martedì, novembre 28, 2023

Smells like Dún Laoghaire - Top Hat Ballroom

L'amico MICHELE SAVINI, che vive da tempo a DUBLINO ci introduce a una serie di particolarità interessanti made in Irlanda, nella nuova rubrica The Auld Triangle: narrazioni dalla Repubblica d'Irlanda.

Le precedenti puntate sono qui
:
https://tonyface.blogspot.com/search/label/The%20Auld%20Tringle%3A%20narrazioni%20dalla%20Repubblica%20d%27Irlanda

Oggi per la rubrica “The Auld Triangle” viaggiamo sino a Dún Laoghaire, situata sulla scintillante costa meridionale della baia di Dublino, a soli 12 km dalla capitale.
La cittadina è prevalentemente conosciuta per il suo porto che ospita una seria di Yatch club ed è il principale punto di partenza dei traghetti diretti in Gran Bretagna.

Storicamente, uno degli avvenimenti più importanti verificatosi qui, fu la presenza di Guglielmo Marconi, che il 21 luglio 1898, durante la Queen's Cup Regatta, a bordo della "Flying Huntress" fu il fautore della prima radiocronaca sportiva trasmessa in diretta dal luogo dell'evento.
La storia è raccontata tra l’altro nella canzone "Kingstown Regatta", dei Modena City Ramblers.

Musicalmente parlando Dún Laoghaire (con il massimo rispetto per Guglielmo Marconi ovviamente) è ben più nota per aver dato i natali a Ronnie Drew dei Dubliners e a Bob Ghendolf, nonché luogo di fondazione dei suoi The Boomtown Rats. E’ stata inoltre sede dello storico Top Hat Ballroom, uno dei locali di musica dal vivo più famosi del paese.
(una foto del’entrata Top Hat Ballroom)

Situato in Cumberland Street nel sobborgo di Monkstown, fu inaugurato nel 1953 e nel corso degli anni ha offerto una vasta varietà di generi musicali, svolgendo un ruolo fondamentale nella vita culturale di tutta la Dublin Bay, visto Il suo impatto estesosi ben oltre la zona, in un periodo in cui quasi nessun artista internazionale veniva a Dublino o in Irlanda, figuriamoci nella sonnolente cittadina marittima di Dún Laoghaire ….

Il Top Hat ha vissuto il suo maggior momento di splendore durante le decadi ‘80 e ‘90, quando tra le sue mura ha ospitato nomi del calibro di The Clash, Patti Smith, Metallica, The Jam, The Stranglers, The Jesus and Mary Chain, The Pogues e perfino dei giovanissimi U2, solo per citarne alcuni.
(i biglietti dei concerti di The Clash, The Jam e Patty Smith al Top Hat Ballroom)

Chiuso a metà degli anni 90, è stato successivamente demolito per dar spazio a un blocco di appartamenti chiamato De Vesci House.
Il locale è stato anche una delle location utilizzate per le riprese del film The Commitments, nella celebra scena in cui il buttafuori improvvisato batterista Mickah Wallace, salta giù dal palco durante “Chain of Fools” per salvare il manager Jimmy Rabbitte da un gruppo di esattori.
Video della scena girata al Top Hat Ballroom:

https://www.youtube.com/watch?v=T08xoT7KRwU

La commedia musicale di Alan Parker The Commitments, esce nell’ Ottobre del 1991, pochi mesi dopo una delle più chiacchierate performance della storia del Top Hat, quella dei Sonic Youth, il 21 Agosto del 1991.
Ad accompagnarli nel mini tour irlandese che prevedeva anche una data al “Sir Henry’s” di Cork, una giovane band si Seattle chiamata Nirvana. Cosi in una notte infrasettimanale di fine estate di 32 anni fa, con le due band in Europa per una serie di concerti che includono anche la loro presenza al Reading Festival del 1991, capita che ad assistere con curiosità all’esibizione di circa 40 minuti della band “spalla” dei Sonic Youth, con il solo album Bleach all’attivo, ci siano solo pochissime decine di giovani, nonostante la moltitudine di persone che affermi di essere sta lì quella sera.
(Biglietto del Concerto) Le testimonianze raccontano di un Kurt Cobain molto amichevole e calorosamente coinvolgente con chiunque si fermasse a salutare o complimentarsi per l’esibizione della sua band.
Kurt aveva infatti origini irlandesi, visto che i suoi antenati, originariamente chiamati Cobane, emigrarono da Carrickmore, situata nella contea irlandese di Tyrone, nel 1875 direzione Canada, prima di trasferirsi a Washington.

