mercoledì, agosto 12, 2009
Summer of 69
Periodo interessante l’estate di 40anni fa
Con “Tommy” degli Who nelle orecchie (uscito a fine maggio), si piangeva la prematura scomparsa di Brian Jones (il 3 luglio) a cui gli Stones reagirono con il mitico (e suonato malissimo) concerto ad Hyde Park due giorni dopo.
Il 14 luglio uscì “Easy rider” con e di Peter Fonda e Dennis Hopper (mentre era da poco in circolazione “The italian job” ).
Il 20 luglio l’uomo (forse..) scendeva sulla Luna, mentre tra il 9 e il 10 agosto Charles Manson e la sua Family massacravano Sharon Tate.
Giusto una settimana prima del festival di tutti i festival, Woodstock.
L’8 agosto intanto i Beatles passeggiavano sulle strisce di Abbey Road per la copertina dell’omonimo disco e gli Stooges pubblicavano il primo album.
Ah in USA e UK i 45 più venduti erano “Get back” e “The ballad of John and Yoko” dei Beatles, “Honky tonk woman” degli Stones, “Give peace a chance “ di John Lennon , “In the ghetto” di Elvis, “Spinning wheel” dei Blood Sweat and Tears, “The israelites” di Desmond Dekker, “Bad moon rising" dei Creedence Clearwater Revival
In Italia spopolava "Lisa dagli occhi blu" di Mario Tessuto oltre a "Storia d'amore" di Adriano Celentano "Pensando a te" di Al Bano, "Non credere" di Mina, "L'altalena" di Orietta Berti, "Davanti agli occhi miei" dei New Trolls, "Acqua azzurra, acqua chiara" di Lucio Battisti. "Parlami d'amore" di Gianni Morandi.
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Dovevo ancora compiere 9 anni, ma mi ricordo il juke-box al mare che mandava a sfinimento la canzone di Mario Tessuto...Easy rider lo vidi 10 anni dopo!
RispondiEliminaIo ne compivo 8 e ricordo la mia amica Ombretta che , 15 o 16 enne invece continuava a passare sul giradischi dischi di Nada , Equipe 84, ma anche Obladi Oblada e qualche mese dopo Come together.
RispondiEliminaLa mia formazione musicale
E qualche tempo dopo ricordo distintamete il telegiornale che annunciava che "il complesso dei Beatles ha annunciato lo scioglimento"
Io avevo il mangiadischi portatile, ovvero il bisnonno dell'i-pod. Poco dopo mio padre ebbe un attacco di modernismo e comprò un riproduttore di Stereo 8 per la Fiat 500. Ovviamente senza prevedere che ci sarebbe voluto un furgone al seguito per trasportare tutte le cartucce che comprai nel giro dell'anno successivo.
RispondiElimina3 anni..troppo pochi, ma ho recuperato tutto molto in fretta.
RispondiEliminavedevo giorni fa una trasmissione in cui sottolineavano la contrapposizione tra la summer of Love del 67 e (woodstock a parte)i fatti tristi e di morte del 69..come se il capitolo fosse definitivamente chiuso e il punto di non ritorno raggiunto.
Cristiano
(Hi, FadetoGrey..ci simo gia visti dalle parti degli Harp1,isn't it?)
E infatti il 1969 viene abitualmente associato a Woodstock e conseguentemente all'estate della pace, amore e fratellanza...
RispondiEliminaInvece, come dice giustamente Cristiano, è proprio la fine di un'epoca, durata dai primi 60's (Swinging London / Beatlesmania etc etc) al 67/68.
Da lì in poi è una lenta discesa in vari inferi....
