lunedì, ottobre 26, 2009

Gli album del decennio





Le riviste inglesi hanno già incominciato a stilare l'elenco dei migliori album del decennio.
Non c'è da stare molto allegri se il meglio è questo....
Si parla di
ARCTIC MONKEYS "What ever..." (2006)
RADIOHEAD "Kid A" (2000)
BLUR "Think thank" (2003)
AMY WINEHOUSE "Back to black" (2006)
WHITE STRIPES "Elephant" (2003)
BOB DYLAN "Modern Times" (2008)

Personalmente aggiungerei (gusti miei)

LAST SHADOW PUPPETS "The age of undertstatement" (2008)
OASIS "Dig out your soul" (2008)
DUNGEN "4" (2008)
GRAHAM DAY & the GAOLERS "Soundstrck..." (2007)
BELLRAYS "Have a little faith" (2006)
ORDINARY BOYS "Brassbound" (2005)
WHITE STRIPES "Get ne begind Satan" (2005)
RACOUNTEURS "Consolers of the lonely" (2008)
THE MOVEMENT "revolutionary Sympathies" (2005)
BATTLES "Atlas" (2007)
e anche WHO "Enldess wire" (2006), BEATLES "Love" (2006) , ROLLING STONES "Bigger bang" (2005)

COMPOSITORI del DECENNIO: Alex Turner e Jack White (oltre a Graham Day !!)

38 commenti:

  1. a parte che credo che il decennio 00 si chiuda questo dicembre, non cè un disco citato, tra riviste e tuoi, che metterei tra i miei... ;)

    forse solo last shadow/arctic, e turner come compositore. appena riesco a pensarci ti dirò la mia lista...

    buona giornata a tutti f

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  2. azz è vero...si chiude a dicembre...tocca cambiare il post

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  3. Si si confermo media UK lanciatissimi con Song of the Decade ecc

    D'accordo su Turner (piu' Last Shadow Puppets che Arctic Monkeys). Abbastanza d'accordo su Dig Out your Soul. Band del decennio The Strokes, di una spanna secondo me.

    Canzone del decennio, invece, anche se composta dal Weller teenager, "Left Right and Centre" di Dean Parrish.

    Think Tank dei Blur assolutamente no, piuttosto Coxon solista. Altre cose qualcosina di meno peggio del resto (Primo Kaiser Chiefs piuttosto che Ordinary Boys) ma niente di emozionante. Aggiungerei As Is Now di Weller. Come bands, piacevolmente venuto a conoscenza di Detroit Cobras, Shout Out Louds e The Concretes.

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  4. Troppo difficile pensare al decennio trascorso.
    Ma in effetti non ci sono grandi capolavori da ricordare

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  5. In effetti Left right center è un grandissimo brano.
    Ma non trovo un album di Paolino da segnalare nel decennio.

    Buono il primo degli Strokes ma poi si sono persi un po'....

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  6. "As is Now" del paolino rientra sicuramente anche nei miei "00 memorabili". mentre nonostante sia stato ampiamente incensato e glorificato "22 Dreams" no..

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  7. Sicuramente alla distanza "Ai si now" è migliore di "22 dreams" che nei primi tempi mi era sembrato un grande album , ma che alla distanza ha perso un sacco di punti e non riesco più ad ascoltare....

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  8. Tra l'altro in primavera esce il nuovo di Paolino "Wake up the nation"

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  9. alcuni album eccitanti secondo me ci sono stati anche in questo decennio. ovvio che non mi aspetto che siano neanche presi in considerazione dalle riviste inglesi.

    però, tanto per citare, demon claws"satan's little pet pig" è un grande album. i black lips hanno fatto due capolavori assoluti(il primo album e "let it bloom"). "ultraglide in black" dei dirtbombs è fantastico, così come il primo di king khan & bbq show. non dimenticherei un gruppo notevole come i white stripes e neanche gli ultimi lavori della blues explosion. volendo anche il primo degli strokes non è malaccio.

    certo, ripeto, non mi aspetto che i black lips finiscano nelle classifiche mainstream. ma il mio è solo un umile post di un appassionato, mica l'autorevole giudizio di un esperto (per di più inglese...).

    m.

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  10. dimenticavo...sui nomi più conosciuti, anche gli hives hanno detto qualcosa di interessante.

