mercoledì, luglio 27, 2011
Get back. Album da (ri)scoprire
MODERN LOVERS - Modern lovers
Uscito nel 1976 (buona parte dei demo dei brani furono registrati tra il 1971 e il 1972 !), parzialmente prodotto da John Cale, è tra gli album più influenti della “new wave” (intesa come punk etc).
Sound ruvido, immediato, debitore ai Velvet Underground ma soprattutto alla tradizione garage e roots americana dei 60’s.
Johnathan Richman proseguirà una discreta carriera solista, Jerry Harrison entrerà nei Talking Heads, il batterista David Robinson nei Cars e nei DMZ.
ALBUM BASILARE
GENO WASHINGTON AND THE RAM JAM BAND - Hand Clappin' Foot Stompin' Funky-Butt...Live!
Registrato dal vivo nel 1966, è tra i più poderosi album di rythm and blues dei 60’s.
Ancora oggi è percettibile il ritmo travolgente, il sudore, la potenza, che esce da classici come “Ride your pony”, “Uptight”, “Respect” , “Land of 1000 dances”.
Uno dei gruppi più apprezzati e seguiti dai mods dell'epoca.
JOHN ENTWISTLE - Smash your head against the wall
Un album curioso uscito nel 1971, nel bel mezzo della massima creatività e potenza degli Who (reduci da “Tommy” e “Live at Leeds”, in procinto di pubblicare il loro capolavoro “Who’s next” di lì ad un paio di mesi) anche considerando che non era assolutamente consuetudine per un membro di un gruppo pubblicare un album solista, all’epoca.
John non si esprime al meglio, i brani sono trascurabili (con l’eccezione di “Heaven and hell” già nel repertorio degli Who e poco altro), ma rimane probabilmente il suo miglior lavoro solista.
A dargli una mano Jerry Shirley degli Humble Pie (sempre a fianco di Steve Marriott) e Dave “Cyrano” Langston già chitarra con Gary Farr & the T Bones (buona rythm and beat band dei 60s’), oltre a Keith Moon e Neil Innes (dei Monthy Python, Bonzo Dog Da Dooh band e Rutles) alle percussioni.
Il soprannome “Cyrano” del chitarrista fece supporre a molti che in realtà ci fosse Townshend alla chitarra....
Grandi gli Who ma quelli di Entwistle sono tutti di bassa qualità, per non parlare di quelli di daltrey
RispondiEliminageno geno genoooooo!
RispondiEliminaa proposito il singolo dei blue eyed soul team di geeeno de angelis & co è un "must have". 2 brani originali (non covers) che suonano bene sempre e in ogni dove, anche in serate di northern. è presente il sciur apollo all'hammond!
dove e come si trova ?
RispondiEliminasei costretto a venire a qualche festa perchè il geeno li vende di persona e non credo lo spedisca. forse ne darà copie a qualche negozio. solo 7" 45giri
RispondiEliminawww.facebook.com/gino.deangelis1
Molto bello il Modern Lovers. A me piace anche Richman come solista, l' ho visto anche un paio di volte dal vivo.
RispondiEliminaAd ogni modo vi spingo ad ascoltare i PHISH, diocàn! (amen)
Ho visto "Tree of life". Qualcuno di voi ha fatto lo stesso? Che ne pensate?
Film pesantissimo che non riesco esattamente a metabolizzare: non capisco se, nonostante l' inevitabile martellata sui coglioni, in fondo mi sia piaciuto. Forse ho anche assistito alla visione di un capolavoro assoluto.
Per dire: "2001: Odissea nello spazio" e "Stalker" mi piacciono molto, soprattutto il secondo. Non voglio nemmeno lontanamente far credere di averne compreso tutti i rimandi a filosofia, religione, etc. (ne andrebbe anche della nomea casuliana), ma ad ogni modo mi piacciono.
"Tree of life", in parte, li ricorda, ma c'è anche tanto Herzog (immagini di maree, vulcani in eruzione, pianeti, meteoriti, la vita che nasce dall' acqua...) insieme a musiche potenti e celestiali (Schulze?). La storia dell' Uomo, la Fede, il Dolore, il Significato, il Dubbio, la Rinascita...insomma, tanta robba...
Boh, alla fine credo che anche un Casula se lo può guardare, magari con una birretta ed un paio di rutti proprio lì, nei momenti più Alti, giusto per stemperare un po' la tensione...
