Nell'aprile del 1971, dopo due buoni album pur se ancora anonimi e artisticamente acerbi, i CARAVAN scrivono uno dei capolavori degli anni Settanta (personalmente tra "i dischi da isola deserta").
Derubricato spesso all'interno del prog è in realtà un ibrido che incorpora numerosi elementi che lo pongono in una forma originale e personale, inimitabile, perfetto manifesto del cosiddetto CANTERBURY SOUND.
Ci sono residui di psichedelia, beat (sopreattutto nelle melodie vocali), blues, jazz, folk, il pop contagioso di "Love to Love You (And Tonight Pigs Will Fly)", momenti classicheggianti e free e ovviamente prog (nella lunga suite di quasi 23 minuti di "Nine feet underground", una serie di registrazioni di temi poi "incollati" dal produttore).
I cugini Richard Sinclair (basso e voce) e Dave Sinclair (Hammond, piano, Mellotron) con Pye Hastings (chitarre e voce) e il preciso e jazzato batterista Richard Coughlan (oltre all'aiuto di Jimmy Hastings al flauto e ai sax e al trombone di John Beecham che caratterizza l'iniziale, stupenda, stranissima "Golf girl"), confezionano un capolavoro di equilibrio, creatività, varietà stilistica, rimasto insuperato.
Produce Dave Hitchcock (che sarà al loro fianco per altri sette album e a fianco di Camel, Genesis in "Foxtrot", Marillion, Curved Air).
Purtroppo l'album avrà scarso successo (anche a causa di una debole promozione dell'etichetta), David Sinclair lascerà la band per unirsi a Robert Wyatt nei Matching Mole.
I Caravan proseguiranno fino ai giorni nostri in un susseguirsi di cambiamenti di formazione, senza mai più ripetere le vette creative di "In the land of grey and pink".
Golf Girl
https://www.youtube.com/watch?v=ik8dE1-SQtg&t=116s
Non sono d'accordo, a mio modesto parere "If I Could Do It All Over Again, I'd Do It All Over You" è, virgola più virgola meno, dello stesso livello.
RispondiEliminaCi sono molti pareri simili al tuo. Personalmente pur apprezzandolo lo ritengo inferiore ma è questione di gusti.
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