giovedì, dicembre 14, 2017

I migliori dischi mod del 2017



Una carrellata di dischi MOD o comunque correlati.

IL SENATO - Cielo rosa / Un giorno senza amore
L'esordio della super mod band con un 45 giri con un inedito firato da Andy Lewis e cantato da Fay Hallam e una versione in italiano di "A day without love" dei Love Affair cantata da Luca Re.

FOUR BY ART - Inner Sounds
Torna la leggendaria sigla FOUR BY ART, una delle primissime mod bands italiane, due album all'attivo, il mitico singolo d'esordio "My mind in four sights", lo scioglimento, la tragica scomparsa di due membri originari, Demetrio e Elvis (a cui il nuovo album è dedicato).
Di quella formazione rimane il solo bassista Filippo Boniello che si circonda ora di eccellenti collaboratori (tra cui il sempreverde Roberto Stortoni alle chitarre e Franco Caforio - già con Litfiba, Pelù e Violet Eves - alla batteria).
Il risultato è un album di eccellente musica che spazia nell'universo 60's, tra garage, tocchi psichedelici (la conclusiva, beatlesiana, "Say something"), soul, riuscite cover (splendida la ripresa di "Allora mi ricordo" dei New Trolls e altrettanto riuscita "Sorry" degli Easybeats, da sempre nel repertorio live della band milanese).

THE FIVE FACES - Sx 225
La band genovese, tornata in attività recentemente dall'infinito passato dei primi 80's, mette a segno un nuovo colpo firmando un nuovo album per l'inglese Detour Records (che aveva già curato la stampa di un DVD live in Inghilterra e di un album sempre live).
Curato nei minimi particolari presenta una band fresca e che fa dell'immediatezza sonora la sua principale caratteristica.
Sarebbe facile derubricarli a mod revival del 79. Personalmente credo si tratti invece del Sound of 78, quello che attingeva ancora dal pub rock più elettrico (Dr. Feelgood, Eddie and the Hot Rods), si affiancava a primi Jam, Buzzcocks, Undertones e Jolt, anticipava di un soffio l'arrivo di bands come Vapors, Purple Hearts o Chords.
C'è energia ma anche tanta melodia di gusto 60's pop, ottimi brani, chitarre sporche ma ben calibrate, ritmica potente, belle voci.

ALEX LOGGIA - Blue Star
Alex Loggia giunge all'esordio solista dopo decenni di attività musicale.
Prevalentemente negli Statuto ma che ha abbracciato tantissime altre esperienze, collaborazioni, gruppi, progetti.
C'è tutto il mondo di Alex in questo disco: beat, blues, funk, soul, rock, ritmi caraibici.
Ma è la qualità compositiva che eccelle.
I brani sono maturi, ricchi di intuizioni, di groove, melodia, classe.
Album di primissima qualità.

GIAMPAOLO CORRADINI & the WEEKEND WARRIORS - s/t
La band reggiana è all'esordio ma Corradini ha alle spalle una lunga militanza con altre realtà come Substitutes e The Youngs.
Gli otto brani dell'album coniugano la passione per le sonorità 60's (Animals, Who, Kinks) con una visione moderna che dai Jam va al brit pop. Sound chitarristico, asciutto, elettrico, nervoso, brani ottimi, energia a profusione. Un album che soddisferà in pieno chi ama il mod sound e affini.

STONE FOUNDATION - Street rituals
La band inglese si lascia abbracciare da mr. PAUL WELLER (che produce, arrangia, suona il piano, canta e compone in due brani) e rilascia un album con i fiocchi.
Soul, funk, eccellenti ballate mid tempo, tanto groove, sound soft ma crudo, pulito, spesso vicino agli Style Council.
Ottimo disco (dove l'impronta di Weller è evidente e chiara), raffinato, godibile, pieno di anima e passione.

PAUL WELLER - A kind revolution
La carriera solista di Paul Weller ha riservato ovvi e prevedibili alti e bassi ma ha sorpreso molti il precedente SATURNS PATTERN, per qualità, freschezza, spessore compositivo e realizzativo, uno dei suoi migliori album in assoluto.
A KIND REVOLUTION raccoglie quella pesante eredità e prosegue sulla linea sapientemente (ri)tracciata due anni fa.
Troviamo ampiamente coperto lo scibile del Weller autore che si muove, in modo attuale e moderno, senza cadute revivaliste, tra le suggestioni sonore a lui più care (soul, beat, melodie 60's, i Beatles più Mc Cartney, soprattutto nelle ballate), richiami ai migliori Style Council, qualche asperità chitarristica di sapore rock psichedelico, sapori gospel e blues.
Un album di nuovo convincente, compositivamente sempre ad alto livello, vario, intenso, che ci conferma l'eccellente salute di Mr. Weller.

STRYPES - Spitting image
Terzo album e nuovo passo evolutivo verso un sound sempre più personale che conserva il gusto 60’s dei ma si sposta dalle parti di quelle atmosfere che furono care a nomi come Elvis Costello, Joe Jackson, Undertones degli esordi.
Anche Arctic Monkeys, un po’ del sempre amato rhythm and blues e sapori dal mod revival del 1979 (Jam, Merton Parkas, Secret Affair).
Brani di grande spessore compositivo, splendidi i suoni, grande groove.
Album eccellente (dopo il deludente precedente).

STEVE BROOKES - Hoodoo Zoo
STEVE BROOKES è stato il fondatore dei JAM, a fianco di Paul Weller, che lasciò poco prima dell'esplosione della band di Woking per dedicarsi ad altre attività lavorative. Non ha rinunciato alla musica incidendo tre album e collaborando saltuariamente agli album di Weller.
Il nuovo lavoro è un raffinato album con 11 brani chitarra acustica e voce con l'aiuto del percussionista della Weller Band, Ben Gordelier e dello stesso Paul che appare in un paio di brani alla chitarra, armonica e voce. C'è un'evidente impronta blues che pervade tutti i brani, Steve è un eccellente chitarrista, espressivo, cool, completo.
La voce è calda ma sa essere ruvida e incisiva. Alcuni brani riportano al Paul Mc Cartney acustico sia come impostazione compositiva che nell'uso della voce.
Album semplicemente bello.

FRENCH BOUTIK / POPINCOURT - The place I love/Tonight noon
Tratte dall'album "Gifted" (4 cd dedicati a cover dei Jam realizzate da band di tutto il mondo e i cui fondi sono devoluti a famiglie in difficoltà, "living in difficult circumstances"), due canzoni riprese da due nomi francesi.
I ben conosciuti FRENCH BOUTIK rivedono "The place I love" (da "All mod cons") in francese in una stravolta versione che spazia tra Kinks, jimgle jangle e psichedelia tardo 60's.
Tinta di psichedelia anche "Tonight at noon", uno dei migliori brani del primo Weller, ripresa in versione dream pop da POPINCOURT (con l'aiuto di Gabriela Giacoman dei French Boutik).

ASSIST + MAL - Bionda attitudine
Torna la band torinese con un 45 giri di puro pop (northern) soul con tanto di delizioso featuring di Mal !

2 commenti:

  1. RIP Pat DiNizio (Smithereens)

    GMV

    RispondiElimina
  2. Interessante consiglio per una wish list natalizia

    Charlie

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails