venerdì, luglio 29, 2011

Luglio 2011. Il meglio.



Dopo sette mesi un po’ di nomi destinati a combattere nella top 10 di fine anno.
A partire da PJ Harvey, Beady Eye, Little Barrie, Meat Puppets, Miles Kane, Anna Calvi, Marianne Faithfull, Nick Pride & the Pimptones, Fitz and the Tantrums, Laura Vane and the Vipertones con Wanda Jackson, Bo Keys, Booker T, Charles Bradley, REM e Joan As Police Woman come outsiders.
Tra gli italiani Verdena, Enrico Brizzi e Yuguerra Statuto, Smart Cops, Link Quartet, Assalti Frontali, Raphael Gualazzi, Paolo Benvegnù, Daniele Silvestri, Avvoltoi, Forty Winks, Casanovas, Peluqueria Hernandez, Impossibili, Lemeleagre e Pitch


ASCOLTATO

STATUTO - Undici
Dal vivo a Torino lo scorso febbraio con ospiti come Pulici, Ron, Gang, Righeira.
24 brani emozionanti e lo “stupore” nel constatare quanti brani importanti, quante hits, abbiano composto i “miei” Compagni.
Una colonna sonora lunga una vita. Grazie Statuto.

LITTLE BARRIE - King of the Waves
Aggressivo beat che strige la man a Yardbirds, Sonics, Creation, primi Stooges, Arctic Monkeys, Motown ma con i piedi e il sound ben ficcati nei profondi 60’s (e qua e là l’avvolgente spettro dei Prisoners si aggira piacevolmente da un orecchio all’altro). Alla batteria il figlio di Steve Howe degi Yes....

COLMAN BROTHERS - s/t
I fratelli Colman hanno suonato tromba e trombone con un po’ di gente da Corinne Bailey Rae a Pee Wee Ellis fino a Suggs. L’esordio “solista” li vede alle prese con un fresco e scat-tante modern jazz dalle frequenti tinte latin, fatto con classe, gusto e stile.

MICHAEL FRANTI & the SPEARHEAD - The sound of the sunshine
Molto leggero e rilassato. Troppo. In ogni caso non male (nonostante Jovanotti nel singolo)

PAUL WELLER - Starlite
Singolo estivo. Pop. ritmo plastic funk, melodia di presa immediata, Style Council ultimo periodo.
Non entrerà tra le cose indimenticabili del Nostro. Anzi...

NOEL GALLAGHER - The death of you and me
Il primo singolo solista non si sposta dallo stile ben conosciuto del nostro Oasis/semiacustico/beatlesiano. Prevedibile, non male, niente di eclatante.

JOSS STONE - LP1
La ragazza ci sa fare con la voce, i brani però viaggiano tra alti e bassi, momenti intensamente soul e blues e facezie più pop, echi di Janis e banalità da classifica.
In ogni caso un ascolto di alta classe.

SMOOVE and TURRELL - Eccentric audio
Soul, trip hop, electro jazz, rythm and funk.
Miscela sintetica da DJ’s ma a tratti interessante e coinvolgente.

ASCOLTATO ANCHE:
BEN HARPER (non mi è mai piaciuto. neanche qua, anche se in un paio di , buoni, brani c’è Ringo Starr. Solito rock blues incolore e insapore), BROWN RECLUSE (60‘s pop tra Beach Boys, Belle&Sebastian, Beatles: melodie e psichedelie. Lieve e carino), JILL SCOTT (soft soul leggero leggero ma raffinato e godibile), HEADCAT (Lemmy e Slim Jim Phantom degli Stray Cats. Rock n roll. Classico.Inutile),BEYONCE’ (ogni tanto ascolto anche di queste cose per farmi un’idea. E rimango della mia. Spazzatura), BRIAN ENO (sarà anche un genio ma qui è un genio noioso), SUNGRAZER (psych stoner strumentale noioso), DENNIS HOPPER CHOPPERS (un gran bel nome ma musica così così, un po’ Doorsiana, un po’ trad rock), MAYDAYS (dall’Olanda con un buon piglio alla Rancid, tirato, secco, punk rocker al punto giusto. Ottimo), YOUNG THE GIANT (americani, gradevolmente Smiths oriented. Nulla più però). PORTUGAL THE MAN (Vicino a Beck, un po’ di Beatles e di funk, qualche bizzarrìa stilistica. Non male), BIG TALK (il batterista dei Killers da solista..pomp pop..bah), DEAD TREES (finemente pop, palesemente beatlesiani, interessanti)

LETTO

ENRICO BRIZZI - La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio
Ironica e agghiacciante visione dell’Italia sotto il giogo del Silvio.
Ben scritto e ben fatto. Consigliato. Per non dimenticare.

