a Big Joe Turner, Jimmy Reed e Bobby Bland e un paio di piccole rarità come il 45 dei Moments (prima band di Steve Marriott) e un brano della Ian Mclagan Bump Band.
Niente di eccezionale ma un ascolto piacevole.
THE HORRIBLE PORNO STUNTMEN - s/t
Funambolico, tiratissimo, divertente album del trio punkabilly che si destreggia tra ritmi indiavolati, riuscite cover di “London’s burning” e “Psychokiller”, pause jazzy. Energia allo stasto puro. Marchio Go Down Records, una garanzia.
ALABAMA SHAKES - Boys and girls
Americani, mischiano rock, soul e blues, ospitano Jack White in due brani (e si tingono in effetti di White Stripes qua e là) ma toccano anche corde gospel e rythm and blues. Un buon disco ibrido.
ALICE TAMBOURINE LOVER - Naked songs
Duo veronese, chitarra e voce (lei è quella degli stonerbluesers degli Alix) e tanto blues minimale, grezzo ma elegante. Un buon esordio.
ASCOLTATO ANCHE:
DANDY WARHOLS (Hanno azzeccato un paio di ottimi brani in passato. Il nuovo album gira tra glam, pop punk, riferimenti 60‘s senza mai convincere)HANNAH COHEN (ma perchè tutte quelle che fanno le fotomodelle finiscono per fare dischi con brani semiacustici arpeggiati e vocine ansimanti e tristanzuoli ? Kill em all!) GRAHAM COXON (cacofonico, dissonante, qualche sprazzo pop punk, ma che noia), DE LA SOUL (concept album di soul rap, per nulla male), SLEEPY SUN (rock psichedelico. Ben fatto), MODENA CITY RAMBLERS (doppio ambizioso CD con ospiti sull’ennesima vicenda partigiana. Importante come sempre ma ormai insopportabili...), JUNGLE BY NIGHT (olandesi alle prese con afrobeat e funk. Buono), SOUNDTRACK OF A SUMMER (da Parma tra rock e sterzate punk pop),
BATTLES (album di remix, pesantissimo e insopportabile) EBO TAYLOR (leggenda musicale Ghanese torna a 76 anni con un ottimo album di afro beat, funk e african sound). BAD SEEDS (dalla Nuova Zelanda un avvolgente album di reggae pop soul), BRENDAN BENSON (già partner di Jack White nei Raconteurs. Rock con influenze roots, qualche spunto ma si fa dimenticare velocemente), LOUDON WAINWRIGHT III (discreto folk blues rock molto traditional), I MOSTRI (rock dalle tinte punk in italiano non sempre convincente), CLAUDIA IS ON THE SOFA (album molto carina per questa cantautrice bresciana, tra Cat Power, country, Natalie Marchant)
LETTO
“Sviluppi incontrollati – 25 anni di Bloom” di Aldo Castelli e Massimo Pirrotta
Corposo volume edito dalla Volo Libero sui 25 anni del “Bloom” di mezzago (MI) un odei migliori (il migliore?) rock clubs italiani.
Il tutto attraverso testimonianze di decine di protagonisti di questi anni (il sottoscritto e Lilith inclusi).
BENEDETTA TOBAGI - Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre.
Greve e pesante ma intenso e profondo omaggio al padre giornalista caduto negli anni della lotta armata. Benedetta ripercorre con doloroso puntiglio la vita di Tobagi aggiungendo inquietanti conclusioni sul perchè della sua morte. Ottimo.
STEFANO PRONTI - Guida storica e artistica di Piacenza
Ogni tanto è importante andare alle radici del posto in cui si vive.
VISTO
Febbre a 90 di David Evans
Divertente e gradevole trasposizione cinematografica dell’omonimo libro di Nick Hornby con le vicende dello scudetto dell’89 dell’Arsenal in primo piano
Le rose del deserto di Mario Monicelli
Discreto lavoro dell’immenso Monicelli. Divertente e agro dolce, come sempre.
Hachiko
Mieloso fin che si vuole ma grande film nonostante il gatto di marmo Richard Gere.
