giovedì, giugno 27, 2013

Get Back. Dischi da (ri)scoprire



ALBERTO RADIUS - America goodbye
Personaggio di primaria importanza dell’Italia musicale dai 60’s ad oggi (chitarrista di BAttisti prima, poi con la Formula 3, produttore di migliaia - migliaia ! - di dischi tra cui Faust’O, Underground Life per citare il versante underground.
Poco considerata la sua carriera solista che ha in “Amrica Goodbye” il gioiello più fulgido, dopo che con “Carta straccia” (1978) aveva trovato il successo (grazie allo stupendo singolo “Nel ghetto”).
L’album, del 1979, appare oggi piuttosto datato, in virtù di suoni e arrangiamenti peculiari dell’epoca ma che per i tempi era decisamente avanti con i richiami alla new wave elettronica che si mischia ad un solido rock tradizionale con venature prog e a testi decisamente inusuali, polemici e aspri, decisamente non allineati con l’epica lirica di quegli anni. Eccellenti la title track, il funk rock di“Coccodrilli bianchi” e la blueseggiante “Patricia”.
Album (e artista) da riscoprire.

PHIL DANIELS & the CROSS - s/t
Phil Daniels è l’indimenticabile protagonista del film “Quadrophenia”, ha “cantato” in “Parklife” (e anche in “Think tank”) dei Blur (apparendo anche sul palco con loro) e ha continuato una dignitosa carriera cinematografica. Nel 1979 sull’onda del successo di “Quadrophenia” ebbe anche l’opportunità di aprire una parentesi discografica (tale si è rivelata con un album e due 45 giri).
L’album pur non brillando è comunque di buona fattura.
Daniels canta in modo sgraziato, novello Shane McGowan, indulgendo spesso in stretto cockney che colora alcuni brani di un gusto retrò alla Small Faces ultimo periodo (vedi “Lazy sunday”) o riporta ai Kinks più cabarettistici mentre la musica rimane sospesa tra power pop, un po’ di new wave, pub rock.
Niente di indimenticabile ma di buon livello.

BILL WITHERS -Still Bill
Secondo album del 1972 dopo il fulminante esordio di “Just as I am” dell’anno precedente.
“Still Bill” si addentra nel soul funk più nero, nel southern soul con classici come “Use me” e “Lean on me”, nel duro e minimale soul blues di “I don’t want you on my mind”, nella ritmatissima e ipnotica “Lonely town, lonely street”. Un vero e proprio gioiello di black music all’ennesima potenza.

22 commenti:

  1. Radius pioniere assoluto !
    Chitarrista nei BIG BEN'S fino al 1966,poi nei QUELLI (in sostituzione di Mussida,che faceva il servizio militare) e dal 1969 nel trio formidabile FORMULA TRE,il cui primo album "Dies Irae" non smetterò mai di esaltare : un hendrixiano ancor prima che Hendrix arrivasse in Italia...
    e no,io non ci sto,lasciatemi nel ghetto ancora un po'...

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    1. Come ho detto giá "di lá" amo Radius.
      Ma posso dire che non sopporto Tony Cicco della Formula Tre?

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  2. la copertina di Radius e' qualcosa di agghiacciante..
    molta curiosita per Phil daniels invece..

    (Boss di Ian Page&BOP ne hai/abbiamo gia parlato o mai?)

    C

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    1. No di Ian Page & the Bop no.
      Non me li ricordo con gran piacere ma li dovrei riascoltare

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    2. Giusto x filologia (non con gran piacere too)
      C

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  3. Copertina dell' album orribile (Radius).

    Ma disco strepitoso!

    AndBot

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  4. Invece io la trovo "bella".
    bella no ma strana, particolare che ti ricordi per sempre, insomma azzeccatissima

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  5. Qui non si nota,ma va sottolineato il fatto che l'originale aveva la sovracopertina in plastica trasparente...se ricordo bene la mano con la bandierina era sovrastampata.

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  6. Ormai mi è troppo familiare per capire se mi piace oppure no, ma all' epoca, a prima vista pensai che non favorisse l' acquisto.

    Ma in effetti incuriosisce, quindi forse hai ragione.

    AndBot

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  7. E "l' epoca" è la "mia" epoca, quindi molto discutibile.

    Probabilmente all' epoca giusta la percezione era anche diversa.

    AndBot

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  8. Confermo Ursus: La copertina di maerica Goodbye aveva una sovracoperta in acetato trasparente sulla quale era stampata la mano e la bandiera americana.
    Il mio Radius preferito (a parte la Formula Tre) è quello di "Che cosa sei", album meno sperimentale e, forse per questo, meno sensibile al cambiamento dei tempi.

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  9. "maerica Goodbye" è, ovviamente, un'edizione rarissima, special for casulas

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  10. radius un grande. e anche una persona di grande disponibilita', visto che, da anni, abita sulle colline dalle nostre parti pavesi, e un occhio a quello che fanno le giovani leve lo da' sempre volentieri. a me piaceva moltissimo il primo disco di alberto, quello con lui in copertina che usciva dal frigorifero, con un giovane vince tempera alle tastiere. disco perso, purtroppo, da qualc he parte della mia vita, o inculatomi da qualcuno. mi ricordo un pezzaccio che si intitolava il mio cane si chiama zenone....

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  11. Io ho la versione con la copertina in acetato.
    Tanto per fare il retrò nostalgico ci provino a fare una copertina così con un CD o un mp3.

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  12. Come No Strange esordimmo già con il primo album,con una grafica inusuale su plastica e vinile trasparenti...in quel caso,però,io presi spunto dal primo dei tedeschi FAUST (diversi nelle atmosfere,le nostre erano più colorate e solari) e ci fu parecchia gente che acquistò il disco a scatola chiusa,spinti dalla curiosità che emanava la confezione.
    Come prima uscita per la neonata Toast posso dire che fu un colpo di genio ? Dopo andrò a confessarmi per abuso di autostima...AHAHAHHH :-)

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  13. Ursus sei perdonato per "legittimo abuso"..
    La cover del vs primo lp era proprio bella! e ricordo che piacque assai..bravo!
    C

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  14. Cosi come inusuale (e quindi meritorio) il colore del bomber di Daniels..raro davvero
    C

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  15. Copertina dei NoStrange (album che ovviamente conservo ancora con cura) eccellente
    Anche il bomber di Phil è strano davvero.
    L'album merita un ascolto

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  16. vi e' link x Phil Daniels? tanks

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  17. http://grooveshark.com/#!/album/Phil+Daniels+The+Cross/6098413

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  18. Bellissimo Still Bill ce l'ho davvero un grande disco e poi 'Who is he and what is he to you'.
    Anche a me è sempre piaciuto Radius, recupererò sto disco in qualche, modo, quas vado al Siesta e gli ne chiedo una copia di persona, ha ha ha ha

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  19. Mi piace quello di Phil Daniels! Alcuni pezzi sono davvero riusciti..Daniels gigioneggia cockey alla grande e questo me lo aspettavo ma quando non lo fa tira fuori una bella voce melodica che ci sta parecchio bene
    Mix di stili intrigante
    Da risentire yes
    C

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