martedì, ottobre 15, 2024

Yacht Rock #1

L'amico LEANDRO GIOVANNINI inizia oggi una rubrica settimanale dedicata allo YACHT ROCK, ambito musicale spesso vituperato ma che nasconde piccole gemme degne di essere scoperte.

Quando Antonio mi ha chiesto di scrivere dei post sullo Yacht-Rock, ben sapendo che il suo blog è letto principalmente da appassionati di rock e affini, ho subito pensato a quanto possa sembrare provocatorio.
In questa serie di post dedicati al genere cercherò almeno di incuriosire chi pensa che il tutto si riduca a maledire Christopher Cross e poco altro.
Ignorare lo Yacht-Rock però sarebbe un errore: dietro la sua patina di armonie levigate e melodie zuccherose si cela una storia ricca di influenze e connessioni che meritano attenzione.

Intanto partiamo col dire che il termine Yacht-Rock prima del 2005 non esisteva, fu coniato in chiave ironica da JD Ryznar e dai creatori di una serie web satirica che parodiava artisti come Michael McDonald, Kenny Loggins e i Toto, immaginandoli come rappresentanti di uno stile di vita lussuoso, fatto di cocktail e yacht.
In altri contesti, come in Giappone, questo genere è comunemente conosciuto come AOR, in occidente si preferiva usare un termine come Westcoast Pop, in riferimento alla costa ovest degli States da cui proveniva gran parte di questa musica.

Il genere rimane comunque indefinibile, è caratterizzato da influenze jazz, funk, soul, soft-rock e pop, e nasce dall’esigenza di un pubblico adulto di immergersi in un sound sofisticato e rassicurante, lontano dalla turbolenza sociale e musicale di fine anni 70.

Lo Yacht-Rock è il suono della perfezione studiata a tavolino, e non puoi fare a meno di chiederti, se nel mezzo di tutta questa morbidezza, non ci sia una verità che ti sfugge, un’illusione dolceamara che ti accoglie tra le braccia mentre il rock muore a poco a poco.

Ma lo YR non sarebbe stato lo stesso senza i musicisti di studio, che hanno plasmato il genere con la loro precisione e versatilità.v Sono loro i veri architetti dietro molti degli album più iconici.
Anche se spesso restano nell’ombra, i loro contributi hanno reso possibile quel mix perfetto di pop, jazz, soul e rock che caratterizza lo Yacht Rock.

Di seguito alcuni dei nomi che hanno costruito le fondamenta sonore su cui è stato edificato lo YR: Jeff Porcaro (batteria), Steve Lukather (chitarra), Jay Graydon (chitarra e produzione), David Foster (tastiere e produzione), Larry Carlton (chitarra), Michael McDonald (voce e tastiere), Chuck Rainey (basso).

Ritornato prepotentemente di moda ai nostri giorni, grazie anche a personaggi come Thundercat, lo Yacht-Rock rimane la colonna sonora di un sogno americano dorato e inafferrabile.

Nei prossimi post parleremo dei protagonisti del genere, dai nomi più conosciuti fino ad arrivare ai dischi più oscuri e dedicando un capitolo agli artisti italiani che inconsapevolemente o meno, si sono cimentati con il genere.

2 commenti:

  1. Il grande Harmonica! Bella lì, ti leggerò.
    AG

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  2. Ottimo! ne leggeremo volentieri Leandro!
    Ciao AG
    C

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