COSE & SUONI
Con Lilith and the Sinnersaints dopo 5 date l’”A Kind of blues” tour prosegue con
4 nuovi appuntamenti in maggio
sabato 05.05.2012 Ligera @ Milano
venerdì 11.05.2012 Diavolo Rosso @ Asti
venerdì 25.05.2012 Bar Dante @ Acqui Terme (AL)
sabato 26.05.2012 Sur le Sofa@Varese
www.tonyface.it
www.lilithandthesinnersaints.com
News sui Beatles su www.pepperland.it by me
CALCIO
Campionato ormai deciso (consuete squalifiche e penalità escluse...che cambieranno un po’ la classifica) e sostanzialmente deludente.
Coppe appena decenti ma senza grandi sussulti (a parte le belle semifinali di Champions).
In attesa degli Europei.
IN CANTIERE
In giugno (forse...chissà ?) “This is modern world” su Paul Weller, con Luca Frazzi, per Arcana.
Prosegue il libro sugli Statuto.
Il nuovo album che segna il ritorno degli Assist in autunno.
lunedì, aprile 30, 2012
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Alabama Shakes! Coincidenza: li ho visti su David Letterman un paio di settmane fa. Bravi. Un po' primi Kings of Leon...
RispondiEliminaTony, che mi dici di Esperanza Spalding?
W
Esperanza pazzesca ! Suona da paura, talento immenso, ottimo sound...
RispondiEliminaEd è pure una...fanciulla incantevole. A parte gli scherzi, non la conoscevo me l'ha fatta sentire un amico. Mamma mia, che talento! Prima donna casula?...
RispondiEliminaW
A me è piaciuto "Wreck" degli Unsane: è cambiato poco, suonano come vent'anni fa la loro perfetta miscela di noise-rock-blues, sbucano però un' armonica a spostare l' accento e una ballatona in crescendo un po' stile grunge. Cattivi e lucidi come sempre, compatti, maggiore attenzione alla forma-canzone rispetto al passato ma tritano il tutto sotto i cingoli proprio come un tempo.
RispondiEliminaLoro erano fra le mie band preferite dei 90's, quindi si fa sentire l' effetto nostalgia, ma se ami quei suoni, bè, loro sono ancora lì e lo fanno in modo (in)credibile.
Nel finale anche una bella cover di "Ah ah ah" dei Flipper.
Per il resto qualche libro trascurabile e la conferma che Gianni Rodari è stato, secondo me, un grandissimo della più recente letteratura italiana.
Molti film, molto Chabrol (immenso).
Mi hanno consigliato "Extremely Loud & Incredibly Close" il film con Tom Hanks e Sandra Bullock, tratto da un racconto di Jonathan Safrar Foer.
AndBot
Io non riesco mai a vedere un film quando esce.
RispondiEliminaVoelvo andare a vedere "Diaz" ma l'ho perso.
Tra l'altro, ne scriverò presto, il cinema italiano ha ritrovato ultimamente il gusto per l'impegno sociale e sta facendo cose egregie (a quanto pare).
E' cosa buona e giusta.
Invece ho riascoltato i Black Lips.
RispondiEliminaIl loro "El camino" è pompatissimo e tutti ne parlano bene....a me continua anon piacere e a trovare delle scopiazzature pazzesche di led Zeppelin e hendrix...boh ?
Ottima bassista, la Spalding!
RispondiEliminaBella voce, ovvio, ma non mi dice molto. Le canzoni non mi fanno impazzire: eleganti e di classe ma le trovo un po' impersonali, non so.
Dura criticare una che suona così bene, gli arrangiamenti godibilissimi...ma per me è un piacevole sottofondo e poco altro.
AndBot
Al cinema ho visto "Romanzo di una strage", ma solo perchè avevo i biglietti gratis.
RispondiEliminaNon male, però. Racconta (bene) quello che (non) sappiamo. Pone interrogativi, fa riflettere.
E ho visto anche "L' uomo in più" di Sorrentino. Ecco, secondo me lui era bravissimo in questi film un po' di nicchia, low-cost ma con belle idee. Il suo ultimo con Sean Penn mi ha fatto cagare, sembrava un film bruttissimo dei Coen.
A molti è piaciuto, de gustibus come sempre.