Già Tony, inferni neri e cupi di piombo.. qualcuno dice che lì la nostra società morì in modo definitivo, per poi cominciare a marcire (figuriamoci poi ora, trent'anni dopo, com'è ridotta.. basta guardare un telegiornale, anzi no, quelli "vanno" bene, forse sarebbe meglio leggere il Times o El Paìs)
RispondiEliminaComunque Storia d'Amore di Celentano è una canzone immortale.
sarebbe interessante fare un confronto con questa estate: cosa (non) è uscito al cinema, cosa (purtroppo) è uscito nei negozi di cd etc etc... da spararsi nei maroni
RispondiEliminami piace pensare ai 60's come ad un "decennio breve" iniziato intorno al 63, con l'assasinio di jfk e l'inizio della british invasion che farà cortocircuitare la tradizione r&r e r&b americana. considero il 1966 come l'Anno del Signore, l'Anno 0, i migliori 12 mesi di tutta la storia della musica. stop. il 1969 chiude simbolicamente e musicalmente il decennio (eptennio?). l'uscita di "the stooges" descrive il presente di merda e la futura ribellione punk.
RispondiEliminacerto che, paragonato al 2009, il 1969 sembra un anno fantastico.
m.
I 60s' rimangono un periodo magico nell'immaginario
RispondiEliminaMa a ben guardarci non è che fossero tutti fiori e colori, anzi.
Probabilmente dal 1965 al 1968 si sono concentrati i momenti migliori.
Ma, in effetti, se pensiamo a cosa è uscito in quei due o tre anni a livello di CULTURA (musica, film, teatro, cultura in generale) e cosa abbiamo ora in giro (soprattutto in Italia)....
vabbè, loro stones, beatles, tommy, desmond dekker e noi con orietta berti..... per qual che riguarda quest'estate, io passo spesso davanti a un negozio di dischi, e da un paio di mesi mi domando come facciano a tenere una vetrina intera SOLO con giannabest della nannini e un qualche cd della pausini...
RispondiEliminaMarco MODS Trieste
In quell'anno acquistai di tasca mia(era la prima volta,di solito ascoltavo i dischi di mio fratello)"More" dei Pink Floyd e "Pinball wizard" singolo dei WHO...il ricordo più indelebile però resta la notte dell'allunaggio.
RispondiEliminaE' vero che il 69 fu l'inizio della parabola discendente,ma questo riguarda sopratutto i paesi anglosassoni...in Italia e in Germania sorsero invece importanti movimenti contro-culturali e libertari,il problema è che tutto è stato volutamente cancellato dal berlusconismo imperante(figlio di Reagan e della Tatcher)che ci propinano in continuazione la solfa degli "Anni di piombo":un modo volgare e tendenzioso per stigmatizzare tutto,secondo l'etica del "fallimento del 68"...credo che il 68 sia fallito in parte,ma senza quel periodo(e quindi anche l'autunno caldo del 69)non avremmo avuto mezzi di informazione alternativi,quindi neppure internet,le fanzines,le etichette indipendenti,gli Area ecc... Tutto viene semplificato con il solito linguaggio della politica,ma a ben vedere le cose più interessanti di allora rimangono altre,al di là e oltre le etichette ideologiche...infatti gli ex-maoisti sono diventati reazionari,mentre noi siamo rimasti gli stessi,bene o male(magari coi capelli bianchi,ma gli stessi).
..concordo con ST ,..facciamo i confronto con quest'estate: qual'è l'evento dell'estate?..la Canales in braccio al George?....il sito nel Rodano invaso da scarti petroliferi?...Papi che va in pellegrinaggio da Padre Pio?....Corona e la guardia di Simona vantura che si prendono a schiaffi?...mi sa che Darwin avesse torto:)
RispondiEliminaconcordo parzialmente con Ursus
RispondiEliminaGli anni 70 italiani sono stati un incredibile laboratorio culturale e politico (alla fine degli anni 70 la percezione di noi giovanissimi era che il cambiamento in senso rivoluzionario fosse, non vicino, ma VICINISSIMO).
Quello che mi lascia stranito è che tutto sia finito poi in una bolla di sapone, ucciso da eroina, disillusione, fuga dalle responsabilità, edonismo etc.
E che ora ci si trovi in un desrto culturale, etico e sociale pauroso.
Non mi stupirei se domani arrivase una dittatura "vecchio stile" con l'appoggio di buona parte degli italiani o se la Lega del cazzo dichiarasse l'indipendenza del nord con le coseguenze Jugoslave che ben conoosciamo.