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  11. Tra i nomi che ho riportato ho volutamente segato quelli che proprio non ci stavano (Bruce Springsteen, i Gorillaz etc etc), che le riviste "ufficiali" mettono ai primi posti.

    Ho messo quelli più vicini ai "nostri" gusti.

    In generale però vedo, anche dai vostri giudizi , che il decennio non ha regalato granchè.

    Un po' come negli anni 90...per trovare un decennio ancora degno bisogna tornare agli 80's

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  12. Per non parlare poi dei 60s e 70s...Tony,una volta era più difficile stilare delle classifiche,perchè di cose belle ne uscivano a raffica,mentre ultimamente...mah !

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  13. Infatti 60's e 70's non li conto neanche.
    Ci sono almeno 100 dischi per decennio che andrebbero segnalati come capolavori

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  14. E la cosa incredibile è che persino quelli che possono essere considerati "minori" sono sempre più interessanti del 90% della produzione attuale.
    Parere mio,ma penso tu possa essere d'accordo...

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  15. Leggevo un'intervista a Mick Jagger su Rolling Stone del 1980 dove si stupiva che dopo 20 anni ci fosse ancora gente che si appassionava al rock, quando ormai , secondo lui, aveva detto tutto ed era musica vecchia (Mick Jagger ! Mica John Lydon....)

    Il rock è morto nei pressi di "Sandinista" dei Clash più o meno.
    Ogni tanto salta fuori qualcosa di ottimo ma immediatamente riconducibile a qualche vecchio modello (nel 99% dei casi nettamente migliore).

    Gli ultimi 30 anni (appunto da "Sandinista" dei Clash e "Remain in light" dei Talking Heads sono trascorsi a mischiare i vari generi, ma qualocsa di VERAMENTE NUOVO non è più uscito (con qualche sporadica eccezione, che non mi viene in mente).

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  16. Si è creato un paradosso,che è tipico della società capitalista,per cui dal momento in cui sono cresciute le tecnologie e le possibilità di espressioni sono diventate pressochè illimitate...la qualità è scesa notevolmente e l'industria invece di incrementare il mercato della musica lo ha penalizzato,se non persino sepolto.
    Tant'è vero che gli unici tentativi veramente genuini di proporre ancora qualcosa di DIVERSO (non dico di NUOVO,perchè lì sarebbe ancora più arduo) arrivano dalle piccole etichette e dalle produzioni amatoriali...mentre in passato anche la proposta più all'avanguardia poteva entrare in hit parade,oggi va già bene se un successo commerciale diventa la suoneria per i cellulari.
    Inutile dire che la gente compra sempre meno dischi,questo è sotto gli occhi di tutti...per cui il cane continua a mordersi la coda.

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  17. concordo pienamente con ursus sul fatto che se ora rivolgiamo lo sguardo sulle etichette indipendenti siamo ancora in grado di trovare genuinità, eccitazione e rabbia (che dovrebbero essere le fondamenta del r&r). alle volte troviamo anche grandi album. certo che, se il riferimento sono gli anni dal 65 al 69, sembrerà sempre che non succede nulla.
    però, a mio avviso,le cose nuove non sono mai state la norma. è come se pigliassimo a paragone un giorno particolare della nostra vita e confrontassimo la quotidianità con quel particolare evento.
    ricordo anche che gli anni 80 hanno visto gruppi grandissimi, ma che all'epoca non erano esattamente "di successo".

    bisognerebbe poi aprire un argomento mooollttooo interessante ma parecchio difficile che potrebbe suonare come: "cosa mi fa dire che un disco rappresenta un nuovo punto di vista, una vera novità?".

    io, per esempio, di dischi che hanno aperto un'epoca, non ne conto a centinaia. tutt'altro. neanche nei sixties.


    m.

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  18. beh, nonostante il discorso sia complesso, sinteticamente basti guardare, nei 60's, ad esempio ai Beatles, Who ("Tommy" ), Frank Zappa ("Freak out") , J. Hendrix, Pink Floyd, Doors , il primo dei King Crimson etc etc etc etc

    Il discorso è che la musica rock nella sua fase innovativa si è esaurita dai primi 60's ai primi 80's.
    Poi è stato quasi esclusivamente un riciclare cose già ascoltate.

    Il "nuovo" rimane ora nel profondo delle etichette indipendenti e si perde nella marea di materiale che esce a getto continuo ogni giorno (e a cui personalmente contribuisco in larga scala....)

