Poco prima del successo mondiale con gli WHAM!, George Michael e Andrew Ridgely furono protagonisti di una breve avventura con i THE EXECUTIVE a base di ska e rocksteady.
La band si formò nel 1979.
Oltre ai due sedicenni George e Andrew ne facevano parte anche il fratello di Andrew, Paul Ridgely e David Austin.
Registrarono un introvabile demo con i brani "Rude Boy", una cover di Andy Williams "Can't Get Used To Losing You" di Andy Williams e una versione ska del brano di Beethoven "Für Elise" !!!
Pare ne sia stata prodotta una decina di copie (lasciate poi alle etichette) e, nonostante lunghe ricerche, non sia stata possibile reperirne nemmeno una copia.
Provarono ripetutamente a proporsi a varie etichette a Londra ricevendo sempre rifiuti o nessuna attenzione.
John Mostyn, manager dei The Beat e della loro etichetta Go-Feet ricorda un episodio curioso:
Pochi anni fa, leggendo la biografia degli "Wham", ho scoperto che George e Andrew erano grandi fan dei The Beat e avevano inviato una demo di brani ska che avevano realizzato mentre erano ancora al college alla nostra etichetta.
La biografia continuava dicendo che era stato dopo aver ricevuto una lettera di rifiuto dalla Go-Feet, cioè da me! che George e Andrew decisero che avrebbero dovuto scrivere in uno stile più "pop" e iniziarono a scrivere "Young Guns" e "Club Tropicana". George ha ammesso che non scrivevano grandi brani ska, quindi non potevo sentirmi troppo male quando l'ho scoperto, ma ho sempre desiderato che avessero mandato anche "Young Guns" e "Club Tropicana".
Potrebbe essere stata una storia diversa."
Fecero qualche concerto (sicuramente il 5 novembre 1979 a Bushey, città natale di George e Andrew) ma la grande occasione parve arrivare quando il loro compare David Austin, che studiava all'Harrow College, quasi a Londra, trovò un concerto di supporto ai Vibrators, all'interno del college.
Ma a una settimana dall'evento George chiamò la segreteria che negò di averne mai sentito parlare.
Fu la fine della band.
E iniziò un'altra storia.
George Michael:
Io e mio padre stavamo litigando. Eravamo in auto e gli stavo facendo sentire questo demo tape. A parte "Rude Boy", avevo fatto qualcosa con David e stavo portando queste cose in tutte le case discografiche. Ricordo che l'ho fatto ascoltare in macchina a mio padre e lui continuava a dire che dovevo rendermi conto che non c'era futuro per me. Mi raccontava tutto questo da anni e io avevo smesso da tempo di discutere con lui.
Ma ora ci volevo provare davvero. Gli ho detto, "mi hai sbattuto questa merda in faccia negli ultimi cinque anni" ma che avrei assolutamente continuato a farlo, quindi "il minimo che potresti fare è darmi un po' di supporto morale."
"Tutti i diciassettenni vogliono essere pop star", ha detto.
«No, papà. Tutti i dodicenni vogliono essere pop star."
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