martedì, agosto 31, 2021

Il meglio del mese. Agosto 2021


Passata la metà dell'anno tante buone cose da segnalare: Sleaford Mods, Bobby Gillespie & Jenny Beth, Paul Weller, Dewolff, Jon Batiste, Sault, Damon Locks Monument Ensemble, The Coral, Sons Of Kemet, Mdou Moctar, Teenage Fanclub,Tom Jones, Chrissie Hynde, Adrian Younge, Flyte, Jay Nemor Electrified, Myles Sanko, Billy Nomates, Alan Vega, Django Django, Aaron Frazer, Bamboos, Arlo Parks, Shame , Vaudou Game, Les Filles De Illighadad, Steve Gunn.
In Italia: Radio Days, Nicola Conte/Gianluca Petrella, A/lpaca, Casino Royale, Gang, SLWJM, Homesick Suni, Bachi da Pietra, Joe Perrino, Amerigo Verardi, Les Flaneurs, The Smoke Orchestra, Homesick Suni, Wendy?!.


JAY NEMOR ELECTRIFIED - Alive
Gioiello soul funk jazz in cui confluiscono le anime di Gil Scott Heron e Marvin Gaye in un'ottica moderna e attuale. Voce calda, sonorità curatissime, arrangiamenti superbi, un groove pazzesco. Una delle vette "black" del 2021.

DURAND JONES AND THE INDICATIONS - Private space
La band americana lascia alle spalle il soul più classico e si sposta verso la disco, il funk più mellow dei 70, addolcisce il tutto, guarda agli Isley Brothers, agli Shakatak e al Curtis Mayfield più sinuoso. Grande classe, eleganza e groove a profusione.

STEVE GUNN - Other you
Stupisce sempre per la capacità di creare splendidi brani con un'ispirazione direttaente in arrivo dai Sixties più folk psichedelici con un tocco di Byrds e di Paisley Underground. Poi aggiunge un sacco di altre cose che rendono il tutto attuale, fresco, moderno. Sempre una garanzia.

FAY HALLAM - Modulations
Fay Hallam torna con uno dei migliori lavori della sua lunga carriera.
Un album strumentale, impeccabilmente prodotto dal maestro ANDY LEWIS, composto e realizzato nei lunghi mesi del lockdown.
Modulations conferma ed esalta la versatilità compositiva di Fay che si destreggia tra le sue tipiche passioni rhythm and soul (vedi la versione strumentale di "Cielo rosa" già incisa con Il Senato), momenti jazz lounge, un avvolgente episodio di enorme classe come "Aural sea" tra ambient e le parti orchestrali di "Quadrophenia".
Un album strumentale è sempre "pericoloso" e arduo da proporre ma in questo caso la varietà della proposta, la cura e lo spessore dei brani, lo rende godibilissimo e interessante.

WILLIE NILE - The day the earth stood still
Al quattordicesimo album il grande loser new yorkese incide un nuovo pregevole lavoro. Sembra facile mettere insieme Bruce Sprinsgteen, Stones e Clash ma non lo è. Wille ci riesxce alla perfezione con un sound crudo, genuino, essenziale, sincero, accorato. E l'ascolto è dei migliori.

BILLIE EILISH - Happier Than Ever
Malinconico, cupo, crepuscolare, il sound elettronico/hip hop/trip hop di Billie si liquefa in struggenti quanto aspre ballate, talvolta claustrofobiche, altre glacialmente romantiche. Interessante.

JACKSON BROWNE - Downhill from everywhere
L'innegabile talento del grande cantautore americano, tra i migliori rappresentanti del sound della West Coast degli anni Settanta, si ripropone intatto nel quindicesimo album della lunga carriera. Canzoni dirette, asciutte, intrise spesso di romantica malinconia ma energiche e convincenti. I riferimenti sono datati ma rimangono efficaci e freschi. Un ottimo lavoro.

GEORGE HARRISON - All thing must pass 50th Anniversary
Prevedibile e consueta super ristampa nel cinquantesimo anniversario dell'uscita di "All Things Must Pass" di GEORGE HARRISON (in realtà l'anniversario cadeva a novembre 2020).
Il tutto con la produzione del figlio Dhani Harrison e il remix di Paul Hicks (che ha lavorato con Beatles, Rolling Stones, John Lennon).
In ottemperanza con una dichiarazione di George Harrison del 2001:
“I still like the songs on the album and believe they can continue to outlive the style in which they were recorded,it was difficult to resist re-mixing every track.
All these years later I would like to liberate some of the songs from the big production that seemed appropriate at the time”.
L'operazione è, come sempre, discutibile ma è innegabile che dona più chiarezza a come lo abbiamo sempre ascoltato, togliendo parte del "riverbero" che aveva messo in abbondanza Phil Spector e che George aveva finito per non tollerare più.
Ci sono ottime versioni diverse e più brevi di "Isn't a pity", il curioso demo iniziale di "My Sweet Lord", varie alt takes e una serie di inediti abbozzati nelle lunghe e fruttuose session del tempo che, come puntualmente accade, non aggiungono nulla di nuovo.
La versione superdeluxe contiene 70 brani, 42 dei quali inediti o alternate takes con 8 CD, 5 vinili, libri, libretti e foto.

CLAUDIO CORONA - Laying it down
Produttore e tastierista di base a Londra, all'esordio con un ep all'insegna del miglior Hammond funk jazz, la cui matrice è tipicamente riconducibile allo spettro sonoro che dai Meters va al James Taylor Quartet ma con un'impronta moderna e attuale, che non pesca solo nel vintage e revival.
Tanto groove, ottimi brani, lavoro interessante e di grande impatto.