Slowdive: "Rutti" (che a dispetto del titolo è un brano quasi New Age, molto celestiale, che ricora tanto i Talk Talk di "Spirit Of Eden")
AndBot
Andrò a vedere Tree of life con la giusta preparazione di birra e un sorso di Coca Cola per non correre rischi di perdere il rutto per strada.
RispondiEliminaI Phish non mi piacciono, non so perchè ma mi rompono.
"English rose" . Paul Weller da "days of speed". capolavoro.
Rompono i coglioni, un po', è vero. Troppa tecnica, virtuosismi e jammate, alla fine stancano. Però certi pezzi sono incredibili, mi lasciano a bocca aperta. Forse prefersico "Lawn Boy", rispetto al riconosciuto capolavoro "A Picture Of Nectar", perchè lo trovo più pop (nonostante la solita mole di rimandi a generi e stili) e soprattutto perchè è più breve...
RispondiEliminaSoffro un po' della sindrome 'oltre i 40 minuti inizi a rompermi le palle', tranne casi molto rari...
AndBot
Infatti il GRANDE, anzi GRANDISSIMO, ERRORE della discografia è stato pensare nel momento di passaggio dal vinile al CD che siccome ci stava più musica ANDAVA RIEMPITA...
RispondiEliminaE così gli album adesso durano fino ad un'ora, spesso riempiti di ego degli artisti, cose inutili, pseudo sperimentazioni etc.
Un album NON DEVE superare i 40 /45 minuti !
Molti fra i miei dischi preferiti durano poco più di mezz' ora, non solo in ambito pop.
RispondiEliminaColtrane e Mingus hanno realizzato due capolavori assoluti su quella durata...quando c'è classe, stile e talento...
AndBot
Madonna che brutta la copertina di Entwistle!!!
RispondiEliminaMi fa piacere di sapere da questo blog che il capitano e' vivo, molto bene.
Riguardo alla durata dei dischi concordo con AndBot.
Il singolo pezzo, ad esempio, DEVE durare 2:30.
In questo senso la perfezione è 'Start!" in due minuti e mezzo c'e stato pure l'assolo!
Damned - 'Smash it up'
D'accordo sulla durata media di un album,ma non sul singolo pezzo !
RispondiEliminaLì dipende molto dalla creatività che affiora...i pezzi punk possono giusto durare 2 o 3 minuti perchè hanno pochissime variazioni,ma se debbo fare un arrangiamento decente non posso pormi dei limiti.
E' una delle ragioni per cui il punk non mi interessa più da anni...sembra di essere ritornati al conformismo di metà anni 70 (che sosteneva il contrario,tipo le paccate di Yes e Zeppelin) ma che metteva gli stessi identici paletti : durata,tecnicismo,orpelli inutili ecc...e gli epigoni sono diventati i gruppi di neo-prog (ORRENDI nella stragrande maggioranza) e dall'altro lato i garagers dell'ultima ora,che ripetono gli stessi accordi da circa 20 anni !
Sono incazzato nero e tutto questo non lo tollerò più (citazione da "Quinto potere",se ricordo bene) AHAHAHHHHHH :-)
SUPERGULP! Fumetti in TV (la sigla)
stessa cosa dicasi per il northern soul, se qualcosa dura più di 3.30 la salto direttamente. credo che the snake (3.12) sia la conzone più lunga accettabile.
RispondiEliminaMarco MODS Trieste
Comunicazione di Servizio casula:
RispondiEliminaA.Galletti continua ad avere il blog "eclissato", legge quando riesce e riesce a commentare saltuariamente.
Visto che quando successe a me sia lui che Pibio (oltre a Tony,of course)si adoperarono per aggiornarmi,io faccio altrettanto.
Se nel frattempo volete mandargli spam,catene di santantonio,nudi artistici o di dubbio gusto, fate pure..almeno ha qualcosa da leggere.grazie.
Andro' anch'io a vedere Tree Of Life appena possibile. sono molto curioso..
AndBot: coincidenza tipicamente casula?
Mi citi i Talk Talk di "Spirit.." proprio mentre sto risistemando i cd ed avevo i loro in mano..Che mi dici di Laughing Stock?
Talk talk,impegnativi ma interessanti.
Parliamo dei Phish e a me vengono in mente gli Ozric Tentacles..discus...
