giovedì, ottobre 26, 2023

Antonio Bacciocchi
Quadrophenia. Gli Who e la storia del disco e del film che hanno definito un genere

Esce il mio nuovo libro dedicato a "Quadrophenia" a 50 anni dall'uscita.
Se interessati, ordinatelo e compratelo in LIBRERIA, ancora meglio se in quelle indipendenti.


Oppure qua: https://interno4edizioni.it/p/quadrophenia

50 anni di 'Quadrophenia', uno dei dischi più importanti degli Who e della storia della musica, ancora oggi insuperata Opera Rock e fenomeno generazionale.

Si parla del disco e del film di culto che hanno ispirato generazioni di fan degli Who.
Uscito il 26 ottobre del 1973 'Quadrophenia', sesto album in studio degli Who, è un'opera rock che amplia le tematiche più volte espresse da Pete Townshend sul disagio adolescenziale e il traumatico passaggio alla vita adulta, espressa in questo lavoro attraverso le vicende del giovane Mod Jimmy.

'Quadrophenia' è un album magniloquente, musicalmente ricco e pomposo, in perfetto equilibrio tra il possente rock degli Who e arrangiamenti dal sapore neo-classico.
Il libro ripercorre la storia del disco, le fonti di ispirazione, la tormentata gestazione dell'opera, le difficolta produttive e di registrazione, la complessa riproduzione della musica dal vivo, l'iconica copertina e i brani, oltre a una sezione dedicata alle recensioni dell'epoca (italiane e straniere).

Grande spazio anche al film di Frank Roddam uscito nel 1979, alla sua colonna sonora, al musical , ai tour celebrativi e alle curiosità (la similitudine non casuale con il film 'Saturday Night Fever').

Antonio Bacciocchi
Quadrophenia. Gli Who e la storia del disco e del film che hanno definito un genere
Interno 4
160 pagine
16 euro
Il nuovo lavoro inizia a concretizzarsi nella primavera del 1973.
All'improvviso Pete focalizza la sua attenzione su un ricordo (grazie anche a un suggerimento di un amico e fan di lunga data, un mod storico come Irish Jack), di quando trascorse una notte in giro per Brighton con una ragazza, dopo un concerto degli Who, tra mod che vagabondavano dopo uno scontro con i rocker, scooter e quella sensazione di libertà e allo stesso tempo di inadeguatezza rispetto alla società circostante.
Scrive febbrilmente una serie di pensieri e note, le stesse contenute nel booklet del disco.
Una volta utilizzato, uno dei simboli più ricordati nella storia del rock (la Vespa GS), venne abbandonato per strada davanti agli studi, vandalizzato e dopo poco tempo caricato su un camion della spazzatura.
Ricorda il fotografo che l'ultima volta che vide la Vespa era sul cassone di un camion della spazzatura.
“Sono rimasto stupito di come la musica degli Who (e da parte della mia modalità compositiva) conduce a una performance orchestrale.
Probabilmente tutta la musica suonerebbe meravigliosa suonata da una buona orchestra.
Ma ci sono parecchie ragioni perché funziona in questo per gli Who.
Lo stile di batteria di Keith Moon era quasi orchestrale, molto più decorativo e celebrativo piuttosto che ritmico.
John Entwistle aveva avuto una formazione classica con tromba e corno francese, così il suo lavoro, specialmente per Quadrophenia, inglobò un set completo di strumenti a fiato e scrisse tutti gli arrangiamenti.
Nel momento in cui gli Who arrivarono in studio di registrazione Roger era alla sua massima vetta vocale e riuscì a dare a tutti i testi una grande vitalità. Io stesso usai i sintetizzatori soprattutto er emulare una dimensione orchestrale, avendoli già ampiamente sperimentati per “Who’s next”. (Pete Townshend)
Una volta sistemato il cast Roddam, con l’aiuto di John Entwistle, radunò gli attori in una sorta di Mod Boot Camp dove vissero tutti insieme per quindici giorni, per conoscersi, istituire un forte cameratismo, fare festa, entrare nei ruoli, incontrare mod originali (come il DJ Jeff Dexter) e perfezionare la conoscenza della scena mod. Roddam fu entusiasta del risultato:
“Fu fantastico, lo vivevano davvero!”. E per tutta la durata delle riprese il gruppo fu compatto e reciprocamente collaborativo, come un vero gruppo di amici mod.

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