Molti dei partecipanti al concerto sostengono che la performance di Kurt e soci sia stata la migliore della serata, con i Nirvana che rubano un po’ la scena ai comunque sensazionali Sonic Youth.
C’è chi sostiene che al concerto abbia assistito anche una divertitissima Sinead O’Connor.

Circa due settimane dopo, il 10 settembre 1991, i Nirvana pubblicheranno il primo singolo del nuovo album, quella "Smells Like Teen Spirit" che cambia tutto e che insieme all’ uscita di Nevermind, in poco più di due mesi li trasforma nella la più grande band del pianeta. Qui di seguito la scalette della serata:

Nirvana

School
Floyd the Barber
Drain You
Smells Like Teen Spirit
Come as You Are
Breed
Sliver
Molly's Lips (The Vaselines cover)
Love Buzz (Shocking Blue cover) Negative Creep
On a Plain
Blew
Territorial Pissings

Sonic Youth Setlist:

Schizophrenia
White Kross
Brother James
Orange Rolls, Angel's Spit
Eric's Trip
Flower
Tunic (Song for Karen)
Dirty Boots
Chapel Hill
Mary-Christ
Kool Thing
Expressway to Yr. Skull

(Nirvana in azione al Top Hat. Si può notare la batteria dei Sonic Youth dietro a Dave Grohl)

I Nirvana torneranno successivamente in terra Irlandese nel 1992, sotto le spoglie della più grande band del mondo e avrebbero dovuto farlo di nuovo anche l’ 8 Aprile del 1994, per un attesissimo concerto all’ RDS di Dublino, se non fosse che 3 giorni prima Kurt Cobain si toglie la vita a Seattle ponendo fine alla storia della band.

La morte di Kurt lascia i componenti della band in uno stato confusionale tale che il loro futuro nel mondo della musica è tutt’altro che scontato.
Nel suo libro di memorie recentemente pubblicato "Dave Grohl: The Storyteller", l’ex batterista dei Nirvana rivela un interessante storia a riguardo e racconta come un viaggio nel Ring of Kerry in Irlanda a metà degli anni 90, sia stato inspiratorio per il proseguo della sua carriera.

"Dopo la fine dei Nirvana, non ero del tutto sicuro di cosa avrei fatto. Non riuscivo più ad ascoltare musica e non ero sicuro di voler continuare a suonare. Ero giovane, penso di avere avuto 25 anni. Così ho pensato di andarmene in un posto sperduto e poco popolato per ritrovare me stesso e ho deciso di fare un viaggio nel Ring of Kerry”.

Il Ring of Kerry è una strada panoramica che costeggia la penisola di Iveragh nel sud-ovest della contea Kerry, in Irlanda.
Il percorso circolare di 179 km si snoda tra aspri e verdeggianti paesaggi costieri e affascinanti paesini rurali sul mare.
“Ero già stato in Irlanda e avevo già fatto il giro del Ring of Kerry una volta, quindi ho noleggiato un'auto e ho cominciato a girare, cercando solo di capire cosa fare con il resto della mia vita”

E cosi, mentre percorre una tranquilla strada di campagna immerso tra i suoi pensieri, Dave vede in lontananza un autostoppista.
E’ giovane, indossa un parka per proteggersi dall’ infausta pioggia irlandese che sta cadendo in quel momento e Dave pensa tra se e se “forse dovrei caricarlo”.
In fondo, il rischio di essere riconosciuti nel bel mezzo delle sperduta e verde Irlanda è abbastanza basso.
Più si avvicina più la convinzione di dare un passaggio al ragazzo aumenta se non fosse che , a pochi metri da lui, Dave nota che il giovane autostoppista indossa una maglia di Kurt Cobain.
“E’ stato come un segno. In quel momento ho capito che non sarei mai riuscito a sfuggire al mio passato, perfino nel più remoto e sperduto posto sulla faccia della terra.
E’ stato quello il momento in cui ho capito che sarei dovuto tornare a casa e ricominciare tutto da capo. Ed è allora che ho fondato i Foo Fighters."


Dave Grohl non è certo né la prima, ne l’ultima persona a trovare inspirazione grazie ad un viaggio nel mistico Ring of Kerry, ma il pensiero va al giovane autostoppista con il parka, che aspetta fiducioso sotto la pioggia.

Grazie, ragazzo con la t-shirt di Kurt. --

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