martedì, aprile 30, 2024

Aprile 2024. Il meglio

A un terzo dell'anno l'elenco di ottime uscite da segnalare si allunga ancora di più.
Dall'estero Bella Brown and the Jealous Lovers, Les Amazones d'Afrique, Mdou Moctar, Libertines, Liam Gallagher & John Squire, Mooon, Black Crowes,, Dandy Warhols, Michelle David & True Tones, Big Boss Yard Act, Kula Shaker, Kim Gordon, Real Estate, Tibbs, Idles, New Mastersounds, Mo Troper, Galileo 7 e Popincourt.
Tra gli italiani A Toys orchestra, Tre Allegri Ragazzi Morti, Rudy Bolo, La Crus, The Devils, Enri Zavalloni, Any Other, Smalltown Tigers, Paolo Zangara, Pier Adduce e Paolo Benvegnù.


THE LIBERTINES - All quiet on the eastern esplanade
Lasciate finalmente da parte le banalità da gossip, Pete Doherty, Carl Barat e soci dimostrano di avere ancora tanto da dire e lo fanno con un ottimo album, pieno di belle canzoni. Alcune punkeggianti come "Oh shit", "Be young" o "Run run run", altre immerse in malinconiche atmosfere semiacustiche, bluesy o swinganti ("Baron's claw") o con un tocco reggae. Il capolavoro è però "Merry Old England" un incrocio tra Paul Weller, Joe Strummer, Kinks e Billy Bragg. Un album di cui ci si può anche innamorare.

BIG BOSS MAN - Bossin' around
Quinto album per la band inglese, a dieci anni dal precedente, e ancora un'invidiabile freschezza nel proporre un gustosissimo mix di Hammond sound, boogaloo, latin jazz, funk, soul, ethiojazz, anche uno ska soul irresistibile. Bravissimi nel districarsi in una varietà di stili con grande maestria e padronanza della materia.

GOSPELBEACH - Wiggle Your Fingers
Ultimo album per la band californiana, da sempre interprete di un delizioso 60's sound ("Another summer of love" è stato il mio album dell'anno nel 2017). Nel nuovo lavoro spostano le coordinate più verso i 70's tra jingle jangle, psichedelia tinta di country (con un po' di Neil Young) e pop rock FM tra Tom Petty, Poco, Fleetwood Mac. Hanno fatto di meglio ma il congedo è comunque più che dignitoso e come sempre piacevolissimo da ascoltare.

RIDE - Interplay
Non male il nuovo (settimo della cariiera) della band di Andy Bell. Pur se i dodici brani si muovono tra alti e bassi, momenti di grande classe ed episodi trascurabili e incerti. In ogni caso un buon lavoro, sicuramente sopra la sufficienza tra britpop, echi shoegaze, elegante pop rock.

SHABAKA - Perceive Its Beauty, Acknowledge Its Grace
Concluse le esperienze con Sons Of Kemet e The Comet is Coming, Shabaka Hutchings parte per una nuova avventura con il solo nome di Shabaka.
Abbandona il sax a favore del flauto e scrive un nuovo capitolo del suo fantasmagorico percorso, mischiando nuovo e antico, jazz e ambient, spiritual jazz e influenze etniche, "A love supreme" e Alice Coltrane.
Al suo fianco uno stuolo di eccellenze (Esperanza Spalding, André 3000, Jason Moran, Nduduzo Makhathini on piano, Nasheet Waits tra i tanti).
Un album non facile, meditativo, cerebrale, ancestrale, da chi guarda lontano e non solo artisticamente.

BEYONCE' - Cowboy Carter
Secondo capitolo di una trilogia dedicata alla musica americana, in cui, in questo caso, la pop star guarda alle radici, dal soul al gospel, al country (aspetto che ha suscitato "scandalo" e rimproveri dalle frange più oltranziste dell'ambito), non dimenticando però il sound abituale che ne ha contraddistinto la carriera, a base di pop, elettronica, dance.
Produzione e arrangiamenti stellari, ventisette brani per un'ora e venti di musica, per quanto parte di questi siano brevi intermezzi parlati o con rumori e suoni, cover di "Jolene" di Dolly Parton e "Blackbird" dei Beatles (riuscite).
Un disco molto interessante e importante, completo, complesso, personale, profondo e denso di richiami sociopolitici.

