giovedì, febbraio 16, 2006

Diritto al cuore

Dal 1994, anno della fondazione, a oggi, Emergency è cresciuta nella convinzione che solo ospedali rispettosi della persona umana e dei suoi diritti siano in grado di assolvere in pieno il proprio compito: quello di essere luoghi davvero "ospitali" dove si praticano rapporti umani basati sulla solidarietà e sul rispetto reciproco.
Di fronte alla guerra, ci è sembrato sensato non limitarci all'assistenza chirurgica ai feriti, ma proporre la pratica dei diritti in campo sanitario.
Nel nostro lavoro, vorremmo vedere realizzato il diritto ad essere curato per chi è ferito e per chi è ammalato: sentiamo come nostro dovere quello di fornire assistenza sanitaria di alto livello e gratuita.
Perché i diritti non solo non hanno prezzo, ma non si possono pagare: i diritti sono dovuti, per questo devono essere gratuiti.
E uguali per tutti.
Non vogliamo una sanità per i ricchi del nord del mondo – evoluta, sofisticata, tecnologica – e una sanità di scarto per i poveri, per i Paesi più disperati dove raramente si vive fino a quarant'anni, e dove si possono curare – a volte - solo diarree e polmoniti.
Ecco perché abbiamo disegnato un grande progetto, un centro di chirurgia cardiaca a Khartoum, in Sudan.
Un Centro di eccellenza, di altissima tecnologia, dove si possa eseguire tutta la cardiochirurgia per bambini e per adulti.
Un centro gratuito a disposizione anche dei Paesi confinanti, dove i pazienti verranno diagnosticati in appositi ambulatori e trasferiti a Khartoum per l’intervento chirurgico.
Un progetto complesso e difficile, ma anche un cammino stimolante, perché contiene semi di pace: mostrare che riconosciamo ai cittadini di quei Paesi gli stessi diritti che pretendiamo per noi stessi, che vogliamo condividere i benefici della scienza medica, che non riserviamo loro solo una "medicina" di seconda scelta.
Un progetto dove il ritrovarsi tra pazienti e sanitari di etnie e culture diverse possa essere un segnale di collaborazione e di solidarietà.
Per questo il Centro di Cardiochirurgia di Khartoum si chiama Salam, che vuol dire pace.
Gino Strada
chirurgo di guerra, fondatore di Emergency


2 commenti:

  1. PENSO CHE SAPRAI APPREZZARE CARO TONY...^^

    http://sonicpollutions.blogspot.com/

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