Nei 60's e nei 70's c'era una speranza di un cambiamento.
Adesso assolutamente NO !
Lo stranimento mio,in effetti,era (ed è) lo stesso di allora...alla fine degli anni 70 c'è arrivato come un boomerang il cosidetto "riflusso" che di fatto costituiva una vera contro-rivoluzione:chi ha perso l'illusione di cambiare tutto spesso si è rifugiato nell'eroina,nella disperazione,nell'individualismo più becero...se non avessi avuto la musica,come fedele compagna,forse anche io avrei fatto una brutta fine,chi lo sa...solo dopo molti anni mi sono reso conto,ad esempio,che quello che mi ha tirato fuori da una semi-depressione(che mi colse più o meno intorno all'82)è stata l'operazione No strange:è uno dei motivi per cui l'ho ritirata fuori,sperando che appassioni anche altri come ha appassionato me.
RispondiEliminaconcordo sulla particolarità italiana riguardante gli aspetti sociali, le rivendicazioni salariali, le lotte per i diritti (aborto e divorzio su tutte), ecc. fu un periodo di grandi miglioramenti e entusiasmanti prospettive.
RispondiEliminaperò alcuni aspetti furono claustrofobici e nefasti. ad esempio l'uso ridicolo dell'ideologia in ambiti assurdi: le clark di sinistra, i giubbotti di pelle da fasci; i capelli lunghi da compagni, quelli corti da fascio e così via. ancora oggi scontiamo l'arretratezza culturale di quel ciarpame intellettualoide.
m.
Infatti,ma guarda caso quelli che erano ottusi allora lo sono rimasti ancora oggi,hanno solo cambiato bandiera:dal libretto rosso sono passati a Berlusconi...invece c'è stato un altro movimento,un altra rivoluzione culturale che è stata volutamente dimenticata,forse perchè spaventava molto di più i benpensanti:quello che stava dietro la stampa underground,i festival autogestiti,il living theatre,gli indiani metropolitani ecc...
RispondiEliminaquello che emerge dai media sono solo le cazzate sopracitate oppure il terrorismo:fenomeno isolato,fatto da bande di figli di papà senza alcun contatto con la base popolare...un clichè molto comodo per la maggioranza silenziosa,figlia della passività che tuttora ci impongono:mode,stereotipi,marketing da bruciare in fretta...produci,consuma e crepa!
Tutto marcio,ma ce lo presentano come il nuovo che avanza.
Non dimentichiamo però neanche coloro che sono usciti da quel periodo e che hanno continuato nel silenzio a lavorare nel volontariato o in strutture, progetti, iniziative, finalizzate al miglioramento della società.
RispondiEliminaLontani da proclami, lotte di piazza, soprattutto politica.
Ne conosco molti.
Al di là del personaggio che può essere discusso o meno, uno di questi è Gino Strada, che da lì proviene e mi sembra stia facendo davvero delle cose bellissime per il prossimo.
"Volando più bassi" anche nell'arte e nella cultura i nomi sono tanti.
http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_13/piccolillo_lite_began_tarantini_99355820-87d8-11de-94f5-00144f02aabc.shtml
RispondiEliminache lettura istruttiva!!! bah, come direbbe il Grande Cesare ai 3 tapputi nasoni,.."tsk" ,...GINO STRADA mi sembra un grande
ecco, è morto Les Paul (certo non era un giovanotto)...
RispondiEliminaa proposito di morti...ho appena letto che un mesetto fa è passato a miglior vita bob bogle, chitarrista dei ventures (quelli di "walk don't run". il loro ventures in space del 1964 era uno dei preferiti di keith moon, oltre ad essere un album molto molto all'avanguardia nell'uso di effetti speciali (e non solo...).
RispondiEliminam.
I Ventures tra l'altro hanno venduto oltre 100 milioni (cento milioni !!) di dischi....
RispondiEliminadomani polenta ad aosta x tutti ..paga tony!!!!
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