JESUS AND MARY CHAIN - Glasgow eyes
La "svolta pop" coglie di nuovo i fratelli Reid alle prese con un album di tutto rispetto, più convenzionale rispetto alla loro leggenda ma con canzoni convincenti, acide, inquietanti, oscure.
Non un capolavoro ma un dignitoso prosieguo di una carriera sempre ad alti livelli.

CEDRIC BURNSIDE - Hill country love
Il nipote di RL Burnside nel nuovo album sfodera un eccellente repertorio di (rock) blues elettrico, minimale, asciutto, con incursioni in funky e rhythm and blues. Se la cava più che bene e regala momenti di pura eccellenza.

COCKSPARRER - Hand on heart
52 anni di attività e l'ottavo (pare l'ultimo) album di una carriera lunghissima, mai troppo esaltata. Precursori del punk e Oi! hanno sempre continuato imperterriti a macinare un classico street punk rock 'n' roll, duro e compatto dalle melodie e cori irresistibili.Non fa eccezione il nuovo lavoro in cui c'è tutto quello che ci si potrebbe aspettare dai Cocksparrer. Meno male.

FIZZY ORANGE - In mono
La giovanissima band irlandese stupisce con un ep di sei brani in cui spazia tra influenze soul, momenti lo fi rock, un brano che potrebbe essere rubato agli Stones e un fantastico pop beat alla Moody Blues di "Ride my see saw". In mezzo un po' di gusto psych tardo 60, tanto divertimento e gusto pop. Una scoperta sorpredente (grazie all'amico e collaboratore Michele Savini).

RINGO STARR - Crooked boy
Ringo si dedica da anni solo agli ep, avendo abbandonato definitivamente gli album. Il quarto della serie è composto con Linda Perry e ha alla chitarra Nick Valensi degli Strokes. Come sempre gradevole con tre ballate mid tempo piuttosto energiche e un sorprendente, tiratissimo "Gonna need someone" che potrebbe stare tranquillamente proprio in un album degli Strokes.

TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI - Garage Pordenone
Storico nome della scena italiana, tra i più riconoscibili, creativi, originali, i Tre Allegri Ragazzi Morti toccano il traguardo del decimo album e i trent'anni di attività, confermandosi in forma eccellente, alternando atmosfere particolarmente aggressive, al limite del punk rock, le consuete melodie pop sbilenche, un irresistibile brano rocksteady ("Mi piace quello che è vero"), power pop ("L'oscena"), malinconiche ballate. Scorrono nei testi altri allegri ragazzi morti ad arricchire la ormai folta e inquietante umanità sempre sapientemente rappresentata. Ancora una volta un centro perfetto.

THE LOYAL CHEATERS - And All Hell Broke Loose
Secondo album per la band italo-tedesca, guidata dalla voce di Lena McFrison e nuova sferzata rock 'n' roll, potente, spietata, dura e minimale. I riferimenti si piazzano tra Joan Jett, Hellacopters, Amyl & the Sniffers, Juliette & the Licks ma con un'anima rock blues che permea il tutto (in "Hound dog" in particolare). Suonato perfettamente, suoni sempre azzeccati, grande tiro e giusta attitudine.

SLEAP-E - 8106
Asia Martina Morabito, giovanissima musicista bolognese, stupisce per freschezza, immediatezza, sfacciataggine artistica, con un album dall'andamento "sgangherato" che ricorda il mood dei Fall, talvolta le sonorità del primo album dei Cure, la follia di Daniel Johnston, la malinconia "folle" di Kristin Hersh. Ma quello che maggiormente emerge sono una grande personalità e soprattutto coraggio nell'accostarsi a un ambito sonoro in costante bilico tra elementi ostici e atmosfere pop e fruibili.

FERRO SOLO - Almost mine part III: The Fernando Chronicles
E' il terzo e ultimo capitolo della trilogia di Fernando, quella specie di Ziggy Stardust dei poveri che mi sono inventato per riunire delle canzoni che raccontavano una storia piuttosto privata e personale sotto moniker più o meno immaginario. Ferruccio Quercetti, chitarrista e anima dei bolognesi Cut, dal 2018 si è dedicato a una parallela carriera solista che si discosta dalla "band madre", pur conservandone le radici e i tratti compositivi. L'irruenza e la ferocia dei Cut si stemperano in un sound variegato ed eclettico che se, non di rado, si avvicina a J Mascis e Bob Mould con quell'irresistibile punk rock cantautorale e melodico, altre volte si affida a malinconiche ballate acustiche, a una cover di Prince, "When you were mine" e a un costante condimento di soul. Ad aiutarlo uno stuolo di fedeli amici e una verve creativa di primo livello. Più che ottimo.

