venerdì, luglio 04, 2008
Si comprano futuri si vendono futuri dove non c'è nessun futuro
"Lubrificano anche i sogni più ottusi con fantasie a base di oro e di dollari finché ogni essere umano diviene un aspirante imperatore, il suo proprio Dio!
E a questo punto dove si va!?
E mentre noi ci rabattiamo da un affare all'altro, chi è che tiene d'occhio il pianeta?
L'aria si inquina, l'acqua imputridisce, perfino il miele delle api ha il gusto metallico della radioattività e tutto si deteriora sempre più in fretta.
Non c'è modo di riflettere né di prepararsi.
Si comprano futuri si vendono futuri dove non c'è nessun futuro.
Siamo su un treno impazzito figliolo! "
John Milton (Al Pacino)
Da "L'avvocato del diavolo" di Taylor Hackford 1997
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e' little steven
RispondiEliminaMitico Al Pacino, uno dei migliori attori di sempre (grazie anche agli ottimi doppiatori italiani..)
RispondiElimina"La modernità ha elaborato le capacità necessarie per deprimere sia il concatenamento causale degli avvenimenti che lo iato tra presente e futuro, attraverso una glaciazione del tempo storico che insinua nella conoscenza soggettiva il sospetto che il tempo è raggiunto"
RispondiElimina(Gianni Emilio Simonetti - L'agonia e i suoi sarti)
Avete mai avuto anche voi questa fastidiosa sensazione?
Simonetti è stato uno dei primi situazionisti italiani,infatti lo conobbi ai tempi di ENFANT PRODIGE(vedi POPARTX) insieme a molti altri di quel giro...la frase riprende il concetto già espresso da Raoul Vanegheim nel "Trattato di saper vivere..." in particolare dove si parla de "La malia del tempo" ed in particolare Simonetti ha riversato queste concezioni nella musica degli AREA,con cui ha collaborato fin dagli inizi sia per i testi che per la grafica...talvolta pecca un po' di intellettualismo,però,ed alcuni suoi scritti rasentano l'incomprensibile...ma fa parte del personaggio.
RispondiEliminainfatti non ci ho capito un belin
RispondiEliminaIn effetti,pur non essendo un concetto facilissimo,potrebbe essere espresso in modo più chiaro...
RispondiEliminail succo è che nella società attuale l'ideologia dominante funziona un po' come livellatore del tempo
e dello spazio,come quando si sente dire:"E' sempre stato così e sempre lo sarà"...è ovvio che,andando
a rileggere la storia è una visione che non esiste,semplicemente dettata da quanti hanno interesse
a mantenere lo status attuale.
Il capitalismo,in particolare,rende la propria immagine come forma di società immutabile e come se non
fosse possibile nessun'altro modo di vita o di sviluppo sociale...questo è quanto cercava di dire già Marx
(quando il capitalismo si stava ancora sviluppando da poco)con la frase "L'ideologia dominante è quella
della classe dominante",ma rispetto ad allora sono cambiate ancora molte cose ed il capitale,oltre
ad estendere il proprio modello sociale ovunque ha esteso anche la propria immagine ideologica(come
approfondiva Guy Debord ne"La società dello spettacolo")...nel corso di un secolo siamo passati da una
dominazione FORMALE,condotta sopratutto con l'economia,ad una dominazione REALE,in cui le armi della
dominazione si chiamano sopratutto televisione,tempo libero,cultura di massa ecc...
il casino è che il movimento situazionista,che questo lo avevo già capito più di 50 anni fa,per tutto ciò
non è mai stato capito(nel migliore dei casi)oppure volutamente emarginato,sopratutto da una sinistra
pigra e sclerotica che invece di leggere i nuovi fenomeni sociali in modo totale ha preferito rinchiudersi
nel dogma,finendo così per essere nostalgica e anacronistica...legata ad un immagine di classe operaia
ottocentesca che neppure Marx mai si sarebbe sognato di esaltare.
Perciò la ribellione non andrebbe più vista semplicemente come movimento"politico",ma anzi si svolgerebbe
ben oltre la politica e dovrebbe,per necessità,conquistare tutti i terreni della vita quotidiana,non
a caso l'Internazionale situazionista nasce negli anni 50 come gruppo artistico e si estende ben presto
a tutti i vari aspetti del mondo sociale e culturale.
Oggi credo che i suoi concetti di fondo siano attualissimi,ma è più complicato esprimerli con un nuovo
linguaggio,su internet comunque continua a serpeggiare un neo-situazionismo,una specie di squadra di
guastatori,che potrebbe anche diffondersi...almeno io ci conto,visto che ne faccio parte.