AndBot
Beh, si hai ragione And, sicuramente la Spalding colpisce più per la bravura che non per la scrittura dei brani in effetti un po' diciamo scolastici...però colpisce! Altrochè!...
RispondiEliminaAh, la scuola elementare che ho frequentato è intitolata a Gianni Rodari e il nostro maestro ci leggeva spesso suoi racconti (e con la chtitarrina classica ci cantava Guccini e canti popolari e partigiani): allora si che ero spensierato e andavo a scuola volenteri...ahahah!
W
Black Keys?
RispondiEliminaBoh...a me non sono mai piaciuti, non capisco cosa ci trovano. I White Stripes se li mangiavano.
Ma hanno mai azzeccato un riff come dio comanda? Perchè se fai 'sta roba, ogni tanto dovresti beccarne uno, non solo andare a pescare a cazzo nei 70's...
Oggi sono polemico! ah ah ah...
AndBot
Romanzo di Una Strage non da risposte (come è giusto che sia, in fin dei conti è un film e non una verità processuale....per quella campa cavallo)ma fa riflettere e credo che ciò sia utile specie per le nuove leve che della vicenda di Piazza Fontana ha sentito parlare di striscio. Sulla teoria del doppio ordigno ho forti dubbi comunque un film che fa riflettere ha ottenuto già il suo scopo. Diaz lo by-passerò: ero a Genova e a distanza di oltre 10 anni ancora non riesco a vedere con la dovuta serenità immagini connesse ai quei giorni assurdi.
RispondiEliminaMi avete incuriosito con questa Esperanza Spaulding mo me la cerco e la ascolto, il bello(per me) di questo blog è che ci trovo dei nomi di musicisti e band che non conosco e poi scopro essere veramente forti. I Micatone sono stati la mia ultima scoperta indotta dal forum.
Charlie
Guarda, "W", è così carina che mi rimangio tutte le brutte parole! ah ah...
RispondiEliminaAndBot
Esperanza Spalding, è vero, appartiene a quella "scena" ovattata dove tecnica (e bellezza) fanno una buona percentuale del tutto ma mancano poi un po' le canzoni (vedi citando a caso e generalizzando le varie Norah Jones o Diana Krall).
RispondiEliminaPer Charlie: non ero a Genova e stavo per andarci ma venni dissuaso da un paio di telefonate che avvertivano del macello in corso.
Ma mi è rimasta come una ferita pazzesca (letto e visto di tutto sull'evento) e a vedere il trailer di "Diaz" mi sono sentito quasi male...però cerceherò d iandarlo a vedere
Anch'io trovo un po sopravvalutati i Black Keys..ma tant'e'..se poi uno parla di WStripes,lo-fi etc passa sempre per il vecchio trombone che non riesce a scollarsi dal passato..cheppalle.
RispondiEliminaDiaz: mi associo ai vostri discorsi..non riesco ad essere sereno. i motivi sono quelli che ci eravamo gia raccontati,con le parole di Tony,Charlie,And etc..
C
qualcuno conosce i mainstream? che ne pensate casula?
RispondiEliminaC
"gatto di marmo" bellissima definizione Tony!
RispondiEliminaC
Eh, forse la marcia in più della Spaulding è il fatto che sia una bassista della madonna, non se vedono molte alla ribalta e probabilmente ti fa venire voglia di farle...il tifo! Machismo Casula: commento peso-fischio/palpata-ceffone-fuga!
RispondiEliminaDiaz non l'ho ancora visto neppure io...
W
sei un esperto Wite eh?
RispondiEliminaC
Ascoltate i Pegboy! DOVETE farlo!
RispondiEliminaFate una prova con "Sinner Inside" (che ricorda un po' i primi Police) e poi non vi fermerete più!
"Strong Reaction" (1991) e "Earwig" (1994) i loro due dischi-capolavoro.
AndBot
Noiosetta la compilation del comunque imperdibile Mojo Marriottiano eh?
RispondiEliminaSui Black Keys mi allineo con AndBot, ma perchè sono stati menzionati? Invece mi piace assai molto il lavoro che ha fatto il loro leader per il nuovo Dr John, uno dei miei 'album di aprile'.