DEATH WISHLIST - You are next
Un vero e proprio assalto sonoro nell'esordio della band toscana che mischia alla perfezione l'irruenza punk rock, l'attitudine dei primi Motorhead, le tinte hard degli Hellacopters. La registrazione live in studio esalta la peculiarità di un sound che richiede immediatezza, urgenza, spontaneità. Missione compiuta.

RED SUN - From Sunset to Down
La band piacentina è in costante e progressiva evoluzione, come conferma il terzo ottimo album. Le coordinate sono le consuete, un mix di psichedelia acida, stoner, space rock, tutto rigorosamente strumentale e mutuato da lunghe jam sessions in sala prove (dove è poi avvenuta la fase di registrazione). L'aspetto interessante è che non si tratta di composizioni prevedibili o risapute come spesso ci consegna questo ambito sonoro ma, al contrario, si muovono in una dimensione molto personale e stimolante, caratterizzata da grande espressività e creatività. Preparatevi ad allargare la mente e a tuffarvi in un viaggio interplanetario.

I COLORI DEL BUIO - Flipper girl
Alla lunga militanza in territori beat e dintorni di Pierantonio Panini si aggiunge un nuovo capitolo. Tornano I Colori Del Buio, band già attiva nel lontano 1969, poi tra il 1994 e il 2000 (con anche un album) e ora di nuovo vitale, in grande forma e ricca di freschezza. "Flipper girl" parla quell'immortale linguaggio beat che parlavano gruppi come Rokes, Equipe 84, Corvi, con un'energia che attinge dal garage e dal mod rock inglese degli anni Ottanta. Quindici brani ritmati, pieni di storie quotidiane, divertenti ed evocative. Lunga vita al beat!

BEHIND BARS COLLECTIVE - Break free (Prison Songs to Break Free from the Cage)
Importante progetto della super band pugliese composta da Livia Monteleone, Bob Cillo e JJ Springfield, già attivi in esperienze come Dirty Trainload, Santamuerte, Bob Cillo & Mafia Trunk e Couchgagzzz. Dodici brani (di cui quattro cover) imperniati su storie di carcere o di prigionia. La pessima se non tragica condizione delle carceri italiane (ma non solo) hanno spinto il trio ad agire artisticamente per attirare l'attenzione su un problema costantemente marginalizzato e dimenticato da media e società. Il sound è ruvido, chitarristico, crudo e ben rispecchia la tematica affrontata. La veste grafica è impreziosita da una serie di tavole donate da Zerocalcare.  Un lavoro pregevole.

ASCOLTATO ANCHE:
GOSSIP (funk pop disco ben fatto e divertente), MARCUS KING (soul pop molto gradevole, dolcemente easy), BODEGA (discreto album, non del tutto a fuoco tra post punk e influenze meno definite), PEARL JAM (consueto rock super vitaminico, pomp e tronfio), BRAINSTORY (buon mellow funk soul)

LETTO

Andrea Valentini - L.A.M.F. La leggenda di Johnny Thunders
Ho sempre amato leggere libri e/o biografie sui miei artisti preferiti.
E così la ormai oberata libreria di casa è piena di titoli dedicati a Beatles, Who, Clash, Weller, Gil Scott Heron, Clash che, ovviamente, raccontano, di base, la stessa storia ma a cui non rinuncio mai a dare una lettura.
Di Johnny Thunders aveva già scritto in maniera esaustiva Nina Antonia in "In cold blood".
Il libro di Valentini riesce ad andare oltre.
Con maniacale (doverosa e benvenuta) precisione elenca, date, dati, nomi, concerti, interpella protagonisti, fan, spettatori, scova dichiarazioni, interviste, foto, flyer.
Aggiunge sostanzialmente ancora tanto e scrive il libro definitivo sul grande e mai dimenticato Johnny.
E leggerlo è un (doloroso quanto la sua tribolata vita e vicenda artistica) piacere.
Grazie per avere raccolto la mia testimonianza del tour italiano del 1984 con i Not Moving in cui supportammo Johnny Thunders per tre date.


