mercoledì, settembre 25, 2024

Martin "Sticky' Round - Scooterboys. The lost tribe

La scena "Scooterboy" fu una diretta filiazione da quella Mod, nei primi anni Ottanta, per assumere progressivamente (in Gran Bretagna) una dimensione molto personale che dalle origini si allontanava drasticamente.

Come descrive bene il libro:
"Per i Mods lo scooter è un accessorio.
Per gli Scooterboys la classica Vespa o Lambretta è essenziale".


Da un certo punto in poi gli Scooterboys si affrancarono dalla cultura Mod, assorbirono, soprattutto esteticamente, elementi dagli skinhead, perfino dagli psychobilly e rocker.
Conservarono l'amore per soul, northern soul e ska ma non mancavano nelle serate musiche di ben altro tipo.

La disamina del libro è molto interessante, partendo dalle primigenie passioni degli inglesi per lo scooter, arrivando a un elemento essenziale per comprendere l'uso del mezzo negli anni Ottanta Tatcheriani di disoccupazione e devastazione sociale: gli scooter erano economici.
Se ne trovavano usati (seppur mal ridotti) a pochi spiccioli, la miscela era particolarmente bassa di prezzo, non c'erano ancora controlli sull'uso dipendenti dall'età o dall'uso del casco.

Si sviluppò così una scena di fanatici dello scooter, i raduni diventarono affollatissimi, l'estetica era l'ultimo dei problemi (l'importante era arrivare con il proprio mezzo, banditi e sbeffeggiati coloro che lo trasportavano in loco su un furgone).

I mezzi divennero sempre più personalizzati, talvolta al limite del grottesco.
L'estensione a quello che era un culto riservato a pochi, alla massa generò sfruttamento economico da parte di alcuni, violenza ai raduni, attenzionamento delle autorità, rivalità e tanti altri aspetti deprecabili.
Il fenomeno si è successivamente espanso in tutto il mondo (in Indonesia in particolare), pur se molto più circoscritto e differente dagli anni Ottanta, rimanendo però sempre un ambito "segreto" e di pertinenza di pochi appassionati, costantemente lontani dall'attenzione dei media.

Il libro è ricco di foto a colori, bellissima copertina rigida, molto (auto)ironico e divertente, pieno di aneddoti.
Consigliatissimo a chi vuole aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza delle (cosiddette) sottoculture.

Belle le parole di Mani degli Stones Roses e Primal Scream (scooterista di prima generazione che proprio nella scena incontrò il cantante Ian Brown e il chitarrista John Squire):

"Per me gli Scooterboys sono persone dimenticate.
Tutti ricordano i Mod e i Rocker ma noi abbiamo portato gli scooter a un altro livello di personalizzazione.
Noi abbiamo sempre riconosciuto l'eredità dai Mod ma eravamo più dei Casual strdaioli.
Il nostro giro non era strettamente Mod ma un mix di skinehead, football casual e segaioli."


Martin "Sticky' Round
Scooterboys. The lost tribe
192 pagine
Carpet Bombing Culture
Prezzo orinario del 2019 16.95 sterline (venduto in varie piattaforme a prezzi più elevati)

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