martedì, giugno 19, 2018

Storie di cricket



Storia! Ma storia vera sul serio.

A cura di ALBERTO GALLETTI.

Giornata memorabile ad Edimburgo nell’imperturbabile ed eccentrico mondo di quelli che guidano a sinistra e per il nobile gioco del cricket.

Nonostante si trovi da un po sulla strada della modernizzazione, il cricket rimane per certi versi un mondo antico, il vertice chiuso su se stesso assai restio a contatti con l’esterno e l’ignoto, forte della propria autoproclamata superiorità morale, tecnica ed organizzativa, peraltro inattaccabile.
Una vera torre d’avorio nella quale sono rinchiuse le dieci nazioni che godono del ‘Test status’, il più alto livello del gioco riconosciuto.
Con la totale ammirazione e la benedizione di tutti quelli che guardano e si appassionano.

In virtù di questo la Scozia, rivale sportiva numero uno degli inglesi negli altri giochi comprendenti una palla che rotola, non è mai stata considerata degna di venir elevata allo status di Test Nation, nessuna sua contea partecipa al campionato inglese al contrario ad esempio dei gallesi del Glamorgan.
In verità bisogna riconoscere che il meraviglioso rumore del cuoio che batte sul legno è piuttosto raro ad udirsi al di la del Vallo di Adriano, feudo inattaccabile del calcio, e in misura minore del rugby, questi si, capaci di accendere l’orgoglio e lo spirito nazionale.
Inoltre trovare cinque giorni consecutivi senza che piova per riuscire a disputare un incontro risulta forse ancora più difficile che trovare buoni giocatori, forse, non ieri però.

Qualcuno infatti c’è e qualche risultato qua è la c’era stato, fin dal primo incontro in cui batterono il Surrey nel 1865 per 165 runs.
Nel 1882 batterono gli Australiani per 7 wickets (altra vittoria sonante), ma l’anno dopo la neonata federazione chiuse i battenti, pochi iscritti, e venne sostituita dal Grange Cricket Club di Edimburgo che ne sostituì le funzioni per i successivi trent’anni.
E proprio al Grange Cricket Ground si è consumata domenica una delle giornate storiche di questo gioco e una della più nere nella tribolata storia dello sport inglese.

Il campo è un piccolo gioiello, situato sul limitare settentrionale del centro, all’interno di una vasta area verde che confina col Giardino Botanico, un bel muro in pietra ne delimita due dei quattro lati non escludendo la vista verso l’interno dell’impianto, sull’altro lato di Portgower Place il mitico Raeburn Place ,il campo dove si svolse la prima partita di rugby internazionale, il celebre Scozia - Inghilterra del novembre 1871, vinta dai padroni di casa, in lontananza una suggestiva panoramica del centro di Edimburgo: la cornice ideale per il miglior gioco al mondo e un bel cimitero per l’ennesimo funerale del cricket inglese.

Dunque il cricket viene praticato in tre forme: first class, battitori da eliminare due volte, chi segna di più vince, durata dai tre ai cinque giorni: l’espressione massima del gioco.
One Day cricket, durata cinquanta overs a testa (al lancio), chi segna di più vince, durata un giorno e infine il nuovo e rapido T/20 stessa formula del One Day, ma su 20 overs invece di 50. Per questo incontro, come per i quattro precedenti, tre vittorie inglesi e una pari perché sospesa per pioggia, si gioca un One Day International, che non sarà First Class, ma è pur sempre il formato della Coppa del Mondo!
Gli inglesi si recano quindi in visita pastorale dai cugini presentandosi come squadra al primo posto nel ranking mondiale della specialità, la sconfitta non è presa nemmeno lontanamente in considerazione: la Scozia è tredicesima, ma tra l’ottavo e il decimo posto c’è un abisso e dietro ancor a di più.
Il capitano scozzese Coetzer vince il toss manda i suoi in battuta per primi, il campo è asciutto, il tempo bello e dovrebbe reggere per un po', il boundary corto: condizioni ideali per cercare di segnare quanto più possibile. Scelta giusta.
Apre lo stesso Coetzer insieme a Cross, ad attenderli Wood e Willey, temibilissimi e ben decisi a lanciargli contro di tutto.
Il capitano esce dopo aver realizzato un fantastico 50 in 44 lanci, segue Cross con 46, la media punti è già alta, oltre 7 per over.
Al loro posto McLeod e Barrington che ci prendono gusto, e sarà proprio McLeod il protagonista assoluto con un imperioso 140 not out che si rivelerà decisivo.
Gli inglesi ricorrono allo spinner Moeen Ali per cercare di fermare l’emorragia di punti ma McLeod lo colpisce senza pietà: tre fuori campo spettacolari demoliscono il lanciatore inglese, uno finisce in strada, uno sul tetto dei campi da tennis adiacenti e l’altro è preso spettacolarmente da uno spettatore in tribuna che stà bevendo una birra che gli finisce sulla camicia, gli oltre 6.000 presenti si esaltano con boati di giubilo.
L’eliminazione di Barrington, 39 punti per lui, non scalfisce lo spirito scozzese, Munsey che arriva dopo di lui, si presenta con un grande sweep che va subito a segno per quattro, i blu mantengono imperterriti il loro ritmo. Nel corso del 44° over Munsey raggiunge uno splendido 50 e poco dopo McLeod fa 100 diventando il più veloce scozzese a segnare 100 punti contro the Auld Enemy, ottenuto in soli 70 lanci, e continua imperterrito.
Si arriva alla conclusione del 50° e ultimo over con McLeod autore di un incredibile 140 not out che attesta la Scozia ad uno sbalorditivo 371-5, il suo miglior punteggio mai raggiunto in un ODI.