Stefano I. Bianchi - Steve Albini. Big Black, Rapeman, Shellac
Personaggio pressoché unico nella storia della musica "pop/rock/alternativa".
Musicista con band a loro modo seminali, pur nella totale iconoclastia, provocatoria fino all'eccesso, fonico geniale (guai a indicarlo come produttore), umanamente controverso (eufemismo), difficilmente inquadrabile ma sempre lucido e spiazzante.
I dischi a cui ha lavorato Steve Albini sono più di 1.500...basti ricordare che tra i più famosi ci sono "Surfer Rosa" dei Pixies, "In Utero" dei Nirvana, "Rid of me" di PJ Harvey, "Tweez" degli Slint, "Pod" dei Breeders.
Il libro ne ripercorre in modo certosino ma mai pedante la storia artistica, riporta una bellissima intervista del 1997 per "Blow Up" e una serie di impietosi giudizi su molte band con cui ha lavorato.
Libro esaustivo e completo.

Warren Zanes - Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e Nebraska
Pur non essendo un grande fan di Bruce Springsteen, di cui ho sempre apprezzato poco, il libro di Warren Zanes (chitarrista dei Del Fuegos e stupendo narratore), molto ben tradotto da Alessandro Besselva Averame, è coinvolgente, appassionante, ricco di spunti, idee, osservazioni.
Si parla di "Nebraska" l'album inciso in solitudine nel 1982, dopo il successo di "The river" e poco prima della consacrazione di "Born in the Usa".
Un disco cupo, drammatico, ostico, acustico, chitarra e voce, che spiazzò fan e critici (per il sottoscritto rimane il migliore della sua produzione).
Scritto e registrato in un momento di profonda crisi esistenziale (come rivela e approfondisce il libro).
"Era pronto a fare il grande salto verso il successo, poi si fermò.
In pratica entrò in clandestinità...Nebraska era una pittura rupestre nell'era della fotografia".
Zanes chiacchiera con Bruce, racconta particolari inediti, fa parlare collaboratori e amici, tesse un'affascinante tela che copre tutto il prima, durante e dopo un disco così unico, particolare e importante.

Ezio Guaitamacchi - She's a woman
A Ezio Guaitamacchi piace raccontare storie.
Di musica, cultura, spettacolo, recenti, lontane, ricche di particolari spesso poco conosciuti o addirittura inediti.
Nel suo nuovo libro ne troviamo 33, relative a personaggi storici e iconici (Billie Holiday, Madonna, Lady Gaga, Janis Joplin) e altri meno conosciuti (almeno dalle nostre parti, vedi le Dixie Chicks o Mercedes Sosa).
Sono storie spesso amare, crudeli, caratterizzate da maschilismo, violenza (pubblica e privata) ma anche di rivalse, vittorie, autodeterminazione, coraggio.
Il tutto corredato da una confezione elegante, ricchissima di foto, didascalie, curiosità, piccoli box che rimandano ad altre vicende ancora.
Un libro che si legge speditamente e con grande gusto.
Molto bella e appassionata la prefazione di Gianna Nannini.

Luca Garrò - I folli del rock. Storie di geni tormentati, sostanze e sregolatezza
Il rock annovera una lunga casistica di "folli" (artisticamente parlando ma soprattutto in relazione allo stile di vita) che hanno lasciato testimonianze di ogni tipo in tal senso. Sarebbe stato facile fare un elenco di episodi più o meno bizzarri per soddisfare senza problemi la curiosità/morbosità del lettore.
Garrò invece affronta la tematica in chiave "medica" e soprattutto esistenziale.
"Siamo così abituati a pensare a un certo prototipo di musicista in termini esclusivamente di eccessi, nichilismo e autodistruttività da dimenticare spesso di trovarci di fronte a esseri umani come noi, con le nostre stesse paure, fragilità e ossessioni.
Che talvola abbiamo bollato come eccentrici, disinibiti o viziosi e che magari abbiamo invidiato per il loro successo e per una vita apparentemente fatta di tanti privilegi e nessuna responsabilità, ma i cui comportamenti spesso non erano altro che sintoni di un disagio sconosciutoi al pubblico."
Si parla di 20 artisti, da Amy Winehouse a Brian Wilson, Syd Barrett, GG Allin, Ozzy Osbourne, David Bowie, Roger Waters, Lou Reed etc.
Storie spesso tragiche e tristi che fanno dimenticare l'enfasi della patina "rock 'n' roll" tanto amata dalla narrazione abituale.
Libro ben fatto pur nella mancanza del più rappresentativo dell'ambito: Keith Moon.

