venerdì, gennaio 08, 2021

Luca Rastello - La guerra in casa



Preziosa ristampa aggiornata (con interviste e aggiunte inedite) di uno dei libri più importanti per la comprensione delle guerre in ex Yugoslavia, pubblicato nel 1998 (all'indomani della "pace") dal giornalista e attivista Luca Rastello (prematuramente scomparso nel 2005).
E' un libro di una lucidità, crudezza e sincerità a tratti difficili da sopportare, che scavalca ogni retorica e "verità" acquisita su quella tragedia.

Ogni approfondimento su quelle vicende palesa (in questo libro più che in tanti altri) la constatazione di come i nazionalismi furono solo la copertura e un pretesto per un'enorme, spietata, vergognosa speculazione da parte di gruppi mafiosi, criminali, clan radicati nelle strutture statali, per arricchirsi con traffici di ogni tipo: dalle armi, alla droga, agli aiuti umanitari.

Stragi pianificate tra le parti in lotta per concordare la spartizione del bottino, la Bosnia teatro del massacro in quanto luogo della concentrazione delle principali industrie Yugoslave, servizi segereti, gli sporchissimi giochi politici che contrapposero la Germania, "conquistatrice" della Croazia a Inghilterra, Francia e Russia pro Serbi per arginarne l'influenza.

In mezzo odi tribali mai sopiti, "una violenza e una ferocia che la mente dell'uomo di oggi rifiuta, non crede vera" e 250.000 morti, 20.000 stupri, 150 fosse comuni, 715 campi di concentramento (responsabili 45 grupoi serbi, 18 croati, 12 musulmani).
Il ruolo delle forse Onu "di pace", spesso aguzzini e complici (vedi il massacro di Srebrenica).

Qui ci sono date, circostanze, ricostruzioni, nomi, cognomi, tanto, troppo.

"E' sufficiente dare una mano al più forte, legare le mani al più debole e si realizza con le armi ciò che non si poò con la trattativa".

Luca Rastello
La guerra in casa
Einaudi
euro 12.50

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