giovedì, dicembre 28, 2023

II meglio del rock irlandese 2023

Ho chiesto all'amico MICHELE SAVINI un "best of" di quanto prodotto in Irlanda nel 2023.

Inauguriamo oggi una nuova sezione della Rubrica The Auld Tringle: Narrazioni dalla Repubblica d’ Irlanda, dedicata alle migliori uscite discografiche di artisti irlandesi nel 2023.
Plagiando il già famosissimo e chiacchieratissimo “Meglio dell’Anno” di Antonio, la personale selezione che segue include Album e singoli (senza un particolare ordine) prodotti quest’anno nell’ isola di smeraldo.


Cito Antonio per rimarcare che “… se il vostro album o artista preferito non è presente nella selezione che segue, probabilmente non capisco un cazzo di musica …”

Il 2023 è stato dominato dalla nuova scena del folk tradizionale irlandese, con gruppi come Lankum e Mary Wallopers a capitanare il tutto, ma anche a livello di rock alternativo, Indie, post-punk e avangarde, l’Irlanda conferma lo straordinario momento di splendore artistico e generosità creativa sapendo produrre una serie molto interessante di artisti che trovate qui di seguito.

Piccola riflessione:
nonostante una ricchezza musicale molto variata, per quanto possa sembrare strano, si nota la quasi totale mancanza di gruppi affini al “Mod Sound”.
Le nuove leve (dio li benedica) tendono a buttarsi in quel post-punk e quell’ attitudine “Fai da te“ che caratterizza molte delle band di oggi un po’ dappertutto.
Non è una critica ma una semplice constatazione che spero sia smentita al più presto.
LANKUM – FALSE LANKUM
Radie Peat, Cormac Mac Diarmada e i fratelli Daragh e Ian Lynch , maestri della Drone Music e componenti della band Lankum, tornano con il loro quarto lavoro, intriso di misticità e suoni oscuri.
Con superba abilita i 4 polistrumentisti irlandesi uniscono suoni tradizionali a sperimentazioni moderne, con melodie malinconiche e drammatiche alternate a raga ipnotici intrisi di psichedelica.
Un viaggio nella loro caratteristica intensità gotica accompagnato da melodie epiche e ammalianti: dal travolgente horror ipnotico di Go Dig My Grave, al tempestoso melodramma di The New York Trader, passando per il romanticismo della ballata Newcastle e la splendida malinconia di Lord Abore And Mary Flynn.
Sembra quasi che i Lankum proiettino il loro incantesimo celtico su di noi, offrendoci un’esperienza di ascolto intensa ed esplorando i limiti estremi della musica folk tradizionale irlandese.
Registrato a Dalkey in una Martello Tower , torri costruite a scopo difensivo e disseminate per la costa est irlandese, è stato il primo album folk ad essere nominato ai Mercury Prize e senza ombra di dubbio una delle uscite più rilevanti dell’ anno.

Video di Dig My Grave: https://www.youtube.com/watch?v=qhqpQiXnFx0

ØXN – CYRM
ØXN sono un super gruppo sperimentale di doom-folk formato dalla sopra citata Radie Peat dei Lankum, la musicista e cantautrice irlandese Katie Kim, Eleanor Myler e John Spud Murphy, entrambi membri del gruppo rock sperimentale Percolator.
Esordiscono con il loro primo disco CYRM in cui le armoniose melodie vocali si fondono con fisarmonica, mellotron, tastiere, bassi e sintetizzatori.
Canzoni come la tradizionale Cruel Mother , che rivisita il terribile periodo storico in cui avere un figlio fuori dal matrimonio era criminalizzato come atto demoniaco , Love Henry o la cover di Farmer in The City di Scott Walker, portano con sé sfumature di PJ Harvey, Nick Cave ma anche arpeggi di chitarra che richiamano al post punk dei Cure. Un universo sonoro in cui immergevi completamente se si è avvezzi a questo tipo di sound.

Video di Cruel Mother: https://www.youtube.com/watch?v=fuaLiowElxE

The MARY WALLOPERS – Irish Rock N Roll
La parola “Craic” in slang irlandese non è un riferimento alla famosa sostanza stupefacente ma bensì un’espressione usata per descrivere un'esperienza particolarmente divertente , in cui di solito, la Guinness scorre a fiumi.
Ecco, se c’è una parola con cui descrivere i The Mary Wallopers probabilmente Craic è quella appropriata. Da molti definiti “ la cosa più vicina ai Pogues che l ‘Irlanda abbia creato recentemente” , Il gruppo di Dundalk, cittadina situata a pochi chilometri dal confine con l’Irlanda del nord e per questo soprannominata simpaticamente dai locali “ El Paso”, torna con il suo secondo lavoro, “ Irish Rock N Roll” e il titolo non potrebbe essere più azzeccato. Gli Wallopers uniscono canzoni tradizionali irlandesi vecchie 100 anni e pezzi propri e le due entità si siedono perfettamente una accanto all’altra, accompagnate dalla potenza del folk irlandese, con tutta la sua consolidata tradizione di resistenza e ribellione.
Pur avendo momenti di umorismo ( vedi i singoli The Blarney Stone e The Holy Ground), l’album affronta ancora una volta con estrema franchezza i più complicati problemi sociali del paese: dalla loro versione del classico “The Turfman From Ardee” che tratta il problema dei diritti dei lavoratori, fino alla stupenda traccia finale “Gates Of Heaven”, tagliente condanna agli abusi e all'ipocrisia della Chiesa cattolica, incarnando una delle forze più provocatorie ma totalmente oneste della rivitalizzata musica irlandese moderna.
Non so se siano davvero i nuovi Pogues , ma i The Mary Wallopers sanno perfettamente in che direzione stanno andando e mentre lo fanno, alzano il dito medio in direzione dell’ establishment interno. Up the Wallopers!!!

