venerdì, giugno 05, 2015

Luciano Lutring



Le precedenti puntate della rubrica CRIMINAL WORLD (dedicate ai Kray Twins e a Ronnie Biggs) sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Criminal%20World

Luciano Lutring, recentemente scomparso all'età di 76 anni, è stato tra i più noti rapinatori degli anni '70, definito "il solista del mitra" per l'abitudine di nascondere il fucile mitragliatore nella custodia di un violino (strumento verso cui lo avevano indirizzato i genitori).
La sua attività crinimale inizia, narra lui stesso, in maniera casuale:

«Un giorno mia zia mi chiese di andare a pagare una bolletta alle poste. Io andai ma l’impiegato era lento e detti un pugno sul bancone. Nel movimento si vide la finta pistola che portavo sotto la cintura.
L’impiegato credette che fosse una rapina e mi consegnò i soldi. Io pensai: “È così facile?”. E me ne andai col bottino».


Da quel momento i colpi diventano centinaia fra Italia e Francia, per un bottino totale che lui stesso ha stimato introno ai trenta miliardi di lire . Soldi che ovviamente spende negli anni della latitanza tra alberghi esclusivi, splendide auto e belle donne. Aggiunge alla leggenda il vezzo di parlare milanese durante le rapine e di essere inafferrabile.
Il 1 settembre 1965 viene ferito gravemente (rimarrà tra la vita e la morte per oltre un mese ricevendo due volte l'estrema unzione) ed arrestato a Parigi e sconta 12 anni di carcere in Francia, durante i quali inizia a scrivere e dipingere e incomincia una corrispondenza con l'allora Presidente della Camera Sandro Pertini.
Tenterà anche il suicidio ma verrà salvato all'ultimo momento.
Pubblica la sua autobiografia “Lo Zingaro”, la sua autobiografia, da cui sarà tratto l'omonimo film interpretato da Alain Delon.
Nel 1966, il regista Carlo Lizzani gli dedica il “Svegliati e uccidi”, con Robert Hoffmann, Lisa Gastoni e Gian Maria Volonté, direttamente ispirato alla sua storia. La notorietà lo aiuterà ad avere un trattamento carcerario migliore.

"La mia cella, sebbene piccola, divenne una piccola galleria d'arte, un piccolo centro artistico-culturale, ogni spazio era occupato di tele e dipinti con libri, romanzi e bozzetti di carta pronti per essere venduto o regalati a chi di dovere. Tranite i miei legali mi giunsero ogni giorno lettere di ammiratori che contenevano piccoli omaggi, libri, dizionari, pennelli e colori, dediche d'amore e addirittura proposte matrimoniali. Si stava apprezzando quel mio strano modo di riabilitarmi e avevo conquistato la simpatia di molti. (da "Una storia da dimenticare").

Graziato dal Presidente della Repubblica Francese Georges Pompidou, torna in Italia, dove, dopo un periodo di internamento presso il carcere di Brescia, viene nuovamente graziato il 27 luglio 1977 dal Presidente italiano Giovanni Leone.
Scontata la pena e abbandonata definitivamente la vita criminale, Lutring ha fatto per anni il pittore e lo scrittore, esponendo in numerose mostre, collettive e personali, ricevendo molti premi e riconoscimenti.

Ha inciso anche un CD con The G&V Band "Songs for Luciano" con suoi testi musicati e alcuni suoi diretti interventi parlati mentre i Baustelle nell'album "La malavita" fanno riferimento (soprattutto nel video) a Lutring nel brano "Un romantico a Milano".

5 commenti:

  1. "il solista del mitra" definitivo..
    però essere graziato da LeoneBuffone non e' un vanto..
    assomiglia all'attore Jean Rochefort con la panza di Depardieu
    C

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  2. ho qualche suo quadro che mi ha regalato in quanto suo medico di famiglia in questi ultimi anni, persona gentile...quadri inguardabili per i miei gusti

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  3. Avevo sentito parlare di lui dal buon Bianconi (Baustelle) durante una sua intervista, inoltre in seguito alla sua morte un giornale, mi pare Repubblica ma potrei sbagliarmi, ne tratteggiò la vita avventurosa. Un casula a suo modo.

    Charlie

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  4. Ciao Tony, non so se ne sei a conoscenza ma in un insospettabile film come " altrimenti ci arrabbiamo" con bud spencer e terence hill credo ci sia un omaggio a lui. Ad un cert punto viene ingaggiato un sicario e questo si presenta sulle scene portando con sé una custodia da violino, dentro la quale ha nascosto un'arma. Forse è un caso... Ma tenevo a dirtelo nel caso non lo sapessi ciao

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    1. Grazie, non lo sapevo. Quest'estate me lo guardo (tanto lo manderanno almeno venti volte)

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