Francesco Massaccesi/ Paolo Massagli - Janis Joplin
Affascinante graphic novel, molto bene illustrata (in bianco e nero da Paolo Massagli) e sceneggiata (da Francesco Massaccesi) in cui si intrecciano i ricordi di alcuni soldati feriti in un ospedale del Vietnam in guerra e la vita di JANIS JOPLIN.
Sullo sfondo/in primo piano un'America in lotta per la pace, per i diritti civili, per un futuro migliore e più giusto.
Che ancora non è arrivato.

VISTO

Tre Allegri Ragazzi Morti live a Rivergaro (Piacenza) - Grill Contest
In tour per il trentennale di attività e il nuovo, più che ottimo, "Garage Pordenone" i Tre allegri ragazzi morti approdano a Rivergaro (Piacenza) nel sovraaffollato "Grill Contest" in riva al fiume Trebbia.
Freddo invernale ma tanto pubblico, concerto tirato e molto duro, classici e cose nuove, sempre efficaci, originali, riconoscibili dalla prima nota.
La storia continua e nel migliore dei modi.

Massimiliano La Rocca live alla Cooperativa Infrangibile Piacenza - 5 aprile 2024
C'è una scena italiana che attinge dalla canzone d'autore ma inserisce influenze "anomale" che pescano dall' "underground".
Piena di nomi e dischi validissimi, affascinanti, interessantissimi.
Alla mai troppo lodata Cooperativa Popolare Infrangibile 1946 di Piacenza è andato in scena lo spettacolo di Massimiliano Larocca il cui "Daimon" è un gioiello che cresce ad ogni ascolto ("Nessun perduto amor"merita un posto nel "Canzoniere Italiano" - sorta di nostrana "Spooky" dei Classic IV)) e che dal vivo acquisisce ulteriori fascinose sfumature.
Band perfetta, "Summer wine" di Nancy Sinatra/Lee Hazlewood ciliegina sula torta.
Non perdetevelo quando approda dalle vostre parti.

COSE VARIE
° Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it (per cui curo ogni settimana un TG video musicale - vedi pagina FB https://www.facebook.com/RadiocoopTV/).
° Ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà"
° Ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
° Ogni sabato un video con aggiornamenti musicali sul portale https://www.facebook.com/goodmorninggenova
° Sulle riviste/zines "GIMME DANGER" e "GARAGELAND"
° Periodicamente su "Il Manifesto" e "Vinile".


IN CANTIERE

Un'eccezione dalla nostra pausa per la doverosa partecipazione al Primo Festival della nostra label Area Pirata, sabato 11 maggio.
La festa inizierà alle 18.30 con la presentazione dei libri "No More Pain" e "Dalla Parte Del Torto": ANTONIO CECCHI (C.C.M.) e DOME LA MUERTE C.C.M. / Not Moving) ci parleranno delle loro biografie.

Dalle 21 si avvicenderanno sul palco:
DEATH WISHLIST - che ci presenteranno il loro debutto in uscita ad Aprile
SMALLTOWN TIGERS - fresche di uscita, dopo aver girato l'Europa in compagnia dei Damned e al rientro dal tour inglese!
CUT - una band che tutto il mondo ci invidia e delle bombe atomiche dal vivo!!!
NOT MOVING L.T.D. - davvero hanno bisogno di una presentazione?!

A seguire DJ set di Mr. DOME LA MUERTE.
Sarà presente un bel camioncino che ci sfamerà tutti!!!
E naturalmente vari stand ad accogliervi (tra cui Noi)!
Il tutto al GOB - Ganz of Bicchio - Circolo ARCI di Bicchio Viareggio.
I posti sono limitati (150 ingressi disponibili), ingresso 10€ con tessera Arci per cui si consiglia il preordine alla mail apirata@areapirata.com

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