giovedì, giugno 19, 2008

Le mie robe




LILITH & the SINNERSAINTS in concerto

Lunedì 23 giugno a Vimercate al "RIV FESTIVAL" alle 21.30 (+ Stardog)
Via degli Atleti Zona Fiere
www.myspace.com/acropolisvime

E poi giovedì 3 giugno a Piacenza allo "Spazio 4" (www.myspace.com/spazio4 ) con i Warm Morning
E naturalmente i 6 luglio a Pisa al "Metarock" con Siouxsie e Cristina Donà (www.metamusic.eu)

Venerdì 20 giugno a Gossolengo (Piacenza) Concerto Fluxus
Con Lilith in persona nell'Orchestra
Alle 21,15 nella piazza di Gossolengo (Piacenza) prosegue la terza rassegna di teatro "Linea di confine".
Nell'occasione, sarà protagonista l'Orchestra Filarmonica Fluxus, che proporrà Concerto Fluxus, una performance metamusicale.
Uno spettacolo nello spettacolo, originale e "a più strati", che è anche un susseguirsi di divertenti provocazioni fra l'assurdo, il non-sense e l'indefinibile. Un intervento terapeutico dolce per curare le ferite della nostra sensibilità e, en passant, il logoramento della vita postmoderna.
Questa è infatti la ricetta che sta alla base dello spettacolo dei Fluxus.
La regia è curata da Leonardo Vecchi.

Radio Facoltà di Frequenza, una delle migliori radio che si occupa di musica .
indipendente dal primo luglio chiude.
Per cercare di darle una mano c'è tutto su questo sito: www. savefdf. tk
Radio Facoltà di Frequenza rimane aggrappata ai 99.
4 mhz e resta ON AIR!

La cantina festeggia le prime 75 puntate mandando in onda i momenti più belli di questi primi 20 mesi!!!

Ore 17.30 - RADIO FACOLTA' DI FREQUENZA FM 99.
4 mhz
www. facoltadifrequenza. it per lo streaming

Grazie a tutti voi per il supporto
Bob

Infine sul nuovo ROCKERILLA una pagina di intervista a me in persona sui temi fondamentali del mondo moderno (il mio libro, il gruppo, i miei dischi preferiti, cosa penso della musica in generale).
A cura di Max Marchini.
una lettura ESSENZIALE

40 commenti:

  1. E ACCATTATEVILLO!

    Sophia Loren

    RispondiElimina
  2. caaazzzaaarolaaa!!!!
    sora lella

    RispondiElimina
  3. che palle! mi tocca comprare rockerilla! :-)

    RispondiElimina
  4. non è che altrimenti ti perdi quella gran cosa...piùin là poi magari la butto sul blog.
    così risparmi 4 .50 euro

    RispondiElimina
  5. mado' Joyello che rabbino..

    RispondiElimina
  6. A parte la battutaccia antisemita non credo che sia questione di avarizia,in effetti anche io preferisco spendere diversamente i soldi piuttosto che in Rockerilla,che a parte casi sporadici come questo,è un giornalaccio ormai inguardabile...parere personale,ovvio!
    Però stavolta lo prendo.

    RispondiElimina
  7. quant'e' brutto il manifesto del metarock
    tony su rockerilla e' bello.
    cav.goloso.

    RispondiElimina
  8. Rockerilla è abbastanza inguardabile , ma come d'altronde la totalità della stampa musicale italiana.
    Io leggo solo Rumore e ogni tanto Il Mucchio per tenermi aggiornato su quello che esce e per abitudine, ma con scarsa soddisfazione

    Su Rockerilla sono bello anche perchè la foto è di 5 anni fa (quella di myspace) e poi perchè dico cose sagge e intelligenti

    RispondiElimina
  9. E A GRANDE RICHIESTA E PER OVVIARE A SPESE FOLLI PER ROCKERILLA eccovi la Magnifica Intervista


    1) In che anno e' cominciata l'avventura dei NOT MOVING? Quali i modelli che ti hanno ispirato e da dove sei partito.