RICHIE UNTERBERGER - Won’t get fooled again
Uno splendido lavoro (in inglese) sulla febbrile storia degli Who tra “Who’s Next” e “Quadrophenia”, via “Lifehouse”, tra mille ripensamenti, progetti, follie, soprattutto CAPOLAVORI. Dettagliatissimo e competente, da avere.

VISTO

“Ora o mai più” di L.Pellegrini
Leggero, leggero, sulla ilare gioventù dei centri sociali dei primi 2000 con G8 di Genova in mezzo. Appena gradevole
“I compagni” di Monicelli
Un film del 63 sulla condizione operaia della fine 800.
Crudo e diretto ma anche ironico con un Mastroianni superlativo e Raffaella Carrà stupenda nel ruolo di una prostituta.
Un film dimenticato ma eccellente.
“Shaft”
Un classico. Top Blaixploitation !
“A beautiful mind” di Ron Hpward con Russel Crowe nei panni del matematico John Nash, premio Nobel tormentato dalla schizofrenia. Un gran bel film, intenso e spettacolare.

COSE & SUONI
Nuovo singolo Lilith & the Sinnersaints “La notte”
http://www.bitebay.com/download/i_CD.php?art=989&cat=1&id=31&cat_2=1
Stiamo registrando l’album. Con qualche bella sorpresa.

www.tonyface.it
www.lilithandthesinnersaints.com
News sui Beatles su www.pepperland.it by me

IN CANTIERE
Le registrazioni del nuovo album di Lilith and the Sinnersaints .
Il libro “La Storia del Rock a Piacenza dal 1960 ad oggi” (verso l’epilogo).
Un altro libro per Natale su PAUL WELLER (in coppia con Luca Frazzi) per Arcana, “This is modern world”.
La traduzione, sempre per Natale, di “Rude Boy, from Borstal to The Specials”, l’autobiografia di Neville Staple, per Shake!
Prima o poi anche quello su Gil Scott Heron.

giovedì, luglio 28, 2011

Appuntamenti Beat



Al terzo anno, torna il BEATLES FEST a Castelsangiovanni (Piacenza) nello spazio di Villa Braghieri.
Un bel po' di cose sui Nostri oltre ai concerti con gli HOT MAMA del "nostro" Carlo Botteri alle prese con i Beatles in versione soul e rythm and blues.
Il tutto sabato 30 luglio (tempo permettendo....).

Il giorno dopo a Fidenza lo SHAKE YOUR ASS PARTY con
DONALD THOMPSON, TWISTAROOS, SECRET TAPE e 31st JULY

Djs: Dj Dave Davide "Razzputin" Monteverdi, Luck FraXXXs, Raissa, Joe Fuzz,
Gaido, Contessa Serbelloni, Gionni Paludi, Renzo "Bass" Bassi, Amazing Geeno,
Los Hermanos Barcellas, RetrophobicTwo, BayOne, Mary Perots, Debra Jean Palmi
and many more

DOVE:
CASA DELLEDONNE - VIA CODURO 10/a FIDENZA

348/5143435 - ginodelledonne@libero.it
Le coordinate : +44° 51' 6.75", +10° 5' 9.86" (44.851876, 10.086071)

COSA DOVRAI PORTARE
Oltre a quello che riterrai utile per una giornata campagnola (stuoie o
plaids sono consigliati), è richiesto che si arrivi muniti dei seguenti
contributi per il buffet comunitario:
Una bottiglia di vino o birre (ogni partecipante calcoli il proprio fabbisogno
personale e aggiunga generosamente per la comunità) e un paio di tortine (tipo
sbrisolona
e crostata o torte di verdura/salate - una e una è ideale);

All’arrivo vi sarà richiesto un contributo di € 10,00 per il cachet dei
suonatori.

