sabato, novembre 26, 2011

Paolo Apollo Negri: Cobol




Ho suonato per anni con Paolo nel Link Quartet, dividendo i palchi di Italia, Europa e di due tour americani.
Successivamente abbiamo continuato e continuiamo a collaborare in studio di registrazione per svariati altri progetti e a metà dicembre suoneremo ancora una volta insieme nel Lodigiano per presentare questo suo nuovo album solista.

“Cobol” (per la mitica Hammond Beat dell’immenso Kahlil Breithaupt, un nostro fratellone americano, lunga vita e gloria) è un lavoro sorprendente, affascinante, nuovo, che non assomiglia a nient’altro in circolazione.

Non vi inganni il rapporto di cui ho testè parlato.
Mi ero preparato all’ascolto aspettandomi il “solito” mix di buone vibrazioni Hammond jazz funk.
E invece la varietà dei 13 brani è assolutamente travolgente.

Le basi, intendiamoci sono quelle: funk, Hammond, black sound dei 60’s e 70’s.
Ma c’è poi molto, molto di più.
Paolo sperimenta a 360 gradi, attingendo dal miglior prog dei primi 70’s, dal black funk più oscuro, ma anche dai Weather Report meno boriosi e più freschi, da Eumir Deodato, dagli Azymuth, da certe movenze kraut meno segaiole.
L’apertura di “Mouth of the gun” ne è un esempio: funk, atmosfere da soundtrack poliziesco in sottofondo, un contagioso riff di synth, percussioni blaxploitation, un groove complesso, aperture jazz alla Herbie Hancock.
E’ il manifesto programmatico che introduce ai più consueti Hammond soul dalle tinte proto disco di “Hot Wax” cantato splendidamente da Miss Modus e al funk di “Love Gambler”.
“Retrotheque” scava sempre nel jazz funk più rigoroso e introduce uno spoken word quasi rap a metà tra il Gil Scott Heron dei primi 80’s e gli Style Council di “A gospel”.
Ancora funk jazz in “Turn right” mentre in “Talk to me” la voce di Teresa Reeves-Gilmer ci porta nell’ambito della CANZONE.
Una bellissima canzone con una grande melodia, un groove irresistibile tinto di pop, jazz e soul e un assolo “rock” di Lucio “Wicked Minds” Calegari da brivido.
Roba da scalare le classifiche.
Cosa che potrebbe fare anche “Into the sky” un disco funk pazzesco con intermezzo di piano jazzy, sostenuto da un grande lavoro di synth e dalla voce “spaventosa” di Gizelle Smith.
“Red Ant” parte con un’atmosfera che starebbe bene in un album di Dave Brubeck e finisce in un infuocato rock dalle tinte prog.
Lo struggente finale “King and queen...” potrebbe essere un’outtake di un album dei primi Weather Report.
Qua e là tre brevi intermezzi “sintetici” , “Cobol 68” ,”Cobol 74” e “Cobol 85”.
Un album da ascoltare più volte per essere pienamente compreso e assimilato.
Un lavoro difficile, complesso ma originale, personalissimo, inimitabile.
Credo che basti.

7 commenti:

  1. Fantastico!
    LO VOGLIO!
    Splendida recensione Tony, è come se ne avessi ascoltato un po'. Ora il difficile è dove beccarlo. Dove suonate nel lodigiano? Art Cafè, Ospedaletto? Non dirmi che è venerdì 16 dicembre.

    best regards

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  2. Copertina spettacolo!

    Direi che è decisamente ora di rimpiazzare Brian Auger at the top of the ladder! Abbiamo il tipo giusto.

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  3. su Reverbnation ho ascoltato alcune tracce di questo album. Ci sono rimasto fino male, tanto sono canzoni belle, ricercate, potenti...
    Paolo è un genio sul serio.

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  4. E' all'Art Cafè domenica 18.
    Poi metterò sul blog volantino e tutto il resto.
    Confermo ancora che è un album pazzesco, proprio perchè non assomiglia a nient'altro che c'è in giro.

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  5. Sono un raccomandato... l'album mi è stato recapitato dal mago Paolo (in una palla di pelle di pollo) qualche settimana fa.

    proprio ieri sera ho fatto uno specialino dedicato alla Hammond mafia nostrana, presentando 6 album recenti o quasi, 1 brano a testa. per Apollo ho messo Love gambler (i brani con Miss Modus, Teresa e Gizelle li avevo già suonati di recente :)

    http://www.youtube.com/watch?v=fXQTBU_IAAM

    Non solo Cobol è un grande album, ma anche il nuovo di Enri, anche questo necessita qualche playing per assimilarne i concetti

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  6. Molto interessante e complesso anche quello di Enri Zavalloni, ancora da assimilare bene.
    Anche se più prevedibile rispetto a "Cobol".
    Cpt ci sarai il 18 nel lodigiano ?

    Mi manca di ascoltare quello di Mike.
    Lo compro, no problem, ma come fare per uno che non usa internet per i pagamenti, paypal e ste minchiate ma va ancora con i soldi nella busta ?

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  7. Questo è pane per i miei denti. Grazie Tony.

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