    I Not Moving sono nati nel 1981 e contrariamente a quanto si è sempre pensato (gruppo punk per eccellenza) le nostre ispirazioni arrivavano soprattutto dal blues, dal surf e dal rockabilly anni 50. Che poi suonavamo distorto e al doppio della velocità.
    Personalmente ho sempre avuto in Who, Beatles, rythm and blues e soul music i riferimenti principali


    2) Nel tuo libro che abbiamo recensito, dipingi gli anni 80. cosa e' rimasto musicalmente di quel decennio?

    Troppo..
    E' un continuo riciclare quei suoni, quel mood artistico, dimenticando spesso che a loro volta gli anni 80 attingevano da ben altre fonti.
    Basti pensare, anche se andiamo nei 90 , a quanti si sono ispirati ai Nirvana senza conoscere i Led Zeppelin a cui Kurt e compagni sono sempre stati palesi debitori.
    Negli anni 80 ci fu l'esplosione a livello globale del punk con un sound e un'attitudine assolutamente sinceri e che ora ritroviamo in classifica spogliato di ogni significato e contenuto.
    Tutto parte e poi rimane, secondo me, tra il 1965 e il 1980.
    Il resto è riciclo, più o meno ben fatto



    3) Gli anni 80 hanno segnato il primo contrasto, che forse aveva radici nella seconda meta' del decennio precedente tra i giovani "impegnati" che preferirei dire "pensanti" e la moltitudine che frequentava le discoteche per la quale la musica non significava nulla se non sottofondo.

    Con il senno di poi è forse una costante comune a tutte le epoche.
    Solo gli anni 60 hanno coinvolto in un'unica spinta ideale la maggioranza dei giovani verso qualcosa di nuovo.
    La musica fu la spinta propulsiva. In pochissimi anni si passò attraverso Beatles , i capelli "lunghi" , le minigonne, Woodstock , le esperienze psichedeliche, quelle politiche (68 e Vietnam) fino alle sperimentazioni sonore affiancate al sociale (da Frank Zappa alle comuni dei figli dei fiori, le droghe etc etc).
    Successivamente la linea di demarcazione è diventata più netta.
    Da una parte i "pensanti", minoranza alla ricerca di qualcosa di nuovo, originale, controcorrente, dall'altra gli omologati ed integrati ad un sistema basato sul "produci, consuma, crepa"


    4) La tua attivita' musicale oggi

    Suono con Lilith and the Sinnersaints (Lilith è tra l'altro mia moglie e ha condiviso con me negli anni 80 l'esperienza dei Not Moving) di cui è appena uscito il nuovo album "The black lady and the Sinnersaints" e con cui, ancora una volta, dopo quasi trentanni, insisto ad andare in giro per studi di registrazione, palchi, locali, pubs, su e giù per l'italia e l'Europa (pare perfino Cina, in autunno).
    E' una malattia che non passerà mai, ormai
    D'altra parte gente come John Lee Hooker, Cab Calloway, Chuck Berry li ho visti vivi e vegeti saltellare sul palco a 80 anni suonati.
    C'è ancora tempo.....


    5) So che hai organizzato il progetto del tributo piacentino a sgt. Pepper's che poi mi pare un tributo nazionale. Una strada ?


    Ho sempre sognato di rifare un album dei Beatles per intero
    E anche se Sgt Peppers non è il mio album preferito di John e compagni (di gran lunga preferisco l'Album Bianco e Abbey Road) è stata un'esperienza entusiasmante. Innanzitutto perchè ha radunato intorno al progetto 111 musicisti di estrazioni totalmente diverse e poi perchè c'è stata tanta di quella passione e impegno da parte di ognuno che ha reso il tutto ancora più bello.
    Oltretutto, modestia a parte, se paragonato a tanti altri simili tributi usciti in Inghilterra o USA, fa comunque un gran figurone.


    Tony, dimmi i tuoi 10 desert island records, i dischi che porteresti con te su un sola deserta.


    Sono 12 ma ce ne starebbero altri 100....

