venerdì, marzo 13, 2020

Hubert Selby Jr - Ultima fermata a Brooklyn



Uscito nel 1964, ambientato in una devastante e devastata New York di fine anni 50 tra teddy boys crudeli, ribelli senza causa e futuro, prostituzione femminile e maschile, travestiti, droga, violenza oltre ogni limite, degrado umano e sociale, è uno dei romanzi più feroci e disturbanti di sempre.
Non a caso a lungo perseguitato per oscenità (fu censurato in Italia).

I racconti trasudano di una violenza gratuita spesso insopportabile (lo stupro di massa di Tralala è una lettura insostenibile), i contenuti esasperatamente provocatori proprio perché reali, crudi, veritieri e tremendamente attuali.

Personaggi sempre miseri e sgradevoli, senza etica, morale, valori, pietà.

Altrettanto interessante la modalità di scrittura, gergale, con una grammatica volutamente anarchica, senza punteggiatura.

Lessi questo libro a fine anni 70, da adolescente, con in sottofondo gli album, da poco acquistati e appena usciti, "Street Hassle" e "Live take no prisoners" di Lou Reed e "Easter" di Patti Smith. E cambiò radicalmente la mia percezione del mondo e delle cose.

1 commento:

  1. io vidi prima il film tratto (1989)poi lessi il
    libro. la NYC durissima delle strade più wild. ottimi.
    C

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