lunedì, ottobre 03, 2022
Antonio Bacciocchi - Northern Soul. Il culto dei giovani ribelli soul
Esce il 14 ottobre "Northern Soul. Il culto dei giovani ribelli soul" un viaggio di stampo storico sociologico nel difficile e non sempre agilmente esplorabile mondo del Northern Soul.
La ricerca si è incentrata sulle radici del fenomeno, partendo dal Dopoguerra inglese per arrivare ai nostri giorni, sulle ragioni che hanno spinto giovani della working class del nord inglese ad abbracciare una musica di nicchia, riuscendo a costruire una sorta di sottocultura nata e costruita dal basso.
Per approfondire al meglio ho fatto affidamento su numerose testimonianze e articoli dell'epoca (primi anni Settanta) a cui sono stati aggiunti contributi di DJ, ballerini, frequentatori, protagonisti italiani della scena dagli anni Ottanta in poi;
Enrico Camanzi, Carlo Campaiola, Fabio Conti, Marco Dall’Asta, Geno De Angelis, Alberto Folpo Zanini, Flavio Frezza, Filippo Frumento, Francesco Fulci Corsagni, Oskar Giammarinaro, Enrico Lazzeri, Clelia Lucchitta, Leo Mastropierro, Andrea Mattioni, Francesco Nucci, Stefano Oggiano, Marco Piaggesi, Niccolò Pozzoli, Soulful Jules, Renato Traffano, Paolo Zironi
Antonio Bacciocchi
Northern Soul. Il culto dei giovani ribelli soul
pagine 254
euro 15
AGENZIA X EDIZIONI
Il Northern Soul è un ambito assai complesso, se non impossibile, da definire, uno splendido “mistero” di passione, senso di appartenenza, identità, amore per la musica e la danza e i loro codici più tribali.
La stessa matrice con cui nacque è alquanto generica e volatile, definizione inventata dal giornalista e DJ Dave Godin, per circoscrivere i dischi a cui erano interessati i clienti del suo negozio che provenivano prevalentemente dal nord dell'Inghilterra.
Ma anche lo stesso corpo di persone che ha sempre caratterizzato gli appassionati copre una gamma sociale e antropologica vastissima a cui si aggiunge l'evidenza che non c'é nemmeno un'estetica unificante e identificabile (come è stata sempre prerogativa delle sottoculture) che riporti a un'omologia.
Il concetto di Northern Soul (perfino dal punto di vista strettamente musicale) cambia da persona a persona, si può aprire a mille influenze o chiudere in ristretti canoni ritmici e sonori. Difficile per una persona esterna distinguere la differenza tra un oscuro e dimenticato singolo (genericamente uscito tra il 1965 e il 1970) e una classica hit della Motown.
Talvolta proprio il fatto che il brano non avesse avuto riscontro commerciale era la garanzia di una maggiore purezza artistica.
E' un mondo allo stesso tempo esclusivo (solo chi è sufficientemente competente trova un ruolo e soddisfazioni all'interno della scena), che inclusivo (non ci sono restrizioni estetiche, etiche, filosofiche per appartenervi).
In questo libro non si vogliono fare particolari chiarezze perché se non si fa parte della “scena” è difficile comprenderne il significato al 100%.
In questo senso si è lasciato ampio spazio alle testimonianze di molti protagonisti per poter tessere una trama sufficientemente esaustiva.
Una delle ultime isole di purezza, in un mondo di profitto e all'insegna dello sfruttamento sociale, culturale e morale del prossimo.
Che si riassume alla perfezione nel classico motto che lo ha sempre caratterizzato:
Keep The Faith!
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