martedì, ottobre 02, 2018

Ronnie Scott



Uno dei personaggi più importanti della scena jazz inglese negli anni 50.
Appassionato di jazz, non riuscendo a trovare i dischi nella disastrata Londra del dopoguerra (i pochi arrivavano attraverso i soldati americani di stanza nella capitale inglese) e avendo pochi soldi in tasca, si fece assumere sulla nave "Queen Mary" che faceva la spola tra Londra e New York, potendo così vedere i concerti dei nuovi boppers e comprarne i dischi.

Che portò in Inghilterra, li fece ascoltare ad altri appassionati, formando una nuova generazione di musicisti e fan.
Continuò a suonare il sax in varie orchestre e troviamo poi due suoi solo in "Lady Madonna" dei Beatles e "I missed again" di Phil Collins.

Disse di lui Charlie Mingus "Tra i ragazzi bianchi, Ronnie è quello che ha più feeling nero, come Zoot Sims".
Morì a 69 anni, nel 1996, per una overdose accidentale di barbiturici prescritti dal dentista.

La sua fama è soprattutto legata al club che fondò a Londra nel 1959, il "Ronnie Scott's Jazz Club", dove suonava regolarmente e dove sono transitati migliaia di musicisti Dexter Gordon,Roland Kirk, Stan Getz, Ornette Coleman ma anche Mark Knopfler, Tom Waits, Eric Burdon, Sade).

Sono stati pubblicati decine di dischi registrati live nel locale, da Curtis Mayfield a Jeff Beck, Van Morrison con Georgie Fame, Nina Simone, Chet Baker, Bill Evans, Ella Fitzgerald, Brand X.
Jimi Hendrix suonò al Ronnie Scott il suo ultimo concerto, il 17 settembre 1970. Morì il giorno successivo.
Il 1° maggio del 1969 gli WHO presentarono in esclusiva al Ronnie Scott l'opera rock "Tommy".

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