    Beatles: "White album" - "Abbey Road"
    Who: "Quadrophenia" - "Who's next"
    Clash: "London calling"
    Rolling Stones "Exile on main streets"
    Prisoners " A taste of pink"
    Husker Du "Warehouse"
    Robert Johnson "Complete recording"
    Aretha Franklin "Live at Fillmore"
    Stooges "Funhouse"
    Traffic "John Barleycorn must die

    RispondiElimina
  10. Concordo pienamente con le tue affermazioni,sopratutto per quanto concerne l'analisi degli anni 60 e 80,nonchè le opinioni sui Nirvana e soci...a tal punto che anche io tempo fa diedi dei pareri sul grunge che forse sono stati travisati(in particolare con Cris ci furono dei misunderstanding),non ho mai pensato che il grunge facesse schifo o cose simili,colo che mi sembrava assurdo dipingerlo come una novità o definire Cobain un rivoluzionario al livello di Hendrix o di Zappa...il grunge è stato solo un revival dell'hard-rock:tutto qui,bisogna prenderlo per quello che è senza ipocrisia,ma purtroppo per ragioni commerciali i media si inventano spesso dei fenomeni più o meno costruiti...prima degli 80 non era così,son d'accordo anche io!Adesso si raccolgono solo i residui,più o meno interessanti,ma nulla di particolarmente innovativo.
    Sulla classifica non abbiamo gli stessi gusti,ma non conta nulla,normale amministrazione.
    Rockerilla credo che sia stata importante per la diffusione di un certo suono nella nostra penisola,ma oramai si adegua anche lei alle mode e ai trend dilaganti,quelli che durano meno di una stagione,ahimè!
    Saludos.

    RispondiElimina
  11. Pur ricnoscendo che un po' è così, non sono del tutto d'accordo sul grunge. Non su tutto, per esempio.
    nella fattispecie non mi trovo d'accordo sulla definizione di "revival". Io parlerei di "evoluzione" dell'hard rock e, in questa definizione prenderei in considerazione TUTTO l'hard rock, dall'heavy metal al punk.
    Quando ho sentito per la prima volta "Smells Like Teen Spirit" (notate che non parlo dei pezzi minori del primo album ecc...) provai qualcosa di straordinario. Era rock, certo! Era duro, come no?... Ma niente PRIMA suonava in quel modo.
    Lo stesso discorso nonsi può fare su molti dischi dei Soundgarden o dei Pearl Jam che aveano, effettivamente, un approccio molto più zeppeliniano (soprattutto i PJ che difatti lo dichiaravano apertamente)... Quel movimento, però, servì a dare una mossa a una cultura, quella della musica giovanile, che era in un momento di stasi deleterio... Non succedeva niente. Tutto taceva e anche l'underground faticava a farsi largo. Poi, d'un tratto...

    Load up on guns
    Bring your friends
    Its fun to lose
    And to pretend
    Shes overboard
    Myself assured
    I know I know
    A dirty word
    ....

    RispondiElimina
  12. Continuo a precisare comunque:
    non dico che anche il grunge non sia stato importante,lo è stato eccome però...originalità è un altra cosa.
    Pur apprezzando diverse cose in quel campo,io sarò scemo ma continuo a preferire i dischi di altri nomi precedenti e magari pure IGNORATI,tipo Josefus,KAK,Blue cheer,Mariani(per citare alcuni statunitensi)e britannici tipo HIGH TIDE (quanti fanatici dei Nirvana conosceranno un album FONDAMENTALE come "Sea shanties"?Forse nessuno o quasi)i Black widow di "Sacrifice" e...potrei andare oltre ma che ci posso fare?Io sono ancorato a quelle cose,da lì non mi schioda nessuno.

    RispondiElimina
  13. io saro' scemo. futuro.

    RispondiElimina
  14. In questo caso si tratta di un condizionale:
    Io sarò tu sarebbi loro sarebbessero voi sarebbereste ecc...