Video di The Blarney Stone: https://www.youtube.com/watch?v=R_aklI502R8

GRIAN CHATTEN - Chaos for the Fly
Impossibile lasciare fuori Mr. Fontaines dal meglio del 2023. E se il sound del suo primo album solista è scarno e lontano anni luce da quello della sua band, è altrettanto vero che dimostra una maturità artistica non indifferente.
Canzoni acustiche intrise di atmosfere intime alla Nick Drake (“All of The People” l’esempio più eclatante) e addirittura con piccole sfumature di Burt Bacharach e Lee Hazlewood ( vedi Bob’s Casino).
Fairlies, singolo di punta dell’album, è forse l’unica traccia in cui il ritmo e la strimpellata di chitarra acustica richiamano un po’ ai Fontaines D.C. , il tutto accompagnato da entusiasmanti slanci di archi e dall’ormai inconfondibile voce di Grian.
A questo aggiungiamo la collaborazione con il trio hip-hop di Belfast Kneecap che ,come quella dello scorso anno con Leftfield , sottolinea la grande duttilità artistica del ragazzo.

Video di Fairless: https://www.youtube.com/watch?v=lU79fE_zelU

KNEECAP feat. GRIAN CHATTEN – Better Way To Live
Una piccola menzione ai Kneecap è doverosa. Il trio hip hop di Belfast, composto dai vocalist Mo Chara e Móglaí Bap e dal DJ Próvaí , hanno recentemente firmato con l’etichetta Heavenly Recordings e presentano il singolo dell’ attesissimo primo album in cui appunto Mr. Fontaines Grian Chatten presta voce e liriche per il ritornello.
Testi prevalentemente in gaelico e incomprensibili alla maggior parte di noi, ma che sprigionano rabbia e frustrazione giovanile a cui si aggiunge un beat accattivante e un basso pesante ( suonato tra l’altro da Andy Nicholson, primo bassista degli Arctic Monkeys).
L’antipasto è stato ottimo, vediamo se l’anno prossimo di questi tempi li ritroveremo ancora da queste parti.

Video Better Way to Live: https://www.youtube.com/watch?v=KSnF7RaeoXE

MERYL STREEK – If This Is Life
L’artista punk-spoken word Meryl Streek torna dopo il brillante debutto dello scorso anno, quel 796 che gridava alle malefatte di stato e chiesa, provocando scalpore nella comunità religiosa e politica irlandese.
Il primo singolo che preannuncia il nuovo lavoro è un ribollente pezzo di inquietante punk rock in cui si avvale dell’aiuto vocale della solita Molly Vulpyne ( del duo punk di Dublino Vulpynes) e della chitarra di Pete Holidai (delle storiche punk band irlandesi The Radiators from Space e Trouble Pilgrims).
Il tutto con melodie che volutamente strizzano l’occhio al pop, in modo che, quando entrano in gioco le rabbiose liriche che trattano i già noti temi di alcolismo, aumento dei suicidi e “padroni di casa succhia sangue”, il contrasto è quasi scioccante.
È incazzatissimo e sembra averne tutte e ragioni.

Video If This Is Life : https://www.youtube.com/watch?v=ENBTraEonBA

BONK - Greater Than Or Equal To
I Bonk vengono da Waterford e non sono esattamente il tipo di band che ti aspetteresti di vedere uscire dalla verde Irlanda.
Guidati da Philip Christie, ex membro della band indie irlandese O Emperor, escono con il loro secondo album Greater Than Or Equal To, una coloratissima miscela di garage rock, jazz, afro-beat e avant-pop con ritmi intricati che riportano al Doctor Jones di Gris-Gris, Yes, Captain Beefheart ma anche hai Radiohead di Kid A e Amnesiac.
Il singolo Future 87 è un fantastico garage-funk ricco di percussioni vertiginose perfetto per un’ introduzione all’ascolto di un album tra i più sorprendenti del 2023.