APERTURA CANCELLI ORE 11,00 – CHIUSURA MAI!

mercoledì, luglio 27, 2011

Get back. Album da (ri)scoprire





MODERN LOVERS - Modern lovers
Uscito nel 1976 (buona parte dei demo dei brani furono registrati tra il 1971 e il 1972 !), parzialmente prodotto da John Cale, è tra gli album più influenti della “new wave” (intesa come punk etc).
Sound ruvido, immediato, debitore ai Velvet Underground ma soprattutto alla tradizione garage e roots americana dei 60’s.
Johnathan Richman proseguirà una discreta carriera solista, Jerry Harrison entrerà nei Talking Heads, il batterista David Robinson nei Cars e nei DMZ.
ALBUM BASILARE

GENO WASHINGTON AND THE RAM JAM BAND - Hand Clappin' Foot Stompin' Funky-Butt...Live!
Registrato dal vivo nel 1966, è tra i più poderosi album di rythm and blues dei 60’s.
Ancora oggi è percettibile il ritmo travolgente, il sudore, la potenza, che esce da classici come “Ride your pony”, “Uptight”, “Respect” , “Land of 1000 dances”.
Uno dei gruppi più apprezzati e seguiti dai mods dell'epoca.

JOHN ENTWISTLE - Smash your head against the wall
Un album curioso uscito nel 1971, nel bel mezzo della massima creatività e potenza degli Who (reduci da “Tommy” e “Live at Leeds”, in procinto di pubblicare il loro capolavoro “Who’s next” di lì ad un paio di mesi) anche considerando che non era assolutamente consuetudine per un membro di un gruppo pubblicare un album solista, all’epoca.
John non si esprime al meglio, i brani sono trascurabili (con l’eccezione di “Heaven and hell” già nel repertorio degli Who e poco altro), ma rimane probabilmente il suo miglior lavoro solista.
A dargli una mano Jerry Shirley degli Humble Pie (sempre a fianco di Steve Marriott) e Dave “Cyrano” Langston già chitarra con Gary Farr & the T Bones (buona rythm and beat band dei 60s’), oltre a Keith Moon e Neil Innes (dei Monthy Python, Bonzo Dog Da Dooh band e Rutles) alle percussioni.
Il soprannome “Cyrano” del chitarrista fece supporre a molti che in realtà ci fosse Townshend alla chitarra....

lunedì, luglio 25, 2011

Amy Troppo



Una milionaria che si butta via, una del "Club 27", una stronza etc etc etc.

Non so.
Ma a me dispiace troppo che una delle mie artiste preferite non canti più.

venerdì, luglio 22, 2011

The Sound Of Silence





Ormai è una strage..
In qualsiasi città, inverno o estate che sia, puntualmente, su ogni locale che (ri)apre o suqualsiasi manifestazione musicale si svolga, piovono proteste, ingiunzioni, verbali, decibels da rispettare, multe.
In nome del SILENZIO, del riposo, della pace.

Legittimi, per carità.

Ma diventa sempre più assurdo vedere un concerto “rock” con volumi da stereo o i vigili aggirarsi intorno al mixer nei festivals estivi “perchè i vicini hanno telefonato protestando”.

Un po’ di rispetto.
NON VOGLIAMO SEMPRE RIPOSARE !

mercoledì, luglio 20, 2011

G8 2001: fascisti a Genova






Esattamente 10 anni fa a Genova si svolsero le manifestazioni di protesta contro il G8.

Dieci anni fa a Genova furono mandati 18mila rappresentanti delle “forze dell’ordine”, di tutti i reparti, in uniforme blu, in uniforme nera, in tuta aderente con casco accessoriato, con scudo di plexiglas, con lacrimogeni non omologati, con il micidiale manganello tonfa.
Vennero preparati, addestrati, bombati, con l’ordine e la licenza di massacrare a piacimento.
Contemplando anche l’ eventualità di un morto o di TANTI MORTI.
Si mise in cantiere una strage, con tanto di body bags (sacche per i cadaveri) in quantità, un ospedale attrezzato a camera mortuaria, un decreto che sospendeva ogni possibilità di colloquio tra i fermati e i loro legali, quattro carceri furono in parte svuotate per far posto alla massa prevista degli arrestati.