Dopo la pausa gli inglesi entrano in battuta e partono a razzo, sono stati colpiti duramente, la cosa non gli è affatto piaciuta e il totale da battere è davvero molto alto, la probabilità di una sconfitta reale.
Bairstow e Roy ci danno dentro con il primo che raggiunge 50 in soli 27 lanci, l’Inghilterra arriva a 100 nel giro di altri cinque overs, poi Roy cade per 34 rimpiazzato da Hales che gioca molto bene e ne fa 54 , nel frattempo Bairstow arriva fino a 105 prima di cadere per mano di Barrington: per lui dodici 4 e sei 6: una prestazione sfavillante. Ma i compagni non riescono ad imitarlo e sia Root (20), che Morgan (29), le altre due punte di diamante dell’ordine di battuta inglese, non riescono a mantenere le attese facendosi eliminare troppo in fretta.

Quando anche Moeen cade per 46 per gli inglesi si fa dura.
Plunkett ci mette del suo con un ottimo 47 ma gli ultimi tre compagni avvicendatisi con lui ne fanno solo 13 in tre.
Mancano adesso otto lanci alla fine della partita, l’Inghilterra è comunque arrivata a 365-9, non ha più battitori a disposizione, la prossima eliminazione chiuderà l’incontro, ai due al centro del campo non sono consentiti errori.
Al lancio per la Scozia c’è Safyaan Sharif, la pressione su di lui è enorme, non deve sbagliare, con un 6 gli inglesi pareggerebbero il conto con altri 7 lanci a disposizione ed un solo punto da realizzare per vincere.
Non sbaglia: il lancio è perfetto, accurato, lunghezza giusta, traiettoria perfetta, veloce il giusto: Mark Wood, il battitore inglese è lento a chiudere il colpo difensivo, la palla gli colpisce il gambale e l’arbitro chiama il lbw e lo elimina. Il campo è un tripudio, alcuni tifosi si riversano in campo abbracciano i giocatori, un altro rimuove lo stump inglese rimasto in piedi quasi fosse uno scalpo, in tribuna un mucchio di pinte si rovesciano o vengono gettate in aria in segno di esultanza: mayhem at The Grange! I pochi inglesi presenti sulle tribune si guardano attoniti, le mani nei capelli.

Ma non c’è più rimedio, l’Inghilterra ha perso.

La Scozia vince per 6 runs un’ autentico partitone, pieno di grandi giocate, colpi di scena e altamente spettacolare, è la prima vittoria contro l’Inghilterra nella sua storia. Un risultato enorme.
Una giornata di gloria per lo sport scozzese, una giornata che sarà ricordata a lungo e una nuova pagine di storia del cricket scritta.

Per gli inglesi uno smacco, l’ennesimo, madornale, non il miglior modo per presentarsi all’imminente serie di cinque partite contro lo storico, odiatissimo e spietato nemico australiano, già sbarcato sul suolo inglese: che sia bastato quello per mandarli in crisi?
Buona estate, sarà una lunga estate e , viste le premesse, speriamo avvincente.

3 commenti:

  1. Leggere Sir Galletti ed essere sul campo anche senza capire un granchè del gioco è la stessa cosa. grande Albe. chapeau.

    Clodoaldo

    RispondiElimina
  2. Anonimo delle 1242:

    Sport più noioso e inutile dopo il pentathlon moderno...scala 40 è più avvincente...pure freccette da sbronzo ha un senso..vedo al parco dietro casa mia i pakistani giocare...Uno lancia uno batte 17 guardano e uno passeggia a recuperare la pallina...

    RispondiElimina
  3. ahahaha! Una presentazione così è divertentissima!
    C

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails