giovedì, maggio 26, 2016

I soldi del calcio italiano



La vulgata ci ha abituati al solito ritornello "fosse per me i calciatori non guadagnerebbero un soldo" / "sospendiamo il campionato" / "il calcio dovrebbe sparire" etc. etc.
Dimenticando che il calcio, al di là della passione sportiva, degli scandali etc è una macchina produttiva di primaria importanza in Italia (dove peraltro gode di entrate inferiori di altre nazioni come Inghilterra, Spagna e Germania).

Il Calcio italiano produce un giro d’affari stimabile in circa 13,7 miliardi di euro, in crescita negli ultimi 10 anni di oltre il 50 per cento.

La Serie A ha generato un fatturato di 2,2 miliardi di euro del 2014-2015.
Negli ultimi 20 anni il fatturato del calcio è cresciuto in media all’anno del 6,1 per cento, mentre il Pil italiano non ha superato il 2 per cento.

Sotto il profilo della contribuzione fiscale nel 2013 il calcio professionistico ha prodotto una contribuzione pari a 895,1 milioni di euro, che diventano 1.020,6 milioni considerando anche il gettito erariale sulle scommesse sul calcio e 1.052,9 milioni includendo anche i dati relativi alla contribuzione fiscale della FIGC e del calcio dilettantistico e giovanile.

Crescono i ricavi da diritti tv, da 987,1 a 1.031,9 milioni.
Un incremento che porta tale voce al 47% del totale, la percentuale più alta mai raggiunta.

Infine:
nella stagione 2014/15 il numero complessivo di spettatori è stato pari a 13,3 milioni (+1,8%), ma il riempimento medio della capienza supera il 50% solo in Serie A, per poi scendere al 41% in Serie B e al 24% in Lega Pro.

5 commenti:

  1. fosse per me i calciatori non guadagnerebbero un soldo

    Armando Vulgata

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  2. Che piaccia o meno questi sono dati di cui vale la pena tenere conto.
    Anche perchè nelle altre aziende produttive non è che manchino gli scandali e le bustarelle.

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  3. si torni a giocare in parrocchia o vicino ai campi di more
    A.V.

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