La mattanza di Genova, dice il giornalista Enrico Deaglio, «è stata preparata e poi è stata attuata”

In una logica militare golpista qualcuno, più in alto, ordinò di dimostrare che, volendo, con le regole democratiche ci si pulivano il culo.
Qualcuno, più in alto, volle mandare un messaggio.
“Se vogliamo, se non ve ne tornate a cuccia, se non state zitti, questo lo possiamo fare e ripetere”.
Il messaggio è arrivato a destinazione ?
Ha funzionato ?

Un ragazzo è morto, tanti sono rimasti feriti, altri torturati a Bolzaneto, altri ancora finiti nella “macelleria messicana” della Diaz.
I responsabili individuati e condannati, nessuno ha scontato nulla, anzi, nel loro ambito hanno fatto spesso carriera (come quei politici, Fini e Castelli in primis, presenti a Genova nel caserme in quei giorni, a “coordinare”)

Genova 2001 è stato un esperimento.
Uno dei tanti compiuti in Italia (Italicus, stazione di Bologna etc etc) sulla pelle della gente.

lunedì, luglio 18, 2011

Cultura 60's : Franco e Ciccio






Coppia di attori tra le più bistrattate e meno considerate, FRANCO FRANCHI e CICCIO INGRASSIA, furono tra i 60 e i 70 una delle icone meglio riconoscibili e più familiari uscite dalla nostra cinematografia.
I due, inseparabili al cinema e in televisione, hanno condiviso quarant'anni di carriera, dagli esordi nell'avanspettacolo ai riconoscimenti nel cinema d'autore.

Dei due Ciccio era quello serio e severo, mentre Franchi era la "marionetta" buffa e disarticolata.
Subito famosi negli strati più popolari semplicemente come "Franco e Ciccio", iniziano a lavorare insieme sui palcoscenici di avanspettacolo nel dopoguerra, ma grazie a Domenico Modugno vengono introdotti al Grande Schermo.

Ben centocinquanta saranno i titoli che li vedono protagonisti sfruttando spesso il filone delle parodie di film d'autore o di successo, da "I brutti di notte", "Sedotti e bidonati", "I due figli di Ringo", "I due pompieri", "I due deputati", "I nipoti di Zorro", "Farfallon", "Ultimo tango a Zagarolo", "Indovina chi viene a merenda?", "Il bello il brutto e il cretino".

Ma la loro capacità, originalità e personalità, li portarono a lavorare a fianco di Buster Keaton in "Due marines e un generale", in "Capriccio all'italiana" di Pasolini a fianco di Totò, fino a "Il giudizio universale" di Vittorio De Sica.

Ingrassia, in particolare, ottenne un Nastro d'argento come miglior attore non protagonista per "Todo Modo" di Elio Petri e, pur proseguendo con successo la carriera con Franco Franchi, girò anche due film a suo nome.

Nel 1971 Franchi e Ingrassia furono il Gatto e la Volpe nel belissimo "Pinocchio" televisivo di Luigi Comencini, con Nino Manfredi e Gina Lollobrigida.

Sempre snobbati, solo nel 1984 i critici cominciarono a guardare Franco e Ciccio con altri occhi, soprattutto grazie ai fratelli Taviani che li scelsero per "Kaos" e a Fellini, che sublimò Ciccio Ingrassia in "Amarcord"

Un docu-film, rievocativo della loro carriera di Ciprì e Maresco,"Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio" ne ha celebrato la storia.

Nel 1986 Ingrassia intraprese una carriera teatrale di notevole spessore, nel 1992 se ne andò Franco Franchi e nel 2003, all'età di 80 anni Ciccio Ingrassia.

venerdì, luglio 15, 2011

Manovra, costo di mille euro a famiglia




MANOVRA FINANZIARIA
Taglio lineare a tutte le agevolazioni fiscali, comprese quelle relative alla famiglia: dagli asili alle tasse universitarie, dalla sanità alle detrazioni sui figli a carico.
Mancano gli annunciati tagli alla Casta.

Se qualcuno fosse distratto, si rechi stamane in banca o dove tiene (se ne ha) i soldi, ritiri MILLE EURO (che per tanti sono più o meno un mese di stipendio) e li metta da parte che ormai sono andati e spesi.