    RispondiElimina
  15. splendida recensione:

    http://www.ilcibicida.com/seashanties.htm

    Joe

    RispondiElimina
  16. Purtroppo mi trovo sempre daccordo con il mister,ahimè
    in quanto all'hard-psycho di annata consiglierei anche i due album dei GUN e "Forms and feelings" dei LOVE SCULPTURE
    dopodichè uno prende buona parte del grunge e lo sbatte giù dalla finestra
    Joe

    RispondiElimina
  17. Drastico e perentorio,minkia!
    Poi dite che sono io l'estremista...
    comunque grandissimo trio i Love sculpture,originario del Galles:del resto Dave Edmunds credo sia uno dei chitarristi più sottovalutati della storia (errore!) malgrado abbia lavorato con molti grandi come Nick Lowe,Flaming groovies e prodotto i Ducks de luxe (ottimo pub-rock 70)ma c'erano ancora prima dei LS gli Human beans,mitica versione di "Morning dew" nel 1967,fantastica!
    Un altro trio storico (al pari dei Cream,secondo me!) erano i TASTE di Rory Gallagher,sopratutto il primo LP "On the boarder".Suonarono in Italia nel 1969,qualcuno ha la registrazione ma non la molla.

    RispondiElimina
  18. errata corrige:
    "On the boards" è il secondo,il primo dicasi solo TASTE,da avere tutti e due!

    RispondiElimina
  19. That's good!
    Hard-rock e blues acido tinto di psyche,quei gruppi sono tra i miei favoriti
    ci metterei dentro anche i FREE e i Groundhogs magari.........comunque Rockerilla l'ho comprato lo stesso,l'articolo di Cilìa sul Mucchio è poi uscito???

    Joe

    RispondiElimina
  20. giusto Joe!Hard-psycho-blues...
    Preso dalla frenesia dei nomi mi tornano pure i Frijid pink (versione stratosferica di "House of the rising sun")e i Pink Faires di Mick Farren...tu sai,perchè lo prendesti in negozio,di quel famoso CAMEL del 1970:"Underage"...quelli non c'entrano nulla con quegli altri Camel(pomposi e soporiferi)si tratta del gruppo che nel 1969 approdò in Italia col nome di Sopworth camel,incise un singolo RCA "Only one woman" e si sparò un tour (a TO di spalla c'erano i Templari)l'LP "Underage" uscì solo in Italia,per cui è introvabile e non credo lo abbiano mai ristampato.
    Lo dico anche per Tony:se trovassi tracce di "Underage" by CAMEL - RCA 1970 prendilo!
    Oltretutto fanno versione GRANDIOSE di "Magic bus" e "Magical mistery tour" completamente stravolte pre-punk da schiattare!
    In copertina reca un disegno con le loro facce elaborate in stile "Who are them?"(tanto per capirci).

    RispondiElimina
  21. E certo che so,Ursus!
    Per fortuna che lo presi a suo tempo,già era raro ma adesso......
    le ultime quotazioni che ho visto superano i 200!
    Il fatto è che prima molti li confondevano con i soliti Camel,non sapendo che è solo un caso di omonimia,suonano come i Who incrociati con gli Stooges.

    Joe

    RispondiElimina
  22. Più o meno si
    ed ho trovato notizie più dettagliate su questi Camel nel forum de LA stampa...erano una filiazione di The Dave Anthony's moods,pare.

    http://www.lastampa.it/forum/Forum3.asp?chiuso=False&pg=12&IDmessaggio=763&IDforum=367

    RispondiElimina
  23. Grande
    Mick Farren con i Pink fairies ha fatto solo alcune cose però,lì il pezzo forte era la batteria di Twink ex-Tomorrow
    c'è sempre stata collaborazione comunque tra DEVIANTS e Fairies ancora prima del 67
    io ho un bootleg dei primi Fairies che suonano mod/r&b roba del 64/65 registrata così così,ma grande impatto

    Joe

    RispondiElimina
  24. http://www.youtube.com/watch?v=eg36H14LCt0

    !

    RispondiElimina
  25. Flavio,non riesco ad aprirlo,cos'è?