La quintessenza del pezzo POP per me e' FRIDAY di JJackson che pero' si assesta su 3'36.
pero' e' talmente perfetta che a 2'30''la si puo' interrompere.
C
Suvvia, 1 minuto in più o in meno non fa tutta quella differenza, siamo mica al Tour!
RispondiEliminaNowhere Man è 2.45, Paint it Black 3.51.
tra i 2 minuti e mezzo e i 4 ci sono tutti i capolavori del pop (pop in senso lato).
On the way home - Buffalo Springfield (2.33)
RispondiElimina(per me la canzone più bella del 1968)
quelle dei nostrange invece sono delle purghe da 5-6 minuti
RispondiEliminapurge efficaci
RispondiEliminaprovare per credere diceva g angeli
Concordo con Ursus: la durata del singolo brano non può essere confinata sui tre minuti, dipende dal genere...
RispondiEliminaUn pezzo pop 'perfetto', invece, si può condensare, più o meno, su quello standard. Gli esempi si sprecano, ma cito "There she goes" dei La's: due minuti e quaranta di perfezione...
Cristiano: io adoro i Talk Talk e Mark Hollis, DOPO la parentesi synth-pop dei primi ottanta. "Spirit Of Eden" è meraviglioso, non sembra nemmeno la stessa band...ci suonano un sacco di musicisti, jazz, blues, slo-core ante litteram, new age, la voce SPLENDIDA di Hollis...per me è un capolavoro totale.
Fra l' altro, Hollis, fece anche un bellissimo album solista, per poi sparire nel nulla...una carriera in sordina, un basso profilo che me lo fa piacere ancora di più...e pensare che poteva diventare una grande pop-star. Grandissimo.
"Laughing Stock" lo trovo eccellente, la stessa 'visione' che ebbero gli americani Slint quell' anno, in pratica l' equivalente iglese di "Spiderland": le stesse intuizioni slo e post-rock, con in più il gusto pop di Hollis. Secondo capolavoro.
AndBot
Logicamente PRIMA di tutto viene lo spessore dell'artista.
RispondiEliminaBanale ma "London calling" per me è TUTTO bello e dura la bellezza di due album.
Allo stesso mod-o "Quadrophenia" di cui amo tutto, anche le suites para sinfoniche.
Genericamente il brano per eccellenza varia dai 2.30 ai 4 minuti.
Ci vuole talento per metterci dentro tutto.
Allo stesso modo ci vuole talento per fare un brano di 8 minuti senza smaronare
Anonimo,non mi frega NIENTE se non ti piacciamo,quindi se hai delle motivazioni dille pure ! E magari mettici pure la faccia e tutto il resto (nome compreso).
RispondiEliminaDetto ciò,che mi sembra persino ASSURDO come preambolo...io mi riferisco alla attuale CAOS che regna nelle produzioni sonore degli ultimi tempi.
In fondo ci sarebbero molte cose interessanti,se non fosse che tutto si perde nella mediocrità generale di chi propone sempre revival da baraccone e non tenta la minima innovazione (neppure sui nomi:mi sono scassato le palle di sentire gruppi neo-beat che si chiamano POLLI,AQUILE o PELLICANI così come i neo-prog che imitano MALE i Pendragon o i Marillion,che già facevano schifo di per se)
e non mi sento assolutamente snob nell'affermare che il punk OGGI è diventato una nuova forma di conservatorismo : le proposte attuali si somigliano tutte,fanno solo tendenza quando ci si ubriaca e si fa casino sotto i palchi...ce ne fosse uno che si ispira ai WIRE o agli STRANGLERS (non sarà che quelli sapevano suonare sul serio?) hanno tutti il culto delle peggiori minkiate degli anni 80,con l'aggravante che sono in ritardo di oltre 20 anni.
Su facebook e myspace esistono una marea di pagine di gruppi che sono sconosciuti e rimarranno tali,non perchè non valgono nulla (qualcuno potrebbe anche essere interessante) ma perchè fanno tutto in funzione di se stessi e senza rendersene conto ! Si esaltano per i complimenti di amici e parenti (evidentemente forzati) e perchè hanno ottenuto di suonare di fronte ad altrettanti conoscenti,20 o 30 di numero quando va bene !