Il governo mette a fuoco intere città quando alla popolazione non è permesso di usare le lanterne.
MAO ZE DONG

giovedì, luglio 14, 2011

Il Pastafarianesimo




Il Pastafarianesimo è la religione che fa capo al Mostro degli Spaghetti Volante, Unico Creatore del cielo e della terra.

Questa antica religione non era conosciuta fino alla sua riscoperta nel 2005 dallo studente universitario Bobby Henderson.
Egli vivrà in eterno e nell'oltretomba accanto al Vulcano di Birra. Grazie a questa incredibile rinascita, il Pastafarianesimo è a oggi una delle religioni più commestibili e a rapida crescita.

Il Pastafarianesimo (Flying Spaghetti Monsterism o Pastafarianism in inglese) è una parodia religiosa creata per protestare contro la decisione del consiglio per l'istruzione del Kansas di insegnare il creazionismo nei corsi di scienze come un'alternativa alla teoria dell'evoluzione.
Esso deriva dall'argomento della Teiera di Russell sulla non esistenza di Dio.

Questa "religione" ha avuto larga diffusione su Internet riunendo molti seguaci del Mostro Volante di Spaghetti, che si fanno chiamare Pastafariani, rivendicano di essere stati toccati dalla "Sua Spaghettosa Appendice" (in inglese His Noodly Appendage) e pregano il verbo del loro "Signore Pastoso" come unica vera religione. Il Pastafarianesimo è una creazione di Bobby Henderson, laureatosi in fisica all'Oregon State University.

da wikipedia.it (http://it.wikipedia.org/wiki/Pastafarianesimo) 

Esiste un paradiso popolato da vulcani che eruttano birra e una fabbrica  che produce spogliarelliste, mentre all'inferno la birra e vecchia e sgasata e le spogliarelliste hanno la gonorrea.
La teologia Pastafariana e' ricca di allusioni satiriche nei confronti dei grandi monoteismi e principalemte delle integralismo cristiano.
I Dieci Comandamenti sono sostituiti dagli otto "Io vorrei davvero che tu non faccia"

mercoledì, luglio 13, 2011

Mod Heroes: Mick Talbot






MICK TALBOT è da sempre presente, in maniera discreta e con un basso profilo (complice anche la mancanza di un adeguato phisique du role), nel contesto strettamente legato alla musica e alla cultura MOD
.
A partire dalla breve ma in fondo fortunata esperienza con i MERTON PARKAS che, partiti con il nome Sneakers, fautori di un powerpop di marca 60’s, si convertirono velocemente al mod revival, sfruttandone al volo l’esplosione mediatica e diventando il primo gruppo della scena 79 ad incidere un disco (il singolo “You need wheels” nell‘estate 79).

Sciolto il gruppo, dopo il discreto abum “Face in the crowd”, un anno dopo, entrò brevemente nei DEXY’S MIDNIGHT RUNNERS suonando nello spettacolare album d’esordio “Searching for the young soul rebels”, per abbandonare, insieme a metà del gruppo, il dispotico leader Kevin Rowland al suo destino (ovvero il successo planetario di “Too rye ya") e dedicarsi ai BUREAU, musicalmente fedeli all’originale spirito new soul dei Dexy’s.
Ottimo il loro eponimo album d’esordio del 1981, preludio ad un immediato scioglimento.

Già collaboratore dei JAM (appare in “Setting sons”) Mick approda alla corte di Paul Weller agli inzi del 1983 con l’avventura degli STYLE COUNCIL che, tra un successo e l’altro, prosegue fino al marzo 1990.

Da allora lo ritroviamo di nuovo occasionale turnista in alcuni album del Weller solista, con gli Young Disciples, Galliano in tour con i Gene e la cantante gospel Candi Staton e infine con Damon Minchella degli OCS e l’ex Style Council Steve White, nei PLAYERS.
E’ notizia recente del ritorno in studio a fianco di Kevin Rowland per un nuovo album dei DEXY’S dopo 26 anni.