Su Coxon mi allineo al giudizio di Tony, anche su Quantic/Alice Russell, benchè trovo (a livello gusto personale) un abisso tra la title track che mi piace un casino ed il resto.
Tony/Lilith forse faccio un salto sabato a salutarvi al Ligera.
F
I Black Keys li ho riascltati perche accendi la radio e li senti spesso. Cosi m isono detto cosa mi sono perso ? Niente. Gruppo trascurabile, disco mediocre.
RispondiEliminaCoxon delusione....
Vero Quantic Alice Russell aprono con un brano da TOP 10 dell anno e proseguono bene ma alla fine si ripetono un po troppo e stancano..ma la prima meta dell album godibilissima.
Compilation Mojo noiosetta si...
Dai passa sabato !!
Cristiano, intendi i Mainstream anni 90? Se quelli ho tutta (quasi?) la loro discog, bei singoli, anche i retri, 1 album, non so se hanno fatto altro. Gruppo strano (anche le copertine :) mi piacevano.
RispondiEliminaAhah, Cris! Lo schiaffazzo in progressione alla Bud Spencer è il nervo della formazione seduttoria del Casula!
RispondiEliminaW
Cpt: quelli che dico sono odierni..un collega mi ha fatto un loro disco,credo il primo dei tre in totale..sul loro space c'e' un pezzo che mi piace "Sleep with me"..mix tra acustico,elettronico e "mainstream" appunto..cio' che piace oggi.
RispondiEliminaprova a buttar un occhio ma dubito ti possano interessare.
W: per non parlar della famosa "mano a cucchiaia" tipica del maniaco da bus,tram,metro..haha!
C
Il fatto è che da un po' di tempo l' hard-blues sta diventando di moda. Prima ci si è ricordati dei White Stripes (e sappiamo perchè), poi, piano piano l' abbiamo ritrovato fra spot e colonne sonore (di serie TV abbastanza deprecabili).
RispondiEliminaCosì succede che i Black Keys siano la band del momento e di conseguenza il loro suono (già non esattamente originale) diventa la quintessenza del clichè. Ogni volta che un genere (o un sotto-genere) finisce sotto i riflettori, questo è il risultato.
Poi possono anche piacere, per carità. Ma vorrei che fosse chiaro cos'è il "vero" hard-blues. Non qui, ovviamente, ma fuori nel mondo...
Devo dire che l' ultimo dei Band Of Skulls, forse i più "sputtanati" del lotto, non è male, anzi. Sarà perchè sono inglesi e si sente, ma risultano i più originali nel sommare la componente heavy/hard a quella pop-folk 8la voce della cantante, certe melodie celtiche).
Alla fine mi convincono molto di più.
AndBot
si dice "mano a cucchiaietta", fidati, ho il manuale, ho l'appalto.
RispondiEliminaInfatti così la definiva il compianto Giorgio Porcaro,milanese con pedigreeee
RispondiEliminaun maestro degli eighties colours,scomparso purtroppo in età precoce (R.I.P.)
Un nome (un cognome), un programma! ah ah...
RispondiEliminaMi permetto questa battuta nel massimo rispetto.
AndBot
il problema delle bands hard blues moderne è che hanno canzoni troppo patinate per risultare vere. troppo poco polverosi gli arrangiamenti e troppo definiti i suoni. ti spacciano per lo-fi un suono con livelli di compressione inauditi. Infatti le canzoni hanno molto appeal pop e finiscono nei jingle degli spot. L'hard blues però ti prende in altro modo.
RispondiEliminaTemo che Pibio abbia centrato il problema : suoni troppo finti per risultare credibili...
RispondiEliminafacciamo un raffronto con "Blues obituary" dei GROUNDHOGS o con qualche album dei TASTE
e poi,come al solito mi direte : "sei un nostalgico!"
OK,in questo caso lo ammetto! :-)))
Per Andbot, "Extremely Loud & Incredibly Close" non è un racconto ma un romanzo di Jonathan Safran Foer, tra l'altro bellissimo.
RispondiEliminaTe lo consiglio vivamente.
Ma il film è uscito?
Boh?
Henry Trave
quantic and alice russell buoni finché non la buttano sul latin versante ispanico.
RispondiEliminama è una mia idiosincrasia.