lunedì, febbraio 17, 2020
Richard Pryor
Riporto l'articolo che ho scritto ieri per il quotidiano "Libertà", nell'inserto "Portfolio" diretto da Maurizio Pilotti.
Uno dei personaggi più trasgressivi e innovativi (nel linguaggio e nella critica sociale) dello spettacolo americano.
Attore comico e cantante afroamericano, sempre sorridente (spesso amaramente), facilmente riconoscibile per i suoi grandi baffi neri, Richard Pryor è stato tra i principali esponenti della rivalsa dei neri nei confronti del segregazionismo (anche culturale) ancora ben presente nell'America degli anni 60 e 70.
Soprattutto grazie a parole politicamente scorrettissime, abrasive, irrispettose, che non guardavano in faccia a nessuno ma anzi erano volutamente urticanti, graffianti, cattive, dissacranti.
In Italia lo conosciamo per le parti interpretate in vari film in coppia con Gene Wilder e anche per un'apparizione in Superman III.
Negli Stati Uniti fu insignito del premio di miglior stand-man di tutti i tempi per la sua comicità ed è stato indubbiamente il principale riferimento per Eddie Murphy, che ne ha preso la verve (auto)ironica pur depotenziata ed edulcorata.
Richard Pryor fu particolarmente divisivo, anche e spesso soprattutto, all'interno della comunità afro americana.
Fu il primo nero a usare il termine dispregiativo “nigger” (negro) nei suoi show e a prendere in giro le modalità di comunicazione, la gestualità, le debolezze degli afro americani, criticando però allo stesso tempo, in modo totalmente irriverente, razzismo e discriminazioni sociali.
Famoso un suo sketch in cui interpretava, nel 1977, il primo presidente nero americano, evento per i tempi fantascientifico.
Nel film dedicato al Festival Wattstax del 1972 (in cui suonarono alcuni tra i migliori gruppi della scena soul e blues) è incredibilmente duro ma sempre con il sorriso sulle labbra “Qui in California è il posto in cui la polizia uccide accidentalmente più negri ogni anno. Ogni giorno leggi sul giornale: negro stecchito a colpi di pistola!
Ma come si può sparare a un negro sei volte al petto per sbaglio? Oh mi è caduta la pistola per sbaglio e si è messa a sparare”.
Oppure: “I negri erano gli schiavi migliori.
In Africa ci combattevamo, divisi in tribù. Ma le vie del Signore sono infinite.
Così ha portato qua il meglio: re, regine, principesse, principi e le ha riunite in una sola grande tribù: battezzandoci negri!”.
Nel 1986 gli venne diagnosticata la sclerosi multipla, e già verso la metà degli anni novanta la malattia entrò in fase progressiva, relegandolo infine su una sedia a rotelle. Tuttavia Pryor non smise mai di recitare, e usò la sua condizione in un episodio di “Chicago Hope” in cui impersonava un malato.
Morì per un attacco cardiaco pochi giorni dopo il suo 65º compleanno il 10 dicembre 2005 ad Encino, in California.
Tanto estroso sul palco altrettanto estremo nella vita privata.
Cinque mogli ma sette matrimoni (con due si è risposato due volte!), sei figli e un numero imprecisato di relazioni extraconiugali (spesso con attrici famose).
A cui univa una passione smisurata per alcol e droghe, cocaina in particolare.
Che ne minò la salute fisica e psichica.
Tristemente famosa la conseguenza di giorni trascorsi ad “alimentarsi” esclusivamente di “polvere bianca”, quando, nel 1980, in preda al delirio, si cosparse di rum e si diede fuoco, correndo in strada a Los Angeles.
Ricoperto di ustioni si salvò e ritornò in sesto dopo mesi di ricovero.
L'episodio fu immancabile spunto per uno dei suoi sketch. Nella sua carriera ha recitato in decine di film, lavorando per e con il suo naturale erede, Eddie Murphy ma anche con David Lynch, Sidney Poitier, Sidney Lumet.
Ha inciso anche un gran numero di album che raccoglievano i suoi spettacoli.
In Illinois sorge una statua a lui dedicata, ha ricevuto l'attenzione di molti registi televisivi che lo hanno immortalato in vari documentari, numerosi i libri biografici ed è stato al centro anche di alcune canzoni a cui si fa riferimento al suo personaggio, da Jackson Browne ai rapper Ce Lo Green e Kendrick Lamar.
WattStax (sottotitoli in italiano)
https://www.youtube.com/watch?v=Dpyn-OUvGnw&t=269s
First Black President
https://www.youtube.com/watch?v=RvehAOCNwp8&t=131s
Richard Pryor, l'AIDS e la Ferrari Testarossa (sottotitoli in italiano)
https://www.youtube.com/watch?v=V6TiZ9jrir8&t=80s
Etichette:
Cultura 70's
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
"We've got Richard Pryor on the video" (jackson browne)
RispondiEliminabeppe