L'amico FRANCESCO FICCO ci parla di un libro sul chitarrista dei PRETENDERS.
Allora, cominciamo col dire che non si tratta di pubblicazione ufficiale poiché non è una produzione di una casa editrice esistente, ma risulta come segue:
Printed by Amazon Italia Logistica srl
Torrazza Piemonte (TO)
Quindi ci troviamo di fronte ad una delle nuove frontiere del fai-tutto-da-te dove bypassando l’editore di turno, e stampando solo le copie che verranno ordinate online, si risparmia un bel po' di carta che rischierebbe di prendere polvere, come nel caso specifico dello scritto in questione, perché di scritto si tratta.
Ma ora passiamo al “libro” vero e proprio, non riportante alcun prezzo in ultima di copertina ma solo bar code e ISBN.
Premetto che anche la qualità della stampa non è granchè, inchiostro sbiadito su alcune pagine a conferma della logica del risparmio stile ebook ma almeno lì l’inchiostro non sbiadisce.
Come un po' avevo sospettato non si tratta di una biografia del compianto James Honeyman-Scott, eccelso chitarrista della prima formazione dei Pretenders di base a Londra, prematuramente e accidentalmente scomparso, ma di una retrospettiva della band stessa con aggiunta di alcuni aneddoti più o meno noti ai fans della band di Chrissie Hynde.
Gary Utterback scrive in un inglese abbastanza approssimativo e con qualche errore di sintassi e costrutto di troppo, ma chiunque mastichi un po' la lingua non avrà problemi di comprensione.
Piuttosto la seccatura, almeno nel mio caso, è che lo scritto è ridondante e ripetitivo su molti argomenti relativi ai componenti dei Pretenders, e a volte paradossalmente moralistico (a chi può fregare della lista dei musicisti morti per OD dai 60s ad oggi !?).
Ritornando a James Honeyman-Scott (il vero topic annunciato nel titolo) non è neanche riportata la corretta lista delle sue chitarre possedute o che fine abbiano fatto.
Il libro si snoda sull’attività dei Pretenders, specialmente sulla collaborazione tra Chrissie Hynde e Jimmy, e su quanto siano stati pericolosi gli anni 70 e 80 per il consumo di droghe da parte dei personaggi del mondo del rock.
È quasi un ossessivo ammonimento che viene ripetuto come un mantra (ma chi è questo Utterback, un fottuto prete?).
Vi è anche il tentativo di tracciare un profilo psicologico attraverso le canzoni dei Pretenders, con descrizioni tecniche approssimative ma godibili.
Nulla di più.
Certamente non si tratta di speculazione ma piuttosto di tributo da parte di un fan per i fans.
Quindi sta a voi decidere di perdonare le sviste contenute relative al topic del titolo, che risulta abbastanza allettante per un fan dei Pretenders del periodo UK dei primi due fondamentali album.
Ordinabile ovviamente solo su Amazon, lo scritto è corredato da alcune fotografie in formato ridotto bianco e nero, delle quali l’ultima a pag. 166 sembra mostrare un James Honeyman-Scott invecchiato ma invero non si sa chi sia, ne viene menzionato.
Insomma non voglio parlare di fregatura per rispetto al compianto chitarrista, ma approssimazione e ridondanza sono davvero troppe in questo caso.
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