mercoledì, giugno 12, 2024

David Bowie - I'm waiting for my man

Non solo ho fatto una cover della canzone dei Velvet Underground prima di chiunque altro al mondo, ma l'ho fatto ancora prima che l'album uscisse.
Questa è l'essenza del Mod.

(David Bowie).

Nel novembre del 1966 il manager di David Bowie, Kenneth Pitt, fece un viaggio d'affari a New York. Mentre era lì fece visita alla Factory di Andy Warhol, dove incontrò l'artista e venne presentato ai Velvet Underground.
Pitt era intenzionato a portare la band in Inghilterra per alcuni spettacoli dal vivo, e gli fu così data una copia in acetato del loro prossimo album di debutto, The Velvet Underground and Nico (pubblicato nel marzo 1967).

"Tutto quello che sentivo e che non sapevo sulla musica rock mi è stato rivelato in un disco inedito. Erano i Velvet Underground e Nico.
La prima traccia scivolò via in modo abbastanza innocuo e non mi rimase.
Tuttavia, da quel momento in poi, con il basso e la chitarra di apertura, pulsanti di “I’m Waiting For The Man”, il fulcro, la chiave di volta della mia ambizione fu portata a casa.
Questa musica era così selvaggiamente indifferente ai miei sentimenti. Non mi importava se mi piaceva o no. Non gliene importava un cazzo. Era un mondo invisibile ai miei occhi di periferia."

(David Bowie)

"Warhol gli aveva dato questa stampa di prova senza copertina (ce l'ho ancora, senza etichetta, solo un piccolo adesivo con il nome di Warhol sopra) e gli aveva detto: "Ti piacciono le cose strane, guarda cosa ne pensi". Quello che "pensavo" era che qui c'era la migliore band del mondo.
Nel dicembre di quell’anno la mia band, i Buzz, si sciolse, ma non senza che io chiedessi di suonare “I’m Waiting For The Man” come bis del nostro ultimo concerto."


Il brano venne registrato nel 1967 con la nuova band di Bowie, i Riot Squad.

https://www.youtube.com/watch?v=gK3H2JJhxqw

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