lunedì, maggio 08, 2017

Paul Weller - A Kind Revolution



La carriera solista di Paul Weller ha riservato ovvi e prevedibili alti e bassi ma ha sorpreso molti il precedente SATURNS PATTERN, per qualità, freschezza, spessore compositivo e realizzativo, uno dei suoi migliori album in assoluto.

A KIND REVOLUTION raccoglie quella pesante eredità e prosegue sulla linea sapientemente (ri)tracciata due anni fa.
Troviamo ampiamente coperto lo scibile del Weller autore che si muove, in modo attuale e moderno, senza cadute revivaliste, tra le suggestioni sonore a lui più care (soul, beat, melodie 60's, i soliti Beatles, soprattutto nelle ballate di gusto McCartneyiano), richiami ai migliori Style Council, qualche divagazione di sapore rock psichedelico, umori gospel e blues.

Nel dettaglio:
Si parte con la potenza e i suoni aspri del soul rock WOO SE MAMAcolorato dai cori di Madeleine Bell e PP Arnold. Brano duro e granitico ma immediatamente memorizzabile.
NOVA è un'escursione acida in certa new wave anni '80 con colorature elettroniche e una sezione fiati che si contrappone ad una chitarra distorta. Quasi sperimentale. Ostico.
LONG LONG ROAD è una classica ballata al piano alla Weller/Paul Mc Cartney con scale beatlesiane e stacco alla "Long and winding road". Evocativo, romantico, molto bello.
Si scende in sentieri funk con SHE MOVES WITH FAYRE, con Robert Wyatt a voce e tromba. Intrigante.
Lenta ballata funk con la voce in primo piano, CRANES ARE BACK assume toni gospel soul ed è un odei momenti più suggestivi dell'album.
Davvero bello l'intermezzo di HOPPER , soul swingante con una contagiosa sezione fiati.
Non particolarmente riuscita NEW YORK, forse il momento più debole dell'album, ballata mid tempo poco convincente.
La passione di Weller per la disco/house/techno/dance o come la vogliamo chiamare è nota e ONE TEAR rende omaggio al sound in oggetto con la partecipazione di BOY GEORGE. Brano ottimo, solo apparentemente avulso dal contesto.
Chiusura in bellezza con il blues funk rock di SATELLITE KID, duro e pieno di groove e il momento migliore di KIND OF REVOLUTION, la splendida ballata jazzy finale THE IMPOSSIBLE IDEA in evidente odore Style Council.

Un album di nuovo convincente, compositivamente sempre ad alto livello, vario, intenso, che ci conferma l'eccellente salute di Mr. Weller.

10 commenti:

  1. Per noi completisti!!! no..scherzo..quella era la soundtrack del film.
    Evvai Paolino a 40 anni da In The City!!!!!
    C

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  2. Ma in Uk è già uscito? Ieri a Birmingham a HMV non l'ho visto?
    Preso quello degli Stone Foundation

    Charlie

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  3. Fanculo. Ho una tempistica che fa schifo. Lo prenderò on line assieme a quello di Louis Berry che non ho trovato su a Brum

    Charlie

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  4. Preso. Stasera mi dedico all'ascolto

    Charlie

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  5. Da quel poco che ho sentito, una canzone splendida ("Long long road) e una inutile ("Nova").Ma tanto poi ascolterò il disco e sarà bello come (quasi) sempre...
    Non sei molto entusiasta, Tony: ma questo disco ti ha convinto.
    Un saluto da Cagliari e dal tuo fan che hai conosciuto due anni fa!
    By Corrado

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    Risposte
    1. CIAO !
      In realtà ho cercato di non farmi coinvolgere troppo per riuscire a dare un giudizio un po' distaccato. Nel frattempo l'album è "cresciuto" con gli ascolti ed è davvero bello

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  6. Preso. Lo sto ascoltando. E' molto vario, coinvolgente ed ascoltabile. Sto leggendo recensioni molto positive, mentre al contrario la precedente colonna sonora è stata giudicata un passo falso. Io ho sentito solamente la canzone - guida, così così, ma le colonne sonore in fondo vanno considerate un po' a parte e comunque strettamente legate al film per il quale sono state scritte.

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