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  19. Infatti temo che di veramente NUOVO,nel senso vero del termine,ci sia rimasto ben poco...ma in quanto a creatività e passione secondo me c'è ancora molto da fare,solo che bisognerà spostare il tiro dalla provocazione estrema e trasgressiva(quella che inizialmente aveva proposto il beat,come il punk o i vari movimenti di rottura)alla contaminazione tra linguaggi differenti,forse il rock stesso(nell'eccezione più ampia del termine)per sopravvivere dovrà fondersi con altri stili e magari non solo musicali,ma comprendere anche l'evoluzione dell'immagine,dei testi e delle culture...anche questo è già stato fatto(leggi psichedelia)ma non ha ancora esaurito molte delle sue potenzialità,può dire ancora molto secondo il mio punto di vista...forse.
    E comunque vale la pena di provarci.

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  20. i nydolls, i ramones, i sex pistols, ecc erano MUSICALMENTE rivoluzionari?

    secondo me no. musicalmente proponevano un ritorno al passato, ai canoni tradizionali del r&r. 3 accordi e via. da un certo punto di vista erano dunque reazionari.

    si potrà obiettare che suonavano "sporco" ed erano spontanei, avevano un approccio "non professionale" alla musica . cosa c'è di nuovo rispetto alle garage band dei 60's ed al black r&b degli anni 50?

    suonavano più veloce? si, cronometro alla mano è probabilmente vero, ma... tutto qua?

    secondo me se scolleghiamo le band e le canzoni dal contesto, finiremo con l'adeguarci al pensiero che "non ci sono più le band di una volta".

    m.

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  21. E' vero. Il punk del 77 è stato, musicalmente, un riproporre canoni sonori dei 60's (rock n roll e surf per i Ramones ad esmepio) o accelerare e incattivitire certo glam rock (vedi molti dei brani dei Sex Pistols).

    Ma se tiri fuori bands come Talking Heads, i Clash di "Sandinista", i Pere Ubu, i Devo, la scena di "No New York" etc etc, vedi che , pur attingendo da schemi spesso ben riconoscibili, invece il sound era del tutto NUOVO.

    Non è che adesso ci siano meno bands creative, ma è il rock che è ad un punto morto.
    E' successo con il BLUES, che dopo la rinfrescata che gli ha dato la scena Brit nei 60'0s (dai puristi come J.Mayall e Alexis Korner a yardbirds, Animals, Stones etc) ha continuato a ripetersi e a ripetersi.
    Lo stesso con il JAZZ che, finite le sperimentazioni di Miles Davis, Sun Ra, Ornette Coleman, raramente ha ritrovato spunti NUOVI

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  22. sottoscrivo il capolavoro "Ultraglide in Black" dei DIRTBOMBS!
    C

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  23. Infatti quello che dice Mich è vero:quando scoppiarono quelle bands,nei tardi anni 70,la maggior parte dei critici storsero il naso(molti addirittura li demolirono,vedi Bertoncelli)perchè musicalmente rappresentavano un ritorno al passato,una marcia indietro rispetto agli anni che li avevan preceduti...e infatti sono d'accordissimo che,in quanto a qualità musicale e creatività,gli anni 60 furono molto più importanti...però in quel momento serviva una botta forte,una scossa emotiva che travolgesse un po' le cose,altrimenti si rischiava l'immobilismo totale. Inoltre il messaggio culturale che arrivava dal punk era ben diverso da quello dei sixties:l'epoca beat e psycho era un'epoca di ottimismo,di positività e di fiducia...tutto l'opposto di quella successiva,che era ormai disillusa e vedeva all'orizzonte solo Reagan,Tatcher e una possibile guerra nucleare(per fortuna l'abbiamo scampata)per cui i testi cantavano NO FUTURE e non più ALL YOU NEED IS LOVE.
    A distanza di anni non credo che sia rimasto gran che del punk-rock del 77,quelli che lo scimmiottano in modo palese francamente mi sembrano alquanto ridicoli...però non si può negarne l'importanza storica e così come credo sia possibile ricreare una nuova ondata psichedelica si potrebbe,su altri fronti,contaminare anche il punk con forme inusuali,non dico NUOVE ma perlomeno poco comuni.

    Non per piaggeria,ma credo che certi brani di LILITH AND THE SINNERSAINT si avvicinino a questo intento...così come sul fronte psycho i NO STRANGE tenteranno nuovamente altri percorsi,chi vivrà vedrà...

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  24. non credo sia Mich, Ursus..bensi "m"
    C

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  25. nel mio post ho detto che l'aspetto puramente musicale di bands come ramones o nydolls rappresentava più un ritorno alle origini che un balzo in avanti (anche se le 2 cose non sono necessariamente in contraddizione).
    per quanto riguarda l'aspetto culturale e di attitudine del punk, invece, quella fu una stagione bellissima e di grande novità. grazie a quella stagione, ad esempio, non siamo tuttora costretti ad ascoltare troppi emuli degli elp ...
    gruppi come suicide, talkin' heads, o la scena "no new york" ecc ovviamente rappresentavano -anche musicalmente- una nuova ed interessante prospettiva per il r&r.

    io più che sull'aspetto "novità" o "nuove direzioni", sono più interessato a che una band oggi proponga un suono personale, magari facendo i soliti 3 accordi ma riproponendoli con personalità e genuinità. ascoltare le copie delle copie è diventato davvero penoso da che gli originali risalgono oramai a mezzo secolo fa....

    m.

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  26. senza investigazioni ma solo x evitare confusioni: m sei Mich?

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  27. qui m no mich

    passo :-)

    m.

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  28. Caro m. sono d'accordo.
    Anche perchè l'unica via d'uscita è quella di cercare di proporre qualcosa di personale, fresco e con un'impronta riconoscibile, visto che , a mio parere, il NUOVO è ormai pressochè impossibile da trovare.

    In questo senso uno come Jack White che ripropone i soliti riffs triti e ritriti , da Led Zep a Stones, con i White Stripes soprattutto ma anche con Racounteurs e Dead Weather ha saputo dare un'impronta assolutamente riconoscibile.

    Lo stesso gli Oasis, il gruppo più copione della storia del rock, che comunque, gira e rigira , è sempre riuscito ad essere personale.

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  29. ricevuto m. , solo x evitare confusioni..tanx
    Cristiano (C)

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  30. e' sempre ursus che fa casino

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  31. E' colpa mia se ci sono tutti questi M in giro per i blog ???
    Del resto anche io sto invecchiando,ho già speso 155 euro x gli occhiali da lettura,perchè ultimamente vedevo i numeri al posto delle lettere e viceversa.

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  32. 155 euro buttati via...per una band pischedelica vedere i numeri al posto delle lettere è BASILARE !

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  33. noi scriviamo teorizziamo analizziamo, ma alla fine quello che veramente conta è che un disco ci faccia godere.

    leggo parecchia letteratura di genere, specialmente noir e più o meno da 70 anni c'è sempre un omicidio, una donna fatale, un ispettore solitario e magari un pò alcolizzato, le luci al neon di una metropoli e situazioni un pò torbide e tormentate. esistono sfumature hard boiled o ambientazioni marsigliesi, ma il succo è più o meno sempre lo stesso.

    però, mica tutti gli autori sono grandi scrittori. e si può scrivere la stessa storia toccando corde diverse, utilizzando profili psicologici complessi, trame intrecciate e così via.
    eppure il succo sarà sempre la solita storia....

    m.

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  34. ursussse di' la verita'..nelle ammucchiate non distingui piu' uomini e donne..e questo NON e' BASILARE!
    C

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  35. In certi locali non li distinguerebbe nessuno,te l'assicuro...ci sono alcuni viados che sembrano la Bardot di 40 anni fa.
    Ma l'ho frequentati solo per promuovere il video,sono un uomo morigerato io,di sani principi (ah! ah!)

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  36. chiedere a marrazzo e GASPARRI (gasparri !!!)

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  37. pure gasparri x la par condicio?? ma dai..sarebbe troppo bello!
    C

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  38. Hiya there,
    vorrei aggiungere ai dischi del decennio il penultimo, credo, album di Ray Davies 'Workingmen's Cafe' del 2007. Primo, perchè l'ha fatto distribuire gratis col Sunday Times o simile newspaper, secondo perchè è un album dove Ray è in gran forma è dà parecchie lunghezze di distanza sia a Weller, suo discepolo, che a Turner, il quale deve ancora imparare un pò di cose. IMHO.
    Keep the faith
    Fran

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