Non c'è modo di fare uscire la nuova musica dai ghetti,fino a quando ognuno coltiva il proprio orticello di casa e SOLO QUELLO,perchè si sente già un genio se ha composto mezza canzone che somiglia a mille altre già sentite sul pianeta...per non parlare delle tribute-bands che sono la cosa più triste mai partorita dallo show business (che peraltro guadagnano pure poco)....chi non prova per nemmeno un secondo a cambiare questa situazione non lo fa per due possibili motivi : o perchè non è capace di creare o perchè in fondo le sta bene così
e allora,per favore,non lamentiamoci più se non salta fuori nulla di DIVERSO (non dico NUOVO,la novità di fatto non è mai esistita) e teniamoci i vari Sanremo,Amici e cazzi vari...ce li meritiamo tutti,dalla A alla Z.
Pibio : "Happy trails" dei Quicksilver M.S. potrebbe anche durare in eterno,per quanto mi riguarda...così come non mi sembra che Beethoven componesse una sinfonia guardando l'orologio.
La misurazione del tempo è una illusione che ci creiamo nel nostro cervello,per cui.......
ecco avete fatto agitare Ursus, mo' so' cazzi...
RispondiEliminaGiampaolo
AGITARE prima dell'uso...questo è importante !
RispondiEliminaNooo,sono ben altre le cose che mi fanno agitare,ma esulano da questo contesto...figuriamoci !
Non mi fate agitare Ursus!
RispondiEliminaOk AndBot,mi hai fattpo venir voglia di risentirre sia l'uno che l'altro TalkTalk (che pero' ho conosciuto in tempo reale proprio GRAZIE al synthpop dell'inizio. Continuo a considerare ItsMyLife un bel lavoro,forse un po datato e SUCH A SHAME un gioiellino..This Eagerness to changee...")
The Colour Of Spring invece contiene invece il loro brano che piu' amo, Life's What You make It..con un bellissimo video e quel riff di piano.
C
i nostrange invece dove sarebbero innovativi?
RispondiEliminaVero, tutto sommato, 'quel' synth-pop era fatto bene. Ma è un genere che non amo molto... "The Colour Of Spring" è pure un bell' album, che inizia ad allontanarsi dagli esordi e prende 'altre' forme. Se ti va, quel solista di Hollis lo ascolterei...
RispondiEliminaBach e Beethoven li esuliamo (casuliamo) dai tre minuti standard, dai, va bene...ma che sia la prima e ultima volta...
AndBot
Ok AndBot lo cerco in rete,tanx!
RispondiEliminaC
Tanz Mussolini-DAF (non e' vero che lo sto ascoltando ma mi e' venuta in mente)
Bè, anonimo, prova ad ascoltare una qualsiasi produzione dei No Strange degli '80 e avrai la risposta:
RispondiEliminaquelle canzoni suonano in qualche modo inquietanti, suadenti, aspre, a volte anche urtanti...insomma suonano in un modo tutto loro e originali ancora oggi che siamo nel 2011.
Ma poi, di tutte le band italiane proprio la meno derivativa della storia d'Italia dovevi andare a prendere???? :-)
(ah, firmati dai, che è educazione :)
Infatti se c'è un gruppo origianale al 100% è quell odei No Strange.
RispondiEliminaPossono piacere o meno ma sulla persnalità, originalità, proposta, creatività non si può dire nulla...ed erano gli anni 80 !
MAH...a me non sembra di aver nominato il termine INNOVATIVO !
RispondiEliminaTi potrei citare centinaia di nomi,più o meno noti,a cui abbiamo sempre fatto riferimento (e mai negato,basta leggere le nostre interviste a partire dalle riviste degli anni ottanta fino ai siti internet odierni).
La questione non è questa :
Io,al contario,mi chiedo chi ha ancora oggi il coraggio di provare a rimettere in gioco TUTTO (lo stesso potrei dirti a riguardo dei Not Moving o dei Sick Rose che lo fecero più o meno nello stesso periodo...i cavoli MIEI non li nominerei neppure,se non li avessi messi in piazza TU che forse pensi che sia meglio non esporti con un nome,buon per te)
quando la maggioranza ancora rincorre dei miti fasulli,gli stessi che ci andavano stretti quando io o Tony iniziammo a suonare...
che poi lo abbiamo fatto per il piacere di qualcuno o per il dispiacere di altri,questo non è affare NOSTRO...ma se non altro ci abbiamo provato ! Non mi pare che sia altrettanto gratificante omologarsi alla massa,a quelli che recitano per decenni sempre la stessa parte dell'incazzato o del buonista (tanto ormai sono atteggiamenti funzionali al mercato,entrambi) e che magari si scoprono punk dopo anni che hanno gettato merda sulla musica di quel genere (come molti sedicenti "critici").