Bonk – Future 87 : https://www.youtube.com/watch?v=AV6pP_EtKkI

SEARCH RESULTS - Information Blip
I Search Result, composti da Fionn Brennan (chitarra), Jack Condon (batteria) and Adam Hoban (basso) sono a mio parere l’alternativa più valida all’ondata di band post-punk che oggi giorno emergono un po’ dappertutto.
Il loro album d’esordio, Information Blip, registrato agli Orc's Lair studio ( e prodotto da Darragh Hansard della garage band Thee U.F.O.) è un mix di melodie accattivanti e ritmi serrati, con un groove che guarda spesso i The Modern Lovers ma anche i più moderni Parquet Courts. Giovanissimi, originali e molto interessanti.

Search Results - John. In A Raincoat : https://www.youtube.com/watch?v=CnVYRJEJbwQ

FIZZY ORANGE - By The Bay
Il giovane gruppo soul di sei elementi originario di Dublino è tra le scoperte più entusiasmanti dell’anno.
Il loro sound abbraccia esuberanti melodie indie pop con un gustoso tocco soul-jazz. Una manciata di singoli pubblicati tra cui spicca la bellissima By The Bay, che richiama al Van Morrison degli anni 60. Una delle mie tracce preferite del 2023 e una band da tenere d’occhio.

By The Bay : https://www.youtube.com/watch?v=9xr6ByWC0rU

Midnight Wayne – Ouroboros
Midnight Wayne ,pseudonimo del cantautore, polistrumentista e produttore Wayne Soper, front-man della rock band irlandese The Hot Sprockets, torna con il nuovo e autoprodotto Ouroboros.
Un EP di quattro tracce in cui crea un’avventura sonora di trame lo-fi, groove psichedelici e Dream Pop che riportano a Tame Impala e Beck. Bello e gustosissimo!!!

Midnight Wayne - Get What You Got: https://www.youtube.com/watch?v=A2gCSsFUBqs

Adore – Postcard
Il trio garage punk degli Adore, con membri proveniente da Galways, Donegal e Dublino, sono uno dei giovani gruppi più interessanti dell’ anno.
Il loro primo singolo Postcard, uscito per l’etichetta di Galway Blowtorch Records, racchiude l'energia del primo Britpop, con chitarre veloci, basso pesante e la voce della cantante Lara Minchin, che richiama ad Elastica e The Breeders.
Energiche esibizioni dal vivo (che spesso includono una breve incursione sul palco da parte dell’ex bassista dei The Strypes, Pete O'Hanlon), attitudine “fai da te” e quell’immancabile spensieratezza giovanile … semplicemente Adorabili !!!

Video Postcard: https://www.youtube.com/watch?v=HYPEWM8bOck&list=OLAK5uy_nmQXCDZb36BASWuPPceLbDfbTC6z4TlIs

Krypton Bulbs – Jackie’s Man
Nati dalle ceneri dei The Revellions, uno dei gruppi più interessanti del panorama Irlandese dell’ultimo decennio, i Krypton Bulb incarnano al meglio il prototipo della formazione Garage rock con forti influenze di 60s beat. Jackie’s Man, composta e cantata dal chitarrista Sam Morrisey e stampata su 45 giri dall’ etichetta irlandese Fuzzed Up & Astromoon Records , ondeggia tra la spavalderia glam dei T-Rex, il power pop dei Flamin' Groovies e il sound 60s dei migliori Sonics.
Dal vivo suonano benissimo e sono pieni di groove. Il loro primo LP è atteso per la prima meta del 2024.

Video Jackie’s Man : https://www.youtube.com/watch?v=VDb78zkqnTY

Thee U.F.O. – Junk Funk Garage
Il loro primo album Ponderous Fug era stato uno dei miei dischi preferite dello scorso anno. Ora la pysch-rock band di Dublino torna con un nuovo singolo, che preannunci l’uscita del loro secondo lavoro Beaming A Moments Reflection in uscita in primavera.
Junk Funk Garbage richiama alla psichedelica frenetica degli Oh Sees e il groove funk-pop dei King Gizzard & the Lizard Wizard. Groove brillante ed orecchiabile, perfetto per chi ama questo sound.

Video Junk Funk Garbage: https://www.youtube.com/watch?v=JztdBxB5ibs

Stereotype - Mean Punch / Boy in the Street
La band di Dublino, composta da Ray Gilligan (voce), Anthony Healy (chitarra), Gavin Healy ,(basso), Darren Bolger (tastiere) e Tony Brereton (batteria), sono per me una delle sorprese più grandi dell’ anno. In una scena come quella irlandese in cui è evidente la mancanza di una vera e propria band affine al Mod Sound, gli Stereotype riescono in qualche modo a colmare quel vuoto.
Il loro power pop, arricchito da atmosfere soul, richiama esplicitamente a Dexys Midnight Runners, Weller ,Costello ma anche agli Housemartins e i Cast. I quasi 4 minuti del singolo Mean Punch, uscito per l’etichetta Fuzzed Up & Astromoon Record, contengono “quel” groove e “quelle” melodie che mantengono ben saldo il loro legame con lo stile Mod, rendendoli uno stereotipo imprescindibile nella scena irlandese attuale.

Mean Punch : https://www.youtube.com/watch?v=7Y9sF2v01AU

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