    Tornando a Mick Farren:i DEVIANTS fanno parte della mia classifica personale,tra quei famosi dischi che porterei sull'isola deserta...
    "Ptoof!" sta ai primi posti senz'altro.

    RispondiElimina
  26. Quando uscì il film "Quadrophenia" ricordo che Mick Farren venne intervistato in veste di ex-mod degli anni 60
    non ne parlò benissimo,a dire il vero,mentre furono più magnanimi Rod Stewart e David Bowie mi pare.....
    l'altro grande esule era Marc Bolan che però era già scomparso
    Joe

    RispondiElimina
  27. Ricordo anche io quell'articolo,era su "Popster" se non erro,che poi divenne "Rockstar".
    Di Mick Farren sono ottimi anche i lavori solisti,da "Mona"a"Vampires stole my lunch money".
    Joe,mi sa che qui scriviamo tra di noi soltanto,che fine han fatto i musicofili?
    Battuti miseramente dai calciofili,che vergogna!

    RispondiElimina
  28. In realtà io leggo e attentamente ma questo ambito psichedelico me lo sono proprio perso.
    nel senso che conosco le bands e i personaggi citati ma solo per occasionali ascolti e mai per conoscenza appprofondiat.
    MA il discorso è interessantissimo

    RispondiElimina
  29. ...anche perchè caro URSUS (come ho già scritto una volta su popartX), poco dobbiamo aggiungere, santo dio ne sapete una più del diavolo!!
    Appoggio la mozione di fiducia ai grandissimi FREE (che botta Tons of Sobs, blues peso e sanguinante, ehm, non esattamente il mio campo, ma notevolissimo).

    pibio

    RispondiElimina
  30. Ahh,per fortuna...
    credevo di essere rimasto il solo(a parte il grande Joe).
    La discussione poi era nata da alcune considerazioni sul grunge che (ripeto) non trovo affatto da scartare,ma leggevo tempo fa un articolo in cui si affermava:"Kurt Cobain è stato un rivoluzionario al pari di John Lennon e Jim Morrison":adesso non ricordo la fonte,ma francamente mi sembra una stronzata!
    Si può paragonare il movimento culturale e artistico degli anni 60,con tutti i mutamenti di costume e sociali che ha prodotto,rispetto ad un momento passeggero?
    Ripeto:ci sono alcune cose che mi piacciono tuttora(i Monstermagnet ad esempio,anche se molti non li considerano "grunge")ma parlare delle radici e dei precursori è tutt'altra cosa...in particolare lì,in quel bivio che divide i 60 dai primi 70,si è concretizzato tutto:rock-blues,psycho,hard-rock vero e persino il glam acido dei primi album dei T REX (quelli come Tyrannosaurus rex sono anche meglio!)...allora che c'è di nuovo nel grunge e nei suoi proseliti?Un cazzo,mi viene da dire.
    Ma non è snobismo,semplice considerazione dei fatti.
    Al concerto ultimo che abbiamo fatto alla famosa festa di Cristina,alcuni ci hanno avvicinato dicendoci che siamo DEI GENI...ma neanche i NS sono mi stati geni,in verità abbiamo solo assorbito la musica ascoltata nel coro di decenni e filtrato il tutto con le nostre sensibilità,i geni sono altri...io credo.

    RispondiElimina
  31. io sono un genio.
    Albert

    RispondiElimina
  32. scusate, il link di youtube sopra non centra un tubo con la discussione ed il grugge (anche perchè, a parte qualcosa dei nirvana, personalmente aboooorro il grugge)... è un video dei blind alley che ho trovato per caso. grandi.

    ciao f

    RispondiElimina
  33. Ho rivisto dopo molti anni Marco Ciari (ex batterista dei Blind alley e poi Party kidz) proprio il mese scorso alla nostra serata,adesso lavora all'interno del comune nel settore culturale,suona ogni tanto con Slep e qualcun altro del giro storico torinese.

