giovedì, ottobre 28, 2021

Get Back. Dischi da (ri)scoprire

Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta. Le altre riscoperte sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back

Speciale THE CRAMPS


Gravest Hits (1979)
Stanno facendo danni già da tre anni, attivi nella scena punk New Yorkese, nel giro del CBGB'S, quando nel luglio 1979 firmano la prima uscita discografica sulla lunga distanza, dopo due 45 giri, qui inclusi con l'aggiunta di "Lonesome town".
C'è tutta l'essenza dei Cramps e la migliore line up della band con Lux Interior, Poison Ivy Rorschach, Bryan Gregory e Nick Knox.
Grottesche, violente, sguaiate versioni di "Surfin bird", "Domino", "The way I walk" e la loro "Human fly".
Rock 'n' roll, punk, surf, garage, primitivismo.
Produce Alex Chilton.


Songs the Lord taught us (1980)
Uno dei capolavori del post punk.
I tredici brani dell'album d'esordio sono demoniaci, cinematografici, bizzarri, aggressivi, minimali.
Due accordi, soli di chitarra su una corda, la voce inconfondibile di Lux interior, chitarre costantemente con il fuzz, batteria tribale.
Brani quasi tutti autografi che aprono un genere vero e proprio, lo psychobilly più primitivo e visionario.

Psychedelic jungle (1981)
Con Kid Congo Powers (già con i Gun Club e poi con Nick Cave) al posto di Bryan Gregory, senza più Alex Chilton alla regia, la band cambia direzione guardando a suoni più ipnotici e psichedelici, ripulendosi dall'eccesso di distorsioni e riservando metà del disco a oscure quanto affascinanti cover ("Green Door", "The Crusher" "Primitive", "Green Fuz" le migliori).
Lavoro ancora a livelli di eccellenza.


Big Beat from Badsville (1997)
La carriera della band diventa un vortice di cambiamenti di elementi, guai discografici, compilation, live, problemi di ogni tipo, concerti sempre più deliranti.
Ma artisticamente non si sposteranno più dalle coordinate degli esordi.
Non sempre gli album (e talvolta neanche i live act) sono all'altezza della loro fama e una rassicurante prevedibilità diventa la costante tra alti e bassi.
Esce nel 1997 il penultimo album (il successivo sarà nel 2003, prima dello scioglimento seguito alla morte, nel 2009, di Lux Interior) e, pur non dicendo nulla di nuovo, è fresco e ben fatto.

2 commenti:

  1. Son sincero, non mi hanno mai acchiappato più di tanto, ma ne riconosco la grande importanza. E confesso di avergliene dette di tutti i colori quando aprirono i Police a Torino nell'80. I cori accompagnavano lanci assortiti, mi ricordo che gettonatissimi erano mezzi panini incellophanati!

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  2. anonimo delle 12:42

    una loro costante allora...visti a bologna inizi anni 2000 ad un festival dove suonavano una vagonata di gruppi punk in voga al tempo...tutti i ragazzi aspettavano rancid/lagwagon/blablabla e si trovarono di fronte questo uomo di mezza eta' nudo che si arrampicava sull'impalcatura del palco mentre faceva un pompino al microfono!!! gli lanciarono dietro di tutto, io ovviamente ero li per loro!!!

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