mercoledì, ottobre 29, 2008
Terra Bruciata
Secondo il "Living Planet Report 2008", "check up" annuale fatto da ricercatori del Wwf e altre organizzazioni scientifiche, presentato a Londra, «entro il 2030 avremo bisogno di due pianeti per soddisfare il fabbisogno dell'umanità di beni e servizi».
La domanda globale sulle risorse della Terra supera infatti del 30% la capacità rigenerativa di quest'ultima.
Più di tre quarti degli abitanti del pianeta vivono in nazioni che sono debitrici ecologiche, dove cioè i consumi nazionali hanno superato la capacità di risorse naturali del paese.
Nel 1961 quasi tutti i paesi del Mondo possedevano una capacità più che sufficiente a soddisfare la propria esigenze interna. Nel 2005 molti paesi possono soddisfare i loro bisogni solo importando risorse da altre nazioni e utilizzando l'atmosfera del Pianeta come discarica di anidride carbonica e di altri gas serra.
Stati Uniti e Cina utilizzano, ciascuno, il 21% della biocapacità del pianeta.
Nei valori pro-capite gli statunitensi mantengono infatti il primato assoluto di grandi "divoratori" del pianeta, richiedendo una media di 9.4 ettari globali, come dire, che ciascun americano vive con le risorse di circa 4.5 pianeti Terra.
Il nostro paese è al 24esimo posto nella classifica delle maggiori impronte ecologiche sul pianeta, su oltre 180.
Per quanto riguarda l’impronta idrica, l’Italia si trova al quarto posto nella classifica mondiale riguardante l’impronta idrica del consumo, con un consumo di 2.332 metri cubi pro capite annui
Davanti a noi abbiamo, nell’ordine, solo Usa, Grecia e Malesia.
«Non è troppo tardi per evitare una recessione ecologica - ha osserva James P. Leape - ma bisogna cambiare l'attuale stile di vita e indirizzare le nostre economie verso percorsi più sostenibili». Consumare meno e meglio, soprattutto il nostro mondo "avanzato", «fermo restando - scrive il rapporto - che lo sviluppo tecnologico continuerà a rivestire un'importanza vitale nell'affrontare la sfida della sostenibilità».
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Volevo farti i complimenti per gli argomenti che affronti.
RispondiEliminaFranz
Clima, Berlusconi contro l'Ue: «Non torno indietro»
RispondiEliminaCosì come sulla scuola, anche sul pacchetto clima dell'Ue il premier, Silvio Berlusconi, non mostra nessuna volontà di dialogo. Per confermare la contrarietà del governo alle misure europee sul clima il premier usa parole nette: «Non ci muoviamo dalla nostra posizione, io non mi faccio intimorire da nessuno». Berlusconi precisa che «non può essere l'Italia a pagare più di tutti: il prezzo deve essere uguale per tutti i cittadini europei».
Parole ruvide che non mostrano nessuno spirito diplomatico e che contrastano con quelle del presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, il quale ha sostenuto che «non dobbiamo rispondere alla crisi rallentando l'agenda europea sul clima». Barroso mostra una visione diametralmente opposta a quella di Berlusconi. Se per il premier la crisi economica internazionale non permette di sostenere il pacchetto clima, per Barroso un maggiore rispetto ambientale contribuirebbe a superare questo momento difficile: «Dobbiamo accelerare l'agenda, favorire inoltre l'efficienza energetica» in quanto ciò «è parte della soluzione della crisi», ha detto il presidente della Commissione. Nei giorni scorsi anche il presidente francese, Nicolas Sarkozy, aveva smentito il premier italiano.
Sul capitolo clima interviene anche la Cgil che chiede chiarezza all'esecutivo: «Il Governo continua a ripetere che il pacchetto clima europeo sarebbe troppo oneroso. Tuttavia non si riesce ad ottenere un solo dato che permetta di valutare la misura di questa maggiore onerosità» recita una nota del dipartimento Ambiente e Territorio del sindacato guidato da Guglielmo Epifani. La Cgil sottolinea che, secondo l'esecutivo, per l'Italia ci sarebbe una onerosità maggiore del 40% rispetto alla media europea. Valutazione che sembra però smentita dai dati: «Dalle ricerche effettuate sull'impatto del pacchetto clima emerge in modo chiarissimo che alcuni settori produttivi dovranno sopportare un onere maggiore, mentre per altri si apriranno nuove possibilità di sviluppo. Nel complesso tuttavia il bilancio per il sistema produttivo sarà positivo» si legge nella nota della Cgil. Per il più grande sindacato italiano «se questa analisi non dovesse rispondere al vero è dovere del Governo spiegarne le ragioni». Infine la Cgil sottolinea che, più volte, è stata richiesta l'apertura di un confronto al Ministero dell'Ambiente ma ogni appello è caduto nel vuoto.
Il pacchetto clima oggetto dello scontro tra Ue e governo italiano prevede entro il 2020 il raggiungimento di tre obiettivi: 20 per cento di produzione energetica da fonti rinnovabili, miglioramento del 20 per cento dell'efficienza energetica e taglio del 20 per cento nelle emissioni di anidride carbonica.
Questo vuol dire che alla maggioranza degli italiani interessa molto di più l'abolizione dell'ICI piuttosto che l'aria che si respira
RispondiEliminaanzi,dell'inquinamento,del diritto all'istruzione e di una sanità che non faccia così schifo non frega niente a nessuno,basta che si paghino meno tasse.
CHE SOCIETA' ORRENDA!
Joe
Che Italia di m....
RispondiEliminacaro tony, il tuo blog, insieme al sito di giulietto chiesa, è il primo che leggo quando accendo il pc. complimenti e continua così. marina
RispondiEliminaUrsus, di m...non e' l'ITALIA, credo tu sappia bene.
RispondiEliminaC
Italia infatti sta per amministrazione,non per paese...mi pare ovvio.
RispondiEliminaForse non ci siamo capiti...
beh a milano il pm10 e' sopra la soglia pericolosa da piu di 50 giorni e ci sono 10000 casi di polmonite con i medici di famiglia che hanno gli studi pieni, ma in citta al preoccupazione maggiore e' per graffiti, sicurezza, andamento borsa etc. basta leggere un po di blog tipo 02, o le news di vivimilano.it o sentire i discorsi dei vari colleghi o sui mezzi pubblici...
RispondiEliminavivo decisamente in una citta abitata in maggior parte da veri dementi!
valo drynamil
gli skiantos eran di bologna
RispondiEliminaE I SORELLA MALDESTRA sono di Vercelli
RispondiEliminama tra demente e demenziale c'è differenza,anche io sto a Milano e lo capisco
Joe
Off topic. Su youtube trovate i viedo degli Electric Proms di settimana scorsa. Oasis (qualcosa buono, Liam vocalmente discutibile) e Last Shadow Puppets (molto ma molto validi).. Da vedere
RispondiEliminami collego all'off-topic di Matteo per segnalare che da me ci sono due video degli electric proms.
RispondiEliminaPer la precisione due pezzi di John Lennon:
I'm the walrus (Oasis)
I want you (LSP).
poi: TONY? Dove sei finito? Dovè il tuo "Ottobre, il meglio"?
:-)
http://fard-rock.blog.excite.it/permalink/509743
RispondiEliminaarrivo
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