TURNSTILE - Glow on
Voce che riporta a Jaz Coleman dei Killing Joke, violento substrato a metà tra Rage Against the Machine, hardcore e post core, atmosfere angoscianti e soluzioni ardite e creative. Non male.

BRANDEE YOUNGER - Something different
Arpista e compositrice, all'esordio su Impulse! con un album molto gradevole ma non sempre facile, in cui si mischiano pop, soul, jazz, funk, elettronica, RnB. Merita attenzione.

RUBY RUSHTON - Gideon's Way
Un altro ottimo ep per la band inglese, tra nu jazz (suonato impeccabilmente e con grande maestria tecnica), sperimentazione, fusion.

LETTO

WOODY WOODMANSEY - Spiders from Mars. La mia vita con Bowie
Gli anni magici degli Spiders From Mars a fianco di David Bowie, da The Man Who Sold The world a Ziggy Stardust, raccontati dal batterista Woodmansey, licenziato bruscamente e con poco garbo il giorno del suo matrimonio.
Ha proseguito poi una discreta carriera da session man con vari nomi, Art Garfunkel incluso.
L'aspetto più gradevole del libro è il piglio divertente del racconto, senza mai indulgere in pettegolezzi o sensazionalismi, rimpianti o rancori.

MARCO DENTI - Forze speciali
Il primo romanzo di Marco Denti, storico critico e scrittore musicale/letterario ci porta in un distopico (ma neanche tanto) racconto blues, in una società sconvolta da una guerra civile, alle prese con un concerto di Bob Dylan (ma sarà proprio lui?).
Il ritmo è veloce, dialoghi serrati, atmosfere plumbee, descrizioni con di contenuto militare da esperto e il Verbo rock a permeare il tutto.
Più che riuscito.

SIMONE FATTORI - Suoni nell'etere
Una dettagliatissima storia della radio, ricca di spunti e rimandi, curiosità, dati fondamentali nella sua lunga vicenda.
Ci sono le implicazioni sociopolitiche (vedi il periodo fascista e quello dello strapotere culturale della Democrazia Cristiana, relativamente all'Italia), l'arrivo delle radio libere/private, del web e di tutte le innovazioni tecnologiche che non ne hanno mai scalfito il ruolo sia comunicativo che di accompagnamento alla quotidianità.
Un lavoro lungo e certosino, ampiamente esaustivo sull'argomento.
Renzo Arbore, Linus e Claudio Cecchetto completano il quadro con tre interessanti interviste.

PIER FRANCESCO LIGUORI / FRANCESCO BUCCI - Ultime voci dai fondali profondi
Una storia misteriosa, intricata e intrigante che viaggia nel tempo, partendo dal naufragio (veramente avvenuto) di un piroscafo in acque pugliesi nel 1880.
Da qui si innescano strani fenomeni, antiche maledizioni ma anche momenti più che divertenti, soprattutto nelle caratterizzazioni dei personaggi, molto riuscite e cinematografiche. Un ottimo lavoro, frutto anche di ricerche storiche interessanti.

PETER GURALNICK - Sweet Soul Music
Ho riletto per motivi professionali il classico di Guralnick, spesso ritenuto "la Bibbia" del soul.
Effettivamente la prima parte definisce con estrema chiarezza e profondità il concetto di SOUL MUSIC e la sua collocazione socio politica e artistica.
Il resto del libro NON è enciclopedico, nonostante siano abbondantemente citati e approfonditi i principali (e anche i secondari) nomi della scena, incluse le intricate vicende dell'etichetta Stax ma un insieme di storie, spesso dettagliatissime, ricche di bellissimi aneddoti, che ci portano in quell'incredibile clima degli anni 50 e 60.
Il libro fu pubblicato nel 1986 (in Italia da Arcana nel 2001) e si ferma sostanzialmente agli anni 70 (Guralnick decreta l'inizio della fine con l'assassinio di Martin Luther King).
Rimane una lettura importantissima per i cultori del genere.

COSE VARIE
Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it (per cui curo ogni settimana un TG video musicale - vedi pagina FB https://www.facebook.com/RadiocoopTV/).
Ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà", ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
Ogni sabato un video con aggiornamenti musicali sul portale https://www.facebook.com/goodmorninggenova
Periodicamente su "Il Manifesto" e "Vinile".

IN CANTIERE
A metà settembre (il 16) il terzo volume edito da COMETA ROSSA EDIZIONI (http://tonyface.blogspot.com/2020/12/cometa-rossa-edizioni.html).

In autunno altre due uscite letterarie.
NOT MOVING LTD live a "Spazio 4" - Piacenza - sabato 4 settembre + RADIO DAYS
NOT MOVING LTD live al "Bloom" di Mezzago (MI) il 25 settembre @GoDown Festival.


Uscito per la GoDown Records la ristampa in vinile (trasparente) di "Live in the 80's" (+DVD) dei NOT MOVING con codice per scaricare il DVD originariamente allegato.
Dettagli qua: https://www.godownrecords.com/not-moving


Ancora disponibili copie (edizione limitata di 200, numerate) della biografia degli SMALL FACES, pubblicata da Cometa Rossa Edizioni.
Qui: hellnation64@gmail.com
e qui:
https://www.facebook.com/roberto.gagliardi.9828



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