lunedì, luglio 11, 2011

Cultura 60's : Brigitte Bardot






Foto da www.tarkus-magicmac.blogspot.com/

Icona degli anni ’60, ma non solo, BRIGITTE BARDOT nasce da una famiglia benestante il 26 settembre del 1934, a Parigi
A quindici anni appare sulla copertina della rivista femminile ‘Elle’, gira il suo primo film nel 1952, sposa il regista Roger Vadim, che le regalerà la celebrità con il film Piace a troppi ("Et Dieu crea la femme")
Da lì in poi gira una quarantina di pellicole, spesso modeste, in venti anni di carriera. La punta massima del prestigio la tocca quando entra nella corte di Jean-Luc Godard, Il disprezzo (1963), dal romanzo di Alberto Moravia.
Poco dopo i quaranta anni abbandona la scena.
La Bardot lascia i set, ma apparirà spesso in pubblico
Imbruttita, spesso incattivita, si butta in campagne contro la caccia alla foca, contro le pellicce, contro chiunque si mettesse contro gli animali, fino ad abbracciare posizioni vicine all’estrema destra.

I fought the law and the law won



La Fininvest condannata pagare 560 milioni a De Benedetti.

venerdì, luglio 08, 2011

Cultura 70's : le Scimmie di Mare e gli occhiali a Raggi X





Negli Anni Settanta erano molto diffuse, su alcune riviste popolari, inserzioni pubblicitarie di fantastici OCCHIALI A RAGGI X che permettevano di vedere sotto i vestiti della gente e delle favolose SCIMMIE DI MARE (“Sempre attivissimi ed allegri, questi animaletti scherzano e giocano tra di loro. Si possono perfino ammaestrare”).

Per anni noi giovanissimi sbarbati dai primi pruriti (stimolati anche dallo sfogliare del “Postal Market” in cui comparivano modelle che pubblicizzavano l’intimo femminile e lasciavano lontanamente “intuire” qualcosa”) abbiamo creduto alla magìa di questi occhiali e ci siamo appassionati al mistero di questi presunti primati subacquei.

Le lenti degli OCCHIALI A RAGGI X erano in realtà di cartone e presentavano un piccolo buco di circa 6 millimetri ricoperto da una pellicola trasparente rossa.
Un piccolo filamento faceva in modo che la luce giungesse agli occhi diffratta, e poiché l'effetto era di un leggero sdoppiamento, guardando una matita sembrava di vederne la mina interna.
Un bigliettino allegato recitava: "Indossali e immagina!".

Harold Von Braunhut inventore di questo gadget, ha all’attivo altre due invenzioni: le scimmie di mare e il pesce invisibile, cui allegava un certificato che prometteva agli acquirenti che mai, in alcun caso, sarebbero stati in grado di vederlo.

Le SCIMMIE DI MARE (di cui sono stati sequestarti ingenti quantitativi in questi giorni perchè incluse in un giocattolo !! ) altro non sono che esemplati di Artemia Salina un piccolo crostaceo d'acqua salata , spesso allevata e riprodotta per alimentare i pesci d'acquario.

Oggi su Rai Radio 2 a "Stay Soul", stanotte su Isoradio




Oggi alle 17 nella trasmissione "Stay Soul" condotta da NINA ZILLI su Rai Radio 2, intervsta al sottoscritto.
Si parla di MOD, MODS e PAUL WELLER.
Stay in touch !

La "Notte degli Indipendenti", una delle più grandi novità del nuovo palinsesto di Isoradio (103.300) con la collaborazione del MEI - Meeting degli Indipendenti, riprende la sua regolare programmazione.
Ogni giorno, a partire dalle 24:30, 1 ora di musica indipendente all'interno del programma Diesel di Alessandro De Gerardis, per poi culminare nella grande puntata del venerdì, sempre a partire dalle 24.30, con ben 5 ore filate con le migliori espressioni musicali indie del nostro paese

MODULO INDIE ROCK

1) Post No Bills "L'alternativa"
2) Lilith And The Sinnersaints "La notte"
3) Stella Diana "Paul Breitner"

giovedì, luglio 07, 2011

Dischi propedeutici : MOD ROCK 79






Accogliendo uno dei vostri suggerimenti diamo il via alla rubrica dei dischi propedeutici.
Cioè quelli che è opportuno iniziare ad ascoltare per capire meglio un genere, uno stile, un sound.
Iniziamo, così a caso, dal MOD ROCK 79


Il Mod Rock 79 non è propriamente un "genere" ben definito, ma raccoglie quei gruppi e quel sound che nel 79/80, rilanciò il movimento mod in Inghilterra e nel mondo.
Qui si parla degli anni tra il 77 e i primissimi 80's.

