mercoledì, agosto 21, 2024

Style Council - Confessions of a pop group



Nella (nuova) rubrica "I sottovalutati", una serie di album che alla loro uscita non trovarono grande interesse di critica e pubblico e che successivamente sono rimasti nelle "retrovie" e spesso nel dimenticatoio, pur essendo di livello più che ottimo.

Uno degli album più controversi firmati da Paul Weller nella sua ultra quarantennale carriera.
Uscito nel 1988 Confessions of a pop group degli Style Council è uno dei suoi lavori più sperimentali (tra quelli che ha venduto di meno e ha attirato le maggiori critiche da fan e giornalisti).

Paul Weller e Mick Talbot si chiudono in studio di registrazione da soli, senza produttori, se ne va il batterista Steve White (pur se compare ancora in alcuni brani) entra ufficialmente la compagna di Paul, DC Lee.
"Confessions..." è un coraggioso excursus in un ambito di difficile definizione tra pop, classicismo, jazz, fusion (nella prima parte), dance, funk, elettronica, Stevie Wonder, Earth, Wind and Fire nella seconda.
Il tutto accompagnato da testi duri, politicamente schierati contro la Tatcher e il capitalismo, antagonisti, spietati, dal tratto prevalentemente molto malinconico.

L'album venne stroncato se non ridicolizzato dalla critica inglese e spiazzò fan ed estimatori.
Con il senno di poi e un riascolto approfondito e accurato è un lavoro sicuramente da rivalutare.
Complesso, estremamente variegato, ambizioso, talvolta eccessivamente auto indulgente ma di sicuro valore.

Life at a top peoples Health Farm
https://www.youtube.com/watch?v=sPzyPAb57v8

Confessions of a pop group
https://www.youtube.com/watch?v=jLD1xKfOKyM

1 commento:

  1. Ce l'ho. Bellissimo. Vario, sofferto, a tratti duro. Musicalmente conscio che gli 80s stavano tramontando e quindi certamente malinconico (il suo tratto migliore) e se vogliamo anche avanti.
    Albe

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