martedì, dicembre 15, 2015

Musica pop e ripetizione



Jerry Dammers (ex anima degli Specials).

Il guaio della musica pop è la ripetizione.
La gran parte dei musicisti pop si rovina a forza di ripetere i propri cavalli di battaglia per tutta la vita,rifanno sempre la stessa cosa.
Nei concerti ci sono tantissime pressioni in tal senso.
E' molto difficile NON cedere e lo capisco.
Alla fine però se ne esce distrutti.


Se ne è parlato spesso recentemente a proposito degli ultimi concerti di Paul Weller, "accusato" di non inserire abbastanza successi di Jam e Style Council nel set, dove privilegia i brani da "Saturns Pattern" e una serie di altri episodi spesso "minori".

23 commenti:

  1. Il pubblico è abitudinario, vuole sentire sempre le solite cose (in generale). Il pubblico non ama le novità, e in Italia meno che mai. Come cantava Freak Antoni nel capolavoro "Largo all'avanguardia":
    tu gli dai la stessa storia
    tanto lui non c’ha memoria
    sono proprio tutti tonti
    vivon tutti sopra i monti.....
    siete un pubblico di merda
    applaudite per inerzia

    RispondiElimina
  2. Qualche annetto fa rimasi flesciato da questa riproposizione di Ghost Town di Jerry, non è la mia usuale “cup of tea” ma la trovo... spaziale... (notare il gioco di parole quando ha dato il nome alla sua nuova orchestra)

    Jerry Dammers Spatial AKA Orchestra - Ghost Planet
    https://www.youtube.com/watch?v=jue8jcydpFg

    Ammetto che mi son piaciuti gli Specials versione "reunion" (tutti meno Jerry, anche se ultimamente hanno perso altri pezzi) sono una fun band assoluta, il sostituto più ricalcava il lavoro di Jerry (non che ci voglia molto tecnicamente) ma non sono altro che una tribute band di se stessi. Lui invece è un genio a schiena dritta.

    RispondiElimina
  3. Concordo con Euterpe che citando pure il grande Freak mi ha strappato una risata..
    Non so dire se in Italia e' peggio ma girando abbastanza all'estero vedo una moltitudine di band e tribute band con repertorio fotocopiato da anni..idem le setlist di altri gruppi.
    Con quel poco di saggezza che abbiamo non possiamo dire che un set di una/due ore e' sufficientemente lungo per comprendere un po' di tutto il materiale?
    C

    RispondiElimina
  4. Se vado a vedere gli Stones e non mi fanno i classici ma tutto il nuovo album mi girano un po' le palle. Lo stesso per gli Who o un McCartney che lascia stare i Beatles...lo perdono a Paolino Nostro perchè ha sempre fatto più o meno così ma un concerto di Weller senza Town called malice o un paio degli Style Council stona un po'

    RispondiElimina
  5. Dipende. Quando l'ultimo disco é Stanley Road o Wil wood ti va bene, se é Saturn Patterns magari un po meno.

    RispondiElimina
  6. Ad ogni modo con tutti i cambi di direzione che ha fatto da Weller te lo devi aspettare sempre.

    RispondiElimina
  7. A me piacerebbe un sacco vedere gli Specials, ma Se togliamo i classici cosa rimane?

    RispondiElimina
  8. Infatti...gli Specials DEVONO fare i loro pezzi famosi altrimenti perchè andarli a vedere ?

    RispondiElimina
  9. Infatti..Paolino ha sempre proposto molto i suoi lavori nuovi e pescato qua e là in quelli precedenti a volte stupendo proprio per le sue scelte meno convenzionali..
    Occhio che le cover dei Jam sono di tempi relativamente recenti..potrei essere smentito (e nel caso apprendeò come sempre qualcosa di nuovo)ma credo che dal vivo nei primi 90s di Jam facesse ben poco ,per non dire niente (except Malice azzarderei). parliamone.
    Gli Specials han fatto UN disco "classico", quello dopo parecchio "rinnegato"..poi il nulla. Fine 90 riformati per LP dove c'era IT's YOU con ospiti up-to-date...
    Ditemi..cosa dovrebbero quindi quonare live?

    C

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dimenticavo..quando han suonato qui (Torino) al Traffic si era sparsa la voce che avrebbero presentato un set di I-N-E-D-I-T-I !!!!!!!!
      La Reggia di Venaria era tutto un subbuglio...ma come?!?!?!?
      Solo dopo un'animata discussione col percussionista degli Statuto,a tratti velata di minaccia di rivoluzione istantanea, si sono decisi a tornare al solito set...You done too much much too young............
      C

      Elimina
  10. Infatti, proprio lui parla. Di sicuro vuole giustificare la loro scarsa creatività.

    RispondiElimina
  11. Stesso discorso per i Madness che ad ogni modo han fatto di più e dal vivo suonano le loro cose senza menarsela, anzi divertendosi e divertendo parecchio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando ho visto io i Madness a MIlano era il tour di Liberty e han fatto molto del nuovo lavoro piu i grandi classici..what's the matter?
      C

      Elimina
  12. Bisogna anche rendersi conto di quel che si è.

    RispondiElimina
  13. Buffo da chi aveva fatto di "enjoy yourself it's later than you think" uno dei propri cavalli di battaglia.

    RispondiElimina
  14. Scommetto che non diceva le stesse cose nel 1981

    RispondiElimina
  15. Scusa Cristiano, ma gli Specials NON credo abbiano mai provato pezzi inediti, neanche se li volessero suonare :) Per i Madness è un discorso tutto differente dato che fanno album nuovi (e belli) da una quindicina/ventina d’anni a questa parte, e nei live mischiano (giustamente direi) nuovi e classici…

    Secondo il mio parere siamo su due livelli diversi. Che poi sia bello vedersi gli Specials tribute to the Specials è un discorso a parte.

    RispondiElimina
  16. Capt,capisco e in parte condivido la tua opinione sulle "self-tribute" bands (le "tribute bands" invece non le reggo proprio..)
    Idem il discorso sui Madness,ovviamente..
    Circa il TRaffic e' chiaro che scherzavo..la parola quindi al "Percussionista-tonight only- degli Statuto AKA Boss )))

    C

    RispondiElimina
  17. Fay Hallam non ripropone mai gli stessi pezzi. Raro sentirla suonare qualche classico dei Makin'Time. Nonostante le mie accorate suppliche, non mi ha fatto '1975' neanche al 100 Club sabato scorso.

    Fabio T.

    RispondiElimina
  18. Fay Hallam non ripropone mai gli stessi pezzi. Raro sentirla suonare qualche classico dei Makin'Time. Nonostante le mie accorate suppliche, non mi ha fatto '1975' neanche al 100 Club sabato scorso.

    Fabio T.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, Gabba Longoni alla chiitarra e Andy Lewis al basso hanno dato un suono unico al suo set.

      Fabio T.

      Elimina
    2. ma Fay Hallam si avvale anche di chitarristi????

      Elimina

Related Posts with Thumbnails