JAM - In the city (1977)
JAM - This is modern world (1977)
JAM - All Mod cons (1978)
JAM - Setting songs (1979)
JAM - Sound Affects (1980)
JAM - The gift (1981)
JAM - Snap (1983)

Ogni produzione dei Jam è largamente superiore ad ogni altro album espresso dalla scena mod rock dal 1979 in poi.
Dagli esordi strettamente imparentati al punk e al pub rock, di cui “In the city” e il sottovalutato “This is modern world” sono un perfetto esempio, alla maturità compositiva di “All mod cons”, al concept di “Setting songs”, alla consacrazione stilistica, sempre più contaminata da Beatles, soul music e funk di “Sound affects” e “The gift”.
A corollario la compilation “Snap” raccoglie anche preziose testimonianze dei 45 assenti dagli album.

CHORDS - So far away (1980)
Uno dei migliori album mod di sempre. I Chords sapevano suonare, comporre, arrangiare, miscelare ad arte irruenza punk, stile mod, riferimenti 60’s.
Furono sfortunati e sottovalutati, ma “So far away” rimane una pietra miliare degli 80’s

THE JOLT - The Jolt (1978)
Perennemente catalogati come cloni dei Jam (a cui indubbiamente assomigliano molto), si sciolsero agli albori del mod revival, lasciando però un ottimo album e qualche eccellente 45 ed EP, che avrebbero meritato ben altra attenzione.

PURPLE HEARTS - Beat that! (1980)
Dopo un paio di inni mod come “Millions like us” e “Frustration” (qui contenuti), “Beat that!” è un buon album, graffiante, duro e scarno, ma che risente di una produzione non molto attenta.

SECRET AFFAIR - Glory boys (1979)
L’esordio “Glory boys” è un esplicito e voluto “manifesto” dell’etica ed estetica mod, con la musica che pesca in particolare nel soul e rythm and blues (con un’eccellente cover di “Going to a go go “ di Smokey Robinson), a cui si aggiunge la carica anfetaminica degli esordi.

LAMBRETTAS - Beat boys in the jet age (1980)
I Lambrettas furono una discutibile meteora del panorama mod, ma lasciarono un album molto piacevole, che sembrava voler accorpare artificialmente tutte le sonorità che potevano essere gradite ai mods, dal beat allo ska, un po’ di irruenza, numerosi e svariati riferimenti ai 60s’. Il risultato è comunque un album fresco e scanzonato, che ha retto alla prova del tempo.

MERTON PARKAS - Face in the crowd (1979)
I primi ad arrivare in classifica dopo i Jam e un unico album all’attivo all’insegna di beat (vedi cover di “Stepping stone” dei Monkees) e rythm and blues (“Tracks of my tears” di Smokey Robinson). Niente di eccezionale ma un buon lavoro.

SQUIRE - Get smart (1983)
“Get smart” è il loro album più rappresentativo, seppur non incarni in pieno il mod sound degli esordi e sia virato più verso sonorità Beatlesiane mid 60’s e psichedeliche.

LONG TALL SHORTY - 1970’s boy (1987)
Compilation riassuntiva di una carriera disordinata e caotica, costellata da cambiamenti di formazione, 45 giri promossi male, flexy disc ed altro. Testimonia la ruvidezza della band, cara ai mods più contaminati dal punk, anche se spesso si adagia su brani eccessivamente elementari e minimali.

AA.VV. - Mods Mayday (1979)
Un album di per sè non particolarmente significativo da un punto di vista artistico (la dimensione live evidenzia ancora più certe ingenuità di bands ancora molto giovani) , ma ha il pregio di fotografare al meglio l’atmosfera del primissimo mod revival del 1979 con Secret Affair, Mods, Beggar e Squire in concerto.

AA.VV. The Beat Generation and the Angry Young Man
Tra le numerose compilation riassuntive del periodo, “The beat generation...”, compilata e prodotta da Eddie Piller, è una delle più significative, raccogliendo alcune testimonianze rare e dimenticate della prima scena mod del 79, con brani di Purple Hearts, Merton Parkas, Long Tall Shorty, Les Elite, Directions, Small Hours.

martedì, luglio 05, 2011

Clarks






Addio a Clark, inventò le Desert Boots
Nathan CLARKS si è spento all’età di 94 anni.
Pronipote di quel James Clark e di quel Curys Clark che a Street nel Somerset avevano fondato una azienda calzaturiera che si stava specializzando in scarpe da mettere sotto le uniforme scolastiche che i ragazzi del Regno Unito dovevano indossare.

Nathan si era arruolato nel Royal British Army girava il mondo, in particolare in Asia. dove notò le scarpe indossate in Birmania dalle truppe inglesi durante la Seconda guerra mondiale e le riconvertì per l'uso comune.

I puristi li preferiscono nel color sabbia, anche se ora vengono realizzati in verde ottanio, in celeste, perfino zebrati o stampati a paesaggi multicolor.
Fedele alla causa, Clark li ha indossati fino all’ultimo, nelle passeggiate intorno alla residenza di Gramercy Park.

Mai avuto a che fare con Equitalia ?



Mai avuto a che fare con Equitalia ?
Probabilmente si...
.

Equitalia è la società pubblica (51% Agenzia delle Entrate e 49% Inps) incaricata della riscossione nazionale dei tributi

Un baraccone con 8 mila dipendenti, come un ministero, che ha raccolto i rami secchi del vecchio sistema di riscossione privato abrogato nel 2005 dal ministro Vincenzo Visco.
Per mandarlo avanti l'unico introito sono le cartelle esattoriali.
Su ogni debito contestato, alla società spetta un interesse del 9 per cento.
Una specie di gabella sull'importo già maggiorato dalle sanzioni e non sul debito reale che il cittadino ha contratto.

Più cartelle spediscono, più notifiche mandano, più avvisi recapitano e più incassi fanno.

Senza guardar in faccia nessuno.
Il Grande Evasore e la vecchietta con 500 euro di pensione che non è riuscita a pagare la tassa immondizie per loro sono la stessa cosa.

Mentre Equitalia continuava ad accumulare ipoteche sulle case nei mesi dello scudo fiscale, buona parte dei capitali che rientravano dai conti dei veri evasori all'estero (pagando solo il 5 per cento del dovuto) è finita proprio sul mercato immobiliare.
Vale a dire che, oltre a portarsi in Italia milioni di euro con meno di un ventesimo di quello che versano i contribuenti trasparenti, quei soldi sono spesso serviti ad accaparrarsi, sottocosto, ville e appartamenti messi all'asta da Equitalia.
Case perse da gente che i redditi li aveva almeno dichiarati.

Nel 2010 si contano 3,4 milioni di solleciti inviati, 1,6milioni di preavvisi di fermo, 577mila quelli effettivi, 133mila i pignoramenti verso terzi.
L’effetto crisi ha fatto registrate inoltre un boom di richieste di rateazioni per i cittadini e per le imprese che si trovano in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà.
Dal 2008 a oggi il gruppo Equitalia ha concesso 1,1milioni di proroghe, per un importo totale che supera i 15miliardi di euro.

Fonti: L'Espresso

lunedì, luglio 04, 2011

Web e censura



Una minaccia per la libertà d’espressione in rete.
Un “sistema di cancellazione per i siti sospettati di violare il diritto d’autore”.
E’ una delle disposizioni contenute nella delibera dell’Agcom 668/2010, che sarà approvata il prossimo 6 luglio. Si tratta di un provvedimento che rischia di consegnare all’Italia un primato negativo: essere il primo Paese al mondo in cui un’autorità amministrativa può ordinare, “alla fine procedimento sommario, la cancellazione di un contenuto multimediale dallo spazio pubblico telematico”.

In base al regolamento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, nel caso in cui dovesse essere riscontrata una violazione del copyright, il gestore del sito sotto osservazione avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Siti pubblici, portali, blog, pagine private. Nessuna distinzione: per tutti l’Agcom potrebbe disporre, dopo un contraddittorio tra le parti da svolgersi nell’arco di cinque giorni, la cancellazione dei contenuti.

“Un inferno”, fatto da decine di migliaia di richieste di rimozione che arriveranno all’Agcom.

E' per fermare la delibera dell’Agcom che è partita l’iniziativa No Censura. Una raccolta di firme e adesioni per evitare che “l’Italia finisca in un incubo”.