venerdì, luglio 07, 2017
Robert Fripp - Exposure
Rock goes punk è una rubrica che esplora in una serie di post gli album di gruppi provenienti dal rock (più o meno) classico e che furono influenzati da punk e new wave. Dopo i primi due album solisti di Iggy Pop, "The idiot" e "Lust for life" del 1977 e la trilogia di Lou Reed il 1978 e il 1979 "Street hassle", "Take no prisoner" e "The bells", Marianne Faithfull e "Broken english" Nico e "Drama of exile", John Cale e "Sabotage"parliamo oggi di "Exposure" di ROBERT FRIPP.
I precedenti post qui:
http://tonyface.blogspot.it/2017/05/iggy-pop-idiot-lust-for-life.html
ROBERT FRIPP è il grande guru della chitarra ma soprattutto un compositore, un genio della musica, della produzione, dell'avanguardia.
Di conseguenza mai indifferente a quello che gli succede intorno, pronto a cogliere la novità, i suoni più moderni e freschi.
E così all'esplosione del punk e della new wave entrò in qualche modo in quel mondo, assorbendone le parti più creative e propositive.
Suona con e collabora con Blondie, David Byrne e le Roches, segue la scena e i concerti.
Nel suo esordio solista del 1979 (che aveva incominciato a registrare a metà 1977) si sente.
In realtà l'album (facente parte di una specie di trilogia che comprendeva il secondo di Peter Gabriel e un album di Daryl Hall, entrambi qui presenti) abbraccia una gamma di stili e di influenze molto ampia (dalla sperimentazione con i suoi avanguardistici Frippertronics al rock (quasi) tradizionale al tipico sound alla King Crimson).
Ma ovunque aleggia un gusto new wave o addirittura punkeggiante come in “You burn me up I’m a cigarette” cantata da Daryl Hall.
Ad aiutarlo ci sono anche, tra gli altri, Peter Hammill (che canta in tre brani), Brian Eno, Phil Collins, Tony Levin, Jerry Marotta, Narada Michael Walden.
Video promo dell'album:
https://www.youtube.com/watch?v=X1NkphFI3oQ
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Rock goes to punk
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non so ma è uno che non mi ha mai preso più di tanto pur riconoscendogli un ruolo fondamentale nello sviluppo chitarristico (e non solo)..
RispondiEliminaCos'è che rende così spettacolare Heroes di Bowie?
C
Ha suonato con un sacco di gente e marchiato a fuoco un sacco di dischi. "Heroes" senza la sua chitarra era proprio un'altra cosa. E' anche una testa di cazzo, spocchioso e antipatico. Ma un grande della musica.
RispondiEliminaneanche una parola per Peter Hammill?
RispondiEliminaEra saltata una riga...corretto.
RispondiEliminaZAC! Joyello implacabile
RispondiEliminaDavide Junior Rossi era stato alla sua "Corte" all'inizio dei 90s e mi aveva detto che era gentilissimo,un insegnante perfetto
RispondiEliminaC
Pare sia un despota etc etc. E sono famosi i suoi sdegnati rifiuti a firmare autografi o a fare foto insieme etc etc
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