INNOVATIVI lo siamo in ogni caso,pur respirando dall'infanzia questa cultura e queste sensazioni (non solo in musica,ma anche grafiche ad esempio) non abbiamo mai IMITATO un modello (nemmeno una cover,oltretutto,ad eccezione del tributo WHO curato da Tony) nè tantomeno ciò che il trend suggeriva !
Se poi non lo ritieni abbastanza,facci vedere tu cosa c'è di meglio...non chiediamo altro che poterci confrontare con qualcuno più BRAVO,al momento non ne vedo molti (con assoluta IMMODESTIA).
Modern Lovers e Geno grandi!
RispondiEliminaI Dexis c'hanno fatto pure una canzone.
L'album live bellissimo però fu registrato in modo pessimo..
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMarco Mod ce ne son diverse nel Northern belle sopra i 3.30... tipo Sheila Antonhy - Livin' in love.
RispondiEliminaI No Strange erano originali eccome, c'è poco da dire su questo! Poi, come ogni cosa, possono piacere oppure no, ma è un' altra storia.
RispondiEliminaNello stesso Paisley americano (e in generale nel panorama revivalistico psichedelico mid 80's) non trovi molto formazioni davvero innovative. D' altra parte era pur sempre un revival: la chitarra byrdsiana, l'organo doorsiano, etc. sono quasi sempre presenti (Rain Parade, Green On Red, Long Ryders e compagnia), ciò non toglie la piacevolezza dell' ascolto, anzi.
Il mio album preferito è "Happy Nightmare Baby", per dire, che proprio originale non lo è, ma anche "The Days Of Wine And Roses" dei Dream Syndicate, che invece ha già tutt' altro spessore.
Una band che trovo originale, di quel periodo, sono i Thin White Rope (roots-acid-rock?) che però non mi fa impazzire.
Fra parentesi, si tende sempre a fare i 'soliti nomi', quando in realtà il virus psichedelico attaccò anche altre formazioni con un background non propriamente 'lisergico': penso ai Butthole Surfers che registrano "Rembrandt Pussyhorse" (1986), un delirio acido dall' inizio alla fine, oppure alla chitarra satura di feedback e distorsione di J Mascis dei Dinosaur Jr, Greg Ginn dei Black Flag che inizia a jammare manco fossero i Grateful Dead, gli stessi Sonic Youth di "Death Valley 69" che sta su quel capolavoro che è "Bad Moon Rising"...
AndBot
Infatti credo che sia sbagliato inquadrare il termine PSICHEDELICO in un contesto esclusivamente legato all' LSD o al movimento Hippy ecc...
RispondiEliminane parlavamo già un po' di tempo fa,nel post dedicato alla STORIA DELLA PSICHEDELIA ITALIANA.
Quella cultura,per conto mio,rimane VIVA ed ATTUALE proprio perchè non è relegata a degli schemi da cui occorre ad ogni costo dipendere !
Purtroppo già negli anni 80 si fecero grandi pastrocchi in materia,definendo "psichedelia" sonorità che ne erano ben distanti : il garage-punk revival aveva ben poco di psichedelico e lo confermano gli stessi esponenti di quella ondata,che pure ha avuto una importanza non trascurabile...mi sembra che il tempo delle nostalgie sia finito e che OGGI bisogna guardare oltre.
Vivere la psichedelia (così come il modism o altre tematiche culturali) nel terzo millennio,per conto mio significa ATTINGERE dal passato ma in modo creativo,senza fossilizzarsi in modelli che non potranno mai essere eguagliati,perchè la storia li ha già resi classici e insuperabili !
Riferimenti al passato ce ne possono essere a bizzeffe (ed è un BENE che ci siano,perchè costituiscono un patrimonio immenso) ma lo spirito non può restare ingabbiato in un CLICHE'...che in molti casi è quello che avverto in gran parte delle attuali produzioni (non solo italiane e non solo neo-sixties) dove c'è molta TECNICA di registrazione e artifici sonori,ma pochissima anima.