martedì, maggio 17, 2022

Garageland


E' un immenso piacere segnalare l'uscita di una nuova rivista/fanzine.

"Garageland" si occupa di quel mondo delle sottoculture nelle sue espressioni più approfondite, competenti, poco conosciute, principalmente ma non esclusivamente di derivazione punk, post-punk, skinhead e mod, della musica (punk rock, Oi!, hardcore punk, ska, reggae, soul), del cinema (soprattutto indipendente) e dello sport popolare.

La rivista ha cadenza trimestrale.
Sono pubblicazioni "marginali" ma che reputo IMPORTANTI.

Perché "se non racconti la tua storia, qualcun altro la racconterà per te e potrebbe non essere nel tuo migliore interesse o molto lusinghiera" (Fantastic Negrito che ho appena intervistato).

I protagonisti parlano, raccontano, svelano particolari e particolarità.
Di un mondo che va scomparendo e di cui, grazie a queste testimonianze, rimarrà traccia in futuro.


In questo primo numero (a cui ho avuto il piacere e l'onore di collaborare con l'articolo: Culti giovanili: un confronto tra l'Italia e il luogo in cui sono nati, tra ieri e oggi):
° Sotto la Lanterna di Genova: intervista con Fabrizio Barile
° Il ribelle della collina: intervista con Valerio Lazzaretti
° Speciale Romper Stomper: la strana rilevanza di un bonehead movie
° Dalla blackness alla darkness attraverso il pop
° Gli skinhead conquistano la Luna
° I redskin di Berlino Ovest: intervista con Ugly
° Zoot riots
E inoltre contributi artistici e fotografici di Alo, Mattia Dossi, Michela Midossi, Enrico Zanza.

"Una volta avevamo la gioia di stare insieme, di frequentarci, di fare gruppo e sputare in faccia a tutti la nostra volontà di cambiamento radicale.
Si stava insieme e si cercava di non farci abbattere dalla repressione, avevamo qualcosa per cui provare a lottare: per la nostra libertà individuale e per proteggere i nostri spazi di vivibilità.
Col tempo però forse ci siamo un po' tutti accontentati del nostro spazio, del nostro concertino, della nostra birretta e abbiamo abbandonato radicalmente la strada, perdendone sistematicamente il controllo.

(Valerio Lazzaretti)

"Tutte le persone possono avere delle idee politiche ma l'impressione è che le necessità delle personi normali, quelle che si svegliano alla mattina e vanno a lavorare in fabbrica o in ufficio, non siano le priorità dei politici, di cui non ho alcuna stima o fiducia.
Penso che questi badino principalmente ai loro interessi e questa crescente sfiducia allontana sempre di più il cittadino dalla politica... la politica ha sempre tentato di intromettersi nelle sottoculture giovanili, confondendosi con i ragazzi sotto ai palchi.
Ha tentato di conquistarli per averli come manovalanza negli scontri di piazza o per aumentare il proprio consenso e potere.
In realtà alla politica le sottoculture non sono mai interessate se non in questa misura, cioè nel proprio interesse e nel tentativo di accrescere il loro consenso e il loro potere.
Secondo me non ha fatto che dividere i ragazzi piuttosto che unirli".

(Fabrizio Barile)

https://www.facebook.com/garagelandrivista

https://blog.crombiemedia.com/

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