    RispondiElimina
  34. Un saluto di grande affetto a Blind alley e Party kidz,purtroppo qualcuno non c'è più ma lo ricordiamo sempre con affetto
    permettimi di dire,però,caro Ursus che ciò che ha fatto dei No strange dei piccoli geni non è tanto l'aver scoperto delle novità assolute ma è l'approccio che avete messo nelle vostre creazioni
    se vi foste limitati,come fanno altri,ad imitare o a scimmiottare i soliti modelli stranieri forse sareste passati inosservati o quasi,mentre la vostra forza è stata la particolarità,la ricerca di soluzioni diverse da qualsiasi canone e fuori da ogni conformismo,siete stati e siete UNICI,non me ne vogliano gli altri gruppi ma per conto mio
    No strange number one!

    Che ne dice Cristiano???

    Joe

    RispondiElimina
  35. Parlo in libertà, tanto siamo tra amici...

    Spesso dico che la musica si è fermata con "london calling" dei Clash...e nella mia ottica, guardando a dopo, mi sento giustificato a pensarlo.

    Il caso dei NO STRANGE e ,permettetemi, dei NOT MOVING, per fare due esempi a NOI VICINI , è emblematico.

    Sono passati oltre ventanni e la nostra "lezione" (intesa come miscela sonora personale e particolare) rimane comunque "originale" , in qualche modo indimenticata, oserei dire insuperata, se non da pochi.

    Allora a volte penso: non siamo stati dei geni, ma qualcosa di buono, molto buono, forse lo abbiamo fatto.

    Scusate l'auto sega, ma ho bevuto due birre medie e un limoncino a pranzo e forse l'effetto è questo

    RispondiElimina
  36. Eh si,capisco...adesso è iniziato il gran caldo e pure a me hanno portato delle bottiglie di bianco fresco fresco che vanno giù che è un piacere.
    Io davvero non so che dire,di riconoscimenti come quelli enunciati dal grande JOE negli ultimi tempi me ne sono arrivati moltissimi,considerato che su internet traffico da meno di 2 anni (tutto sommato poco) e che sicuramente non mi sarei mai accorto di tanto consenso se non fossi casualmente capitato in blog e siti come questo,un po' per gioco e molto per curiosità...
    penso,in fondo,che No strange e Not moving pur essendo state due formazioni ben diverse tra loro e distinte da vari fattori(di stile,di tendenza ecc...)siano accumunate dallo spirito di evasione,di ricerca del non-compromesso,di rifiuto di una realtà piuttosto pesante.
    Per questo,alla fine,ci premiano anche a distanza di parecchi anni...cosa che non è così frequente nel panorama italiano,dato che abbiamo visto tantissimi altri scomparsi e dimenticati nel giro di poco tempo,magari anche più pompati e persino da grosse strutture,con dietro capitali e tutto il resto.
    Parliamo certamente di un ambito prettamente underground e non dei colossi del business musicale,ma fatto sta che di noi si ricordano anche quelli che hanno poco più di 20 anni (a me è capitato di incontrarne) e che per varie ragioni ci vedono come punto di riferimento,forse perchè altrove non trovano la stessa spontaneità di fondo.
    Appena un mese fa,nel mio caso,ho tentato questo rientro nelle scene...ho pensato molto prima di farlo,perchè non volevo assolutamente inscenare la solita reunion per nostalgici e fare la parte del vecchio con la sindrome di Peter Pan...tra l'altro dopo il nostro periodo discografico sono cambiate molte cose:i gusti della gente,le mode,addirittura la società italiana e tutto il resto...persino a livello personale ho preso delle mazzate che certamente non mi hanno invogliato a rimettermi in gioco...ma adesso vedendo questi risultati e sentendo queste voci,che magari saranno poche,isolate,minoritarie ma chi se ne frega...ho ritrovato l'entusiasmo e la voglia di riprovarci.
    Durerà,non durerà? Non lo so e come sempre non ci penso affatto...credo che da questo autunno ci rimetteremo a comporre nuove cose,forse per fare uscire un altro disco,magari in vinile(spero!)

    RispondiElimina
  37. e tu miandresti su un' isola deserta senza niente dei jam?

    e neanche glory boys...
    dimmi che ti sei sbagliato...

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails