sabato, luglio 06, 2019

Countless Cities, la Biennale delle Città del Mondo - Favara (AG)



Ha aperto i battenti a Favara (AG) Countless Cities, la Biennale delle Città del Mondo apre le porte dei Padiglioni che ospitano le esibizioni dedicate alle diverse Città raccontate in questa prima edizione.

Cinque bellissime location, tre curare direttamente da Farm Cultural Park, Sette Cortili in ogni suo spazio, Palazzo Cafisi e Palazzo Miccichè e due sedi di Padiglioni Collaterali al Quid e all’Opera Pia Barone Mendola.

I Sette Cortili ospitano il Padiglione Centrale con Urban Africa: David Adjaye’s Photographic Survey. Sir David Adjaye è uno degli architetti più eccitanti e affermati del mondo.
Nato in Tanzania da genitori ghanesi, dedica dieci anni di viaggi e di ricerca per esplorare l’architettura metropolitana Africana nelle diverse regioni del Maghreb, il deserto, del Sahel, della Savana, delle Montagne e delle Foreste.

Sempre ai Sette Cortili, l’impatto delle Fondazioni Americane sulle città del mondo nel Padiglione New York e Chicago, il rinascimento di Addis Abeba e i luoghi e le atmosfere di Asmara, gli investimenti in educazione e cultura a Meknès e la vivacità architettonica di Tbilisi durante il regime sovietico.
All’interno dei Sette Cortili anche i Padiglioni collaterali dedicati alla letteratura di Tangeri, Tunisi, Cairo e Riad, e Molisn’t: the hidden metropolis.

A pochi decine di metri dai Sette Cortili, abbiamo il piacere di aprire al pubblico una parte rilevante di Palazzo Miccichè, un bellissimo palazzo nobiliare che oltre ad ospitare dei bellissimi Padiglioni ci farà riflettere di come poter riconquistare e restituire alla comunità degli spazi in un periodo ormai consolidato di scarsità di risorse economiche. Una vera e propria prova di resilienza.

A Palazzo Miccichè, la consapevolezza dei giovani nei Padiglioni di Birmingham, Nairobi e La Marsa, l’arte come dispositivo di allontanamento dei cattivi ricordi a Beirut , la cultura come leva di sviluppo a Douala, la protesta e l’insurrezione contro la gentrificazione a Londra, la restituzione e l’impegno sociale nella costruzione di un luogo per i bambini di Luxor. Tel Aviv e Gerusalemme vivono tempi diversi, accelerazione ed estensione contro cristallizzazione e ripetizione.

Palazzo Miccichè ospita anche la rigenerazione “dal basso” della Motor City, presentato dalla Città di Detroit, i giardini comunitari di Berlino; Matera e “l’architettura della vergogna”, un Padiglione dedicato alla Città Aumentate del diverso presente, un Padiglione dedicato al tema della Resilienza e il Padiglione OP19 per le aree interne del Piceno.
Qui si potranno inoltre ammirare i due interventi murali di Ne Spoon e Make e le foto di Chotto el Jerid tra Tunisia e Algeria e Zhongshuge Bookstore a Chongqing in Cina.

A due passi da Piazza Cavour e dai Sette Cortili, dall’amicizia tra Farm e PAC nasce una parternship importante di lunga durata per la gestione di Palazzo Cafisi un altro straordinario palazzo nobiliare che oltre ad ospitare dei bellissimi Padiglioni ci farà riflettere su quanto sia importante costruire dei processi di collaborazione strutturata tra operatori culturali, sociali e anche economici di un territorio.
v A Palazzo Cafisi, Il design come driver di innovazione delle città e di promozione di stili di vita sostenibile nel Padiglione dedicato a Beijing, Shenzhen e Suzhou.
“Garbage City” e la comunità degli Zabaleen insediati sotto la montagna Mokattam del Cairo, e la riappropriazione da parte della collettività di spazi che le erano stati negati dalla dittatura nel Padiglione di Tunisi.
Ad accogliervi una straordinaria opera di pittura murale di Salvo Ligama.

In tutte e tre le sedi principali della Biennale dei desk biglietteria fighissime, le KURTA di Fabio Meliota generosamente offerte dai bravissimi amici di Officine Tamborrino.

Due altre sedi importanti e prestigiose per un Padiglione e un Evento collaterali.
Il Quid ospita un bellissimo Padiglione dedicato alla città di Smirne e i confini invisibili dell’Asia minore e l’Opera Pia Barone Mendola con Plastic Free e le riflessioni sulla necessità di ridurre l’inquinamento marino.

PUÒ UN PICCOLO COMUNE OSPITARE TANTE CITTÀ?
A fine giugno FARM CULTURAL PARK ospiterà Countless Cities, la prima edizione della Biennale delle Città del Mondo.
In Sicilia, in provincia di Agrigento, e più precisamente nel piccolo comune di Favara, fino a pochi anni fa periferia della periferia e oggi luogo capace di attrarre pellegrini laici da tutto il mondo.
Urbanisti, architetti, artisti, designer, fotografi arriveranno a Favara per far conoscere anche a noi ciò che di meglio sta accadendo in giro per il mondo in tema di architettura e design urbano, e quindi di riqualificazione non solo fisica ma anche sociale delle città.
Ci faranno vedere cosa è possibile creare quando alla chiusura miope opponiamo l’apertura e il dialogo con gli altri.
Perché tutto questo succede a Favara? Perché è lì che si stanno sperimentando nuove pratiche di rigenerazione urbana già oggi all’attenzione delle più importanti istituzioni politiche e culturali internazionali; perché è lì che si sta ripensando il rapporto tra Stato e cittadino. Quella di Andrea e Florinda è la storia di persone piene di visione, coraggio, generosità.
A fine giugno sarò con loro per l’inaugurazione della Biennale e per accompagnare la collega Rossella Muroni a fare lezione alla nostra Scuola di Politica per Giovani Donne Prime Minister.
Mi piacerebbe che molte e molti di voi si unissero per questa occasione.
Facciamoci questo magnifico regalo insieme.
Siamo Movimenta!

Per saperne di più sulla Biennale Countless Cities:
http://www.countlesscities.com/ Sulla scuola Prime Minister:
http://www.primeminister.it/

Alessandro Fusacchia

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