mercoledì, giugno 27, 2018

John Gavanti



Nel 1980 due dei principali gruppi esponenti della NO WAVE new yorkese, incisero una cacofonica "opera rock" a base di quelle sonorità, aspre, minimali, acide, dissonanti che caratterizzavano il "genere". Il tutto basato sul "Don Giovanni" di Mozart e definito come l'album più "inascoltabile di tutti i tempi". Sicuramente ci va vicino.

A suonare Mark Cunningham, Sumner Crane e China Burg dei Mars, Ikue Mori e Arto Lindsay dei DNA.

Disse Cunningham:
"John Gavanti era, in un certo senso, una band, poiché abbiamo trascorso più di un anno a sviluppare e provare il lavoro: era Sumner Crane l'autore del libretto e delle canzoni, Don Burg, l'alter ego di China Burg me stesso e Ikue Mori dei DNA. Nelle di registrazioni abbiamo anche usato Arto Lindsay e suo fratello Duncan per le percussioni di un coperchio. Sumner ha suonato la chitarra e il pianoforte, Don il clarinetto basso Don e io sono riuscito a suonare la tromba, il trombone, il corno baritono. Ikue suonava la viola e il violoncello.
Né lei né Lucy avevano mai toccato quegli strumenti in precedenza. Gli arrangiamenti erano improvvisazioni collettive. Abbiamo registrato a New York al Sear Sound, uno studio in seguito reso popolare da Sonic Youth.
È stato pubblicato sulla mia etichetta Hyrax nel 1980 e ha venduto nel corso degli anni quasi tutte le 3000 copie in vinile stampate